lunedì 15 novembre 2021

L'isola del tesoro (1934) - Recensione -

La bellissima locandina del film
Titolo originale: Treasure Island
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1934
Durata: 105 min
Genere: avventura
Regia: Victor Fleming
Soggetto: Robert Louis Stevenson
Sceneggiatura: John Lee Mahin

Chi mi segue potrebbe aver notato la mia "piccola" passione per il romanzo "L'isola del Tesoro" di Stevenson e dei prodotti da esso derivati. Oggi facciamo un tuffo nel passato e andiamo dritti alla trasposizione del  1934, diretta da Victor Fleming, e che nel cast vanta ben due premi oscar (Wallace Berry qui nel ruolo di Silver e Lionel Barrymore come Billy Bones).

Jim e il sott... Long John Silver
Il piccolo Jim dirige la locanda dell'ammiraglio Benbow assieme alla sua mamma. Un giorno uno scorbutico e prepotente marinaio dalla faccia poco raccomandabile decide di "gettare l'ancora lì". Nessuno può immaginare che il vecchio lupo di mare sia stato uno degli uomini della ciurma di Flint e che adesso i suoi vecchi compagni lo stiano cercando per qualche oscuro motivo. Fiaccato dall'alcool e dal terrore di essere stato scoperto Billy Bones, questo il nome del marinaio, muore e lascia a Jim la mappa per trovare un fantastico tesoro, ma non sarà per nulla facile arrivare alla meta.

La versione diretta da Fleming è a mio giudizio una tra le più riuscite, grazie anche a un cast formidabile e un set realizzato con cura. Elementi che ti fanno sentire l'avventura nelle vene come se dovessi partire con Jim da un momento all'altro.

lunedì 8 novembre 2021

Quando Emilio Salgari Viaggiò con Miss Perkins - Yorick gruppo letterario attività salgariane - Recensione -

 

Oggi volevo parlarvi di un taccuino realizzato dalla Yorick, piccola realtà che dal 1987 porta aventi vari progetti editoriali volti alla esplorazione di grandi maestri della letteratura popolare di genere. Non poteva mancare all'appello prima o poi un grande nome dell'avventura, il capitano di lungo corso nei mari del fantastico, Emilio Salgari. 

Uno scrittore capace con la sua penna inesauribile di realizzare più di 90 libri (ma a tratti anche una pesante maledizione, soprattutto nell'ultimo arco della sua vita), centinaia di racconti spumeggianti e la piccola "magia" di incatenare per sempre il cuore di milioni di lettori con le sue storie (e io sono tra di loro). In questo volume sono presenti diversi saggi (tutti molto interessanti), un racconto ispirato a un libri di Salgari, interventi dei curatori e una struggente poesia di Robert E. Howard (che per alcuni aspetti lo si potrebbe definire affine al papà di Sandokan e del Corsaro nero). 

Il giorno che gli astri volsero le spalle a Emilio Salgari di Roberto Sicuteri: 

Non sono un grande esperto (ne un vero seguace) di astrologia ma il saggio di Roberto Sicuteri è stata una interessante lettura, che mischia con abilità dati bibliografici e elementi tratti dall'analisi del profilo astrale dell'autore. Il testo di Sicuteri mi ha molto incuriosito e si vede quanta passione e conoscenza della materia è stata profusa nel testo, riuscendo a ricollegare il profilo astrale dell'autore ai suoi maggiori eventi terreni (non difettando di una piacevole abilità di stesura). Il risultato è uno spaccato onesto e sfaccettato dell'autore (sempre se riuscite a sopportare espressioni del tipo"Luna in Cancro nella casa 12").

Miss Perkins e i mercanti di schiavi di Stefania Ferrari:

Un piacevole tributo alle storie di Salgari (in special modo al romanzo "Una sfida al Polo). Questa storia mi ha divertito e spero si continui l'idea con un futuro terzo capitolo. Miss Perkins è un personaggio delizioso, forte e coraggiosa quanto testarda ed emotiva. Lo stile di Stefania Ferrari mi ha ricordato molto scrittori come Conan Doyle e H. Rider Haggard, ricco di scene avventurose e sentimenti esplosivi. Promosso.

Un pirata sa di Robert E. Howard:

Una stupenda poesia, dimostrazione che Howard non eccelleva solo nella prosa ma era un innato bardo. In poche semplici righe riesce a ricreare la sensazione di smarrimento e paura che il mare può provocarci, soprattutto quando è in tempesta e un fosco monito dallo oscuro monito sembra uscire dall’orizzonte. 

Questa poesia è stata tradotta dal mio carissimo amico Michele M. N. Plaitano una vera garanzia per quanto riguarda le traduzioni howardiane.

Emilio Salgari incontra i vampiri di Mompracem di Simone Di Primio:

Nell'autunno del 2020 la serie fumettistica Dampyr dedica uno speciale ai personaggi di Emilio Salgari. Di Primio con entusiasmo ne descrive la storia, dimostra profondo amore e conoscenza dello scrittore veronese e la sua ciurma di eroi, sopperendo con la sua passione ai pochi errori da novizio. Un ottimo esordio.

A mio giudizio se si è appassionati di Sandokan e co. questo volume è da recuperare assolutamente.

lunedì 1 novembre 2021

Fantasy & Science Fiction 14 (Marzo 2016) - Recensione -


Il tema di questo volume è il miracolo, inteso secondo la definizione data dai latini: Cioè cosa meravigliosa, misteriosa, strana. Un un evento eccezionale però che si può rilevare altrettanto dannoso e doloroso di una scelta sbagliata.

Negazione di Bruce Sterling:
Un disastro naturale può distruggere e scombinare ogni aspetto della nostra vita, comprese le nostre consuetudini più radicate e portarci se sfortunati all'inevitabile incontro con la falce. O forse no? Un evento incredibile emerge da una alluvione in modo lento e sottile... forse dopo tutto le nostre abitudini possono essere più forti di quello che pensiamo. Racconto molto bello, di una grande firma internazionale, peccato che l'illustrazione che accompagna il racconto sia così sgranata da risultare decisamente fastidiosa. 

Sensale, sensale, scrivimi un testo (Plumage from Pegasus) di Paul Di Filippo: L'ispirazione si sa è una bestia difficile da domare ma la collaborazione tra un sito d'incontri e una casa editrici di libri rosa può portare a risultati decisamente interessanti per entrambi i soggetti, come imparano a loro spese una coppia in crisi. In fondo se la crisi si risolve, cosa ti importa se un autore usa il soggetto della terapia di coppia come base per un suo libro? Come sempre Di Filippo si dimostra un mostro di comicità.