I cartoni di Hanna-Barbera sono stati un tassello fondamentale nell'infanzia di milioni di bambini sparsi nel mondo, grazie anche a serie ricche di avventure e comicità, che sopperivano a una animazione altrimenti molto povera (con tecniche estremamente efficaci che puntavano ad abbattere il più possibile i costi legati alle intercalazioni tra due disegni chiave, il riciclo degli sfondi e animazioni varie) riscosse un successo enorme nel mondo. In fondo chi non si è mai emozionato guardando le Wacky Races, incuriosito per un mistero di Scooby Doo, divertito dalla roccheggiante quotidianità dei Flintstones o di altri eroi dello studios? Per non parlare poi delle copie dei loro stessi cavalli di battaglia (basti pensare ai cloni del formato Scooby Doo).
E sicuramente più riuscito del primo Suicide Squad |
In un mondo cinematografico come quello attuale dove se non hai almeno un universo narrativo tutto tuo sei lo sfigato di Hollywood, era solo questione di tempo prima che la Warner (detentrice dei diritti delle serie H&B) decidesse di mettere in cantiere il suo "Hanna-Barbera Cinematic Universe" (che io ho ribattezzato Scoobyverso) e buttasse in cantiere una serie di film sui campioni dello studios.