sabato 22 febbraio 2020

Sonic - il film - Recensione -


Titolo originale: Sonic the Hedgehog
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Giappone
Anno: 2020
Durata: 99 min
Genere: Azione, Fantascienza, Commedia, Avventura
Regia: Jeff Fowler
Sceneggiatura: Patrick Casey, Josh Miller

Il porcospino blu è stato uno dei simboli degli anni 90 e uno dei massimi esponenti della console war tra Nintendo e Sega, che proprio grazie a Sonic poteva mostrare uno degli aspetti più forti della propria console (un processore a ben 7 mhz). Nel corso del tempo la società giapponese di Tokyo a causa di scelte sbagliate ha perso costantemente quote di mercato (arrivando nel 2001 a chiudere definitivamente il settore console nonostante un ottimo prodotto come il Dreamcast), ma Sonic è rimasto comunque nel cuore di milioni di fans (tanto che nuovi giochi escono per le console delle terze parti). Era logico quindi aspettarsi prima o poi un film tratto dalle sue avventure.

Sonic prima e dopo il cambio di design
Le prime informazioni sul film sono trapelate nel 2013, ma il film è diventato famoso anni dopo nella rete grazie a un trailer che mostrava un Sonic decisamente troppo umanizzato (aveva perfino dei denti umani), causando l'ira dei fans e le pronte scuse della società, che ha corso subito ai ripari slittando la data di uscita del film per rifare il design del personaggio (con un aggravio di costi di circa 5 milioni di dollari). Un evento che potrebbe diventare un tassello fondamentale per i futuri rapporti tra fan e produttori di film.

La trama vede il riccio antropomorfo Sonic venire costretto ad abbandonare il suo pianeta natale a causa di loschi soggetti che vorrebbero sfruttare i suoi poteri e a rifugiarsi sulla Terra grazie agli anelli magici che gli permettono di viaggiare per i mondi. Passano gli anni e Sonic si è ormai abituato alla vita nella cittadina di Green Hills, nel Montana, anche se a causa del pericolo di essere scoperto vive nascosto da tutti, nonostante la sua voglia di farsi degli amici si faccia sempre più forte. Un giorno a causa della sua frustrazione il porcospino blu rilascia per rabbia i suoi poteri scatenando l'attenzione dei politici sulla piccola città e l'arrivo di una strambo scienziato di nome Robotnik.
Baby Sonic



Passiamo alla domanda che ogni fan del porco spino si sta domandando: "Il film di Sonic è un buon film?" La mia risposta è un sì, ma con molte riserve. Parliamoci subito chiaro questo film non è rivolto al fan cresciuto con il Sega Megadrive (anche se non mancano varie strizzatine al mondo dei videogiochi), ma piuttosto si rivolge alle famiglie generiche e al possibile coinvolgimento di nuove generazioni (in una scena Sonic fa un balletto alla Fortnite). L'idea in se non è male ma non è applicata benissimo, tanto che non mancano salti logici e stiracchiature varie durante la pellicola. Sopratutto manca una cuore pulsante in un progetto che invece sembra un freddo robot del dottor Eggman.

Jim Carrey ci sta alla grande come Robotnik
Si tratta di un buddie movie tra un porcospino e il suo amico umano eseguito bene ma senza guizzi di originalità (il vecchiotto film di Super Mario non era fedelissimo al videogioco ma non mancava di originalità. Questo film invece è decisamente fin troppo generico). Anche i possibili usi dei poteri di Sonic portano a scene riusate più volte (comprese una determinata tipologia da sempre associata alla velocità). Non mancano scene di umorismo di bassa lega con peti e battutine varie.

Sonic e Robotnik sono caratterizzati abbastanza bene e hanno un percorso di crescita semplice ma azzeccato, sopratutto lo scienziato pazzo è divertentissimo da vedere grazie a un Jim Carrey semplicemente perfetto per il ruolo. La cosa che mi ha colpito molto è che entrambi i personaggi in questo film sono ancora lontani dalla piena maturità. Sonic è per esempio molto lontano dalla figura eroica e carismatica che conosciamo, spesso è ancora infantile nelle scelte e dubbioso nelle azioni, solo alla fine entrambe le figure cominceranno a diventare più simili alle loro controparti videoludiche.

Tom Wachowski, il compagno di Sonic durante la pellicola, è un personaggio che fa il suo onesto lavoro da bravo poliziotto

Questa gag era decisamente carina
Mi è piaciuto molto l'idea di usare gli anelli di Sonic come una sorta di strumento magico per attraversare i mondi (un gradito omaggio a uno degli elementi più iconici del personaggio). La scena iniziale con la tartaruga è decisamente molto carina e divertente.

La soundtrack è decisamente orecchiabile, ma risente molto del periodo nostalgico anni 80 che stiamo vivendo ultimamente.

A mio giudizio la scelta di fare un film live action non ripaga tantissimo e sarebbe stato meglio realizzare un film totalmente in animazione. Sopratutto perché la componente "umana" non ha per la gran parte molto da dire e fa quasi solo colore sullo sfondo.

Si vede che l'intenzione è quella di continuare il brand con nuovi film come fanno comprendere alcune scene del film (vi consiglio di rimanere in sala durante i credits in quanto siamo pieno territorio Marvel style).

In definitiva un film discreto, ma senza un forte elemento di fondo, che intrattiene ma che dopo due giorni dalla visione probabilmente non ricorderete nulla.

sabato 15 febbraio 2020

Lego Batman - Il film - Recensione -

 
Titolo originale: The Lego Batman Movie
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2017
Durata: 104 min
Genere: animazione, azione, commedia
Regia: Chris McKay
Soggetto: basato su Batman, creato da Bob Kane & Bill Finger

I lego sono uno dei brand più popolari di sempre. Tutti almeno una volta nella vita ci abbiamo giocato e fantasticato con essi per realizzare mille avventure. Non solo in forma fisica ma anche attraverso altre forme ludiche, io per esempio ricordo con piacere un gioco per ps1 e i film dei Bionicle (ma poi che fine hanno fatto? Sono ancora in giro o sono morti come brand?). Con un parco titoli semplicemente immenso e un ottimo film di partenza (The Lego Movie) è naturale che prima o poi uscisse un film spin-off.

La trama vede Batman vivere la sua vita di tutti i giorni a base di lotte contro i cattivi, rabbia, solitudine e oscurità. Un personaggio decisamente poco eroico, anzi invero molto egoista e infantile. A costringerlo a rivedere la propria "tranquilla esistenza" ci penserà l'arrivo del nuovo commissario Barbara Gordon e di un bambino in cerca di un padre adottivo.

Lego Batman è a mio giudizio uno dei migliori film tratti dal personaggio di Bob Kane e Bill Finger, uno dei pochi ad averne capito la sua vera essenza per poi periodizzarla.

martedì 11 febbraio 2020

Lupin contro tutti - Recensione -



"Lupin contro tutti" è uno special realizzato per il cinquantesimo anniversario della pubblicazione del manga. La trama vede Lupin coinvolto in una gara automobilistica che però si rivela essere una trappola organizzata da Mr X e Kyosuke Mamou, vecchi nemici di Lupin.

Bellissima l'idea di riprendere la tuta, ma perché usare la orribile 500 per la gara? Sopratutto quando si poteva ripescare la stupenda Ferrari 312B?
Lupin contro tutti è un piacevole episodio speciale, molto nostalgico, dove si rivedono molti cammei di nemici delle precedenti serie (anche se poi alla fine combinano veramente poco). Molto carino che sia il titolo giapponese "Lupin sta ancora bruciando?", che per una volta anche quello italiano, pur con il titolo del secondo doppiaggio "Lupin contro tutti", siano una citazione al titolo dal primo episodio della serie del 71.

La cura dei dettagli di questo OVA è spettacolare.
Il piano del duo mi è piaciuto molto, non solo perché permette di far rivedere gli episodi più memorabili della prima serie (un gran peccato che non si sia pescato maggiormente anche della seconda e terza serie) ma consente tramite vari escamotage narrativi di sviluppare secondo nuovi aspetti i personaggi storici.

venerdì 7 febbraio 2020

Robin Hood (1973) - Recensione -


Titolo originale: Robin Hood
Durata: 83 min
Genere: animazione, avventura, commedia, sentimentale
Regia: Wolfgang Reitherman


Primo classico Disney realizzato dopo la morte di Walt Disney e senza un suo coinvolgimento diretto. Sicuramente si tratta di uno dei film più replicati e trasmessi durante i periodi festivi, credo che nessuno ai primi accenni della canzone "Urca urca tirulero oggi splende il sol" non saprebbe dire almeno un ritornello per quanto è conosciuto e amato dal pubblico.

Il film ci parla delle avventure di Robin Hood, un volpe che ostacola i piani dello stolto e mammone Principe Giovanni, con la speranza che un giorno torni il buon re Riccardo a ristabilire l'ordine.

Credo che il successo di questo film sia molto dipeso dalla sua riuscita semplicità e umorismo. Infatti il film si limita a replicare a grande linee il canovaccio del fuorilegge di Sherwood, ma lo fa con un brio e una comicità di fondo semplicemente irresistibili. L'idea vincente è sicuramente quella di trasformare i personaggi in animali antropomorfi (associando le proprie virtù a quelle di determinati animali e rendendo il tutto più interessante al pubblico più giovane).

mercoledì 5 febbraio 2020

JoJo Rabbit - Recensione -


Paese di produzione: Nuova Zelanda, Stati Uniti d'America, Repubblica Ceca
Anno: 2019
Durata: 108 min
Genere: commedia, drammatico, guerra
Regia: Taika Waititi
Soggetto dal romanzo di Christine Leunens

Johannes Batzler (detto JoJo), è un bambino di dieci anni che crede fermamente nei principi della Germania nazista come solo un fanciullo della sua età può fare, tanto da avere come amico immaginario lo stesso Adolf Hitler. I suoi sogni di successo nella Gioventù Hitleriana però si concludono con poca gloria a causa di un incidente sul campo di addestramento. La guerra incombe e a incrinare ulteriormente i suoi dogmi nazifascisti ci penserà l'incontro con una ragazza ebrea.

Il regime nazista è stato un crimine mostruoso, la negazione di ogni principio umano, ma non dobbiamo pensare che le sua influenza sia ormai un elemento da relegare del passato. Il fascismo e il nazismo faranno sempre parte della zona più oscura del nostro io. Sopratutto oggi dove il rapido cambiamento di valori e principi attira molti verso gli ideali di certi regimi (ovviamente non dobbiamo pensare che essi torneranno con gli stessi vecchi simboli e tematiche di una volta). La storia del film è tratta molto liberamente dal libro "Il cielo in gabbia" di Christine Leunens.

martedì 4 febbraio 2020

Miti e Leggende - Imprese epiche - Recensione -


La copertina è decisamente fuorviante rispetto al contenuto ma attira sicuramente l'attenzione

Una delle cose mi piacciono di più è quella di andare in giro per i mercatini dell'usato alla ricerca di libri e riviste di mio interesse, se poi riesco a prenderli a poco è tutto di guadagnato. Un giorno in un angolo di una bancarella, in stile spada della roccia della Disney, su una pila di libri vedo una rivista seminascosta con in copertina due barbari che se la menano di santa ragione (non proprio disegnati benissimo, ma il sottoscritto se ci sono i barbari è disposto a perdonare qualche incertezza). Complice un prezzo decisamente basso e il mio sesto senso di bibliofilo che vibra potente decido di prenderlo con me. Soldi devo dire ben spesi.

Si tratta infatti dell'ottavo volume della serie "Miti e Leggende" della Hobby & Work. Un volume che mi ha piacevolmente sorpreso sia per la qualità grafica, sia per la ricchezza testi proposti. La serie venne pubblicata tra il maggio del 98 e l'aprile del 99 in 21 volumi (ripresi interamente dalla serie "The Enchanted World" del 1980 della Time Life Books) a circa 15000 lire a volume.

sabato 1 febbraio 2020

Conan - Gli Accoliti del Cerchio Nero - Recensione - Robert E. Howard



Il re di Vendhya si trova agonizzante tra le braccia di sua sorella Devi Yasmina, prima di morire gli rivela che gli artefeci della sua morte sono i Veggenti Neri. La Devi promette vendetta, ma gli stregoni si nascondo in una fortezza inespugnabile tra le cime più alte dei monti Himeliani. Alla ragazza arriva la notizia che un famoso capo di una banda di predoni, dall'aspetto straniero rispetto ai suoi sottoposti, è in zona per cercare di trovare un modo per liberare alcuni suoi compagni e che potrebbe essere capace di affrontare gli odiati stregoni. Si organizza una trappola per incontralo e per conviverlo a intervenire ma non tutto va come sperato...

Pubblicato in tre parti da Weird Tales nel 1934 (con un pagamento di $250), Gli Accoliti del Cerchio Nero (People of the Black Circle), è uno dei racconti migliori mai usciti dalla penna di Robert E. Howard.