venerdì 29 maggio 2020
Fenomenologia di Diabolik di Andrea Carlo Cappi - Recensione -
Nel 1962 le sorelle Angela e Luciana Giussani portano in edicola un personaggio che ha fatto letteralmente da spartiacque nel modo di fare fumetti in Italia, non più legato ai principi dei buoni ma questa volta eroe dell'altra parte della barricata, quella dei cattivi (anche se con i dovuti distinguo). Diabolik diventerà in breve tempo un fenomeno di massa, tanto da dare sviluppo a tutta una serie di epigoni, tutti legati dalla lettera"K". Scatenando le feroci critiche dell'Italia per bene (arrivando a spingere le creatrici a spostare le avventure di Diabolik in posti immaginari, ma comunque con una certa verosimiglianza con le nostre regioni europee).
Un antieroe nel vero senso del termine, assassino e ladro, ma con una propria etica morale che lo rende paradossalmente superiore alle proprie vittime (che di solito sono criminali o ricchi affaristi della peggiore specie), tanto che spesso le sorelle Giussani si faranno araldi di numerose iniziative morali nelle sue pagine (la lotta con la violenza sulle donne, la pericolosità delle droghe ecc).
mercoledì 27 maggio 2020
Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov - Recensione -
Bulgakov ebbe sempre un rapporto difficile con l'elitè culturale sovietica, che spesso censurava i suoi lavori pochi giorni prima della messa in scena, tanto da arrivare a mandare una lettera al governo per chiedere un permesso di emigrare all'estero (cosa ovviamente respinta ma che gli permise di ottenere il favore di Stalin). La prima stesura del romanzo risale al 1928, ma essa venne poi distrutta nel fuoco dallo stesso autore allo notizia dell'imminente censura del suo romanzo per i suoi contenuti cabalistici (un tema che nel romanzo ritornerà). L'autore però non demorde e nel corso della sua vita continuerà a riscrivere e rivedere l'opera (la quarta e definitiva stesura verrà completata dalla terza moglie dopo la morte di Bulgakov nel 1941).
Il romanzo venne pubblicato per la prima volta nel numero 11 del novembre del 1966 e nel numero 1 del gennaio del 1967 appare, sulla rivista Moskva in una versione censurata del romanzo (che ne decurtata un buon dieci percento del romanzo originale).
Il romanzo dal forte spessore satirico si svolge in due piani temporali diversi. Da una parte si parla della visita a Mosca di Satana nei panni di Woland, un sarcastico professore straniero di occultismo, con la sua assurda compagnia di assistenti (Da Fagotto al mitico e gigantesco gatto Behemot, dal temibile Azazello alla strega Hella). Il loro arrivo porta caos e incredulità nel MASSOLIT, una importante associazione letteraria sovietica, mostrandone tutte le ipocrisie e loro false pretese artistiche (oltre a portare scompiglio in tutta Mosca). L'altra parte del romanzo, che interrompe la parte principale del racconto, si svolge nella Palestina al tempo del procuratore Ponzio Pilato, concentrandosi principalmente sulle vicissitudini di quest'ultimo e del suo rapporto con il predicatore Jeshua Ha-Nozri (Gesù).
lunedì 25 maggio 2020
Il delitto allo stagno dei loti (Serie " I Casi del Giudice Dee") di Robert van Gulik - Recensione -
Ritorniamo a parlare dei casi del Giudice Dee con un racconto breve ambientato tra i romanzi "I delitti del lago cinese" e "Il monastero stregato".
Nel 667 D.C. nella città di Han-yuan il nostro investigatore cinese deve risolvere il caso di un misterioso omicidio di un anziano poeta, ucciso apparentemente senza che l'assassino abbia lasciato il minimo indizio. A complicare ulteriormente le cose c'è il problema della scomparsa di un messo del tesoro imperiale, che stava trasportando alcuni preziosi lingotti d'oro.
Il delitto allo stagno dei loti non spicca tra le avventure del Giudice, ma intrattiene il giusto e ci sono alcuni siparietti comici molto carini (come il giudice Dee che cerca di calmare l'interesse per le donne di un suo aiutante con uno escamotage, che purtroppo finirà invece per riscaldarlo ancora di più).
Mi è piaciuto il fatto che l'assassino si faccia mascherare da un elemento che lui stesso aveva disprezzato, sicuro del fatto che non avrebbe mai rilevato la sua presenza, e che invece come dice lo stesso giudice ha rivelato il suo crimine. Lo status quo viene ristabilito e tutti possono tornare alle loro vite.
Il finale l'ho trovato un po' affrettato ma in sole 27 pagine non credo si potesse chiedere di meglio.
venerdì 22 maggio 2020
Koto ovvero I giovani amanti dell'antica città imperiale di Yasunari Kawabata - Recensione -
Yasunari Kawabata è stato il primo scrittore giapponese ad essere insignito del premio nobel per la letteratura nel 1968. Nato a Osaka nel 1899 e morto probabilmente suicida a Tokyo nel 1972, amico e scopritore letterario di Mishima (secondo Wikipedia il suo tragico gesto sarebbe stato causato del rimorso provato per il suicidio dell'amico). Dallo stile cristallino e dalla cura estrema per il dettaglio, Kawabata ci parla in questo breve romanzo della storie di due donne, dallo stile di vita e livello culturale profondamente diversi, ma legate da un forte legame di sangue. Entrambe vorrebbero approfondire la reciproca conoscenza, ma la disparità sociale e la mancanza di ricordi comuni sono ostacoli troppo grandi per permettere un rapporto stabile.
Kawabata è un autore che non conoscevo, e ho preso questo volume in un mercatino dell'usato spinto dalla curiosità. L'autore si dimostra abile nel tratteggiare la storia, nel mostrare con dovizia di particolari usi e costumi di Kyoto (ma senza dare spiegazioni pesanti o logorroiche).
mercoledì 20 maggio 2020
Gringolandia di Lyn Miller-Lachmann - recensione -
Il Cile è stato a lungo uno dei pochi paesi del Sud America a vantare una lunga epoca di democrazia, situazione poi conclusasi bruscamente dopo l'elezione a capo di Stato di Salvador Allende nel 1970, l'unico presidente di orientamento marxista eletto democraticamente. Purtroppo dopo pochi anni dall'inizio del suo mandato e dopo forti pressioni economiche da parte degli Stati Uniti, il paese divenne soggetto di un colpo di stato organizzato dall'esercito e guidato da Augusto Pinochet (segretamente appoggiato dalla CIA) che porto all'abbattimento di ogni organizzazione democratica, l'istituzione di una dittatura militare e un gravosa recessione economica. Situazione conclusasi solo all'inizio degli anni 90 (e senza che Pinochet pagasse per i propri crimini).
Il presidente Salvador Allende |
mercoledì 13 maggio 2020
La storia di un bardo del potere (ovvero del coraggio) - parte 2
Riprendiamo la trattazione della vita di Robert E. Howard da dove l'avevamo lasciata.
Nel dicembre del 1932 esce sulla rivista Weird Tales il suo personaggio più famoso, Conan il barbaro. Il suo primo racconto, “La fenice sulla spada”, conquista il pubblico e permette una lunga serie di racconti di grande successo presso il medesimo sia all‘epoca che oggi (con tanto di ben 3 film, fumetti e videogiochi a tema. Non mancano poi numerosi epigoni come: DeCamp, Wagner, Leiber, Anderson). Il successo del personaggio non è dovuto solo all’eroe in se, che in parte è più semplificato e addolcito rispetto ai suoi precedessori, ma grazie anche all’elemento esteriore del protagonista.
Nel dicembre del 1932 esce sulla rivista Weird Tales il suo personaggio più famoso, Conan il barbaro. Il suo primo racconto, “La fenice sulla spada”, conquista il pubblico e permette una lunga serie di racconti di grande successo presso il medesimo sia all‘epoca che oggi (con tanto di ben 3 film, fumetti e videogiochi a tema. Non mancano poi numerosi epigoni come: DeCamp, Wagner, Leiber, Anderson). Il successo del personaggio non è dovuto solo all’eroe in se, che in parte è più semplificato e addolcito rispetto ai suoi precedessori, ma grazie anche all’elemento esteriore del protagonista.
martedì 12 maggio 2020
La storia di un bardo del potere (ovvero del coraggio) - parte 1
Oggi vorrei parlavi di Robert Ervin Howard padre del genere sword and sorcery (o heroic fantasy), considerato anche uno dei maestri della letteratura dell'orrore e grande interprete del romanzo d'avventura. Purtroppo come accaduto fino a qualche tempo fa con Tolkien la critica e la maggior parte del pubblico ha ancora difficoltà ad approcciarsi alla sua prosa, spesso relegandola a una produzione stereotipata a base di muscolosi eroi e donne in abiti discinti.
Un giovane Howard e famiglia |
Sulla destra un Howard in atteggiamenti pirateschi |
Una rivista pulp con il racconto "La regina della costa nera" di Howard | . |
Solom Kane |
Kull di Valusia |
Può capitare di leggere su blog e forum che il personaggio di Kull sarebbe una sorta di bozza per il successivo personaggio di Conan, cosa suggerita dal fatto che la prima storia di Conan, “la fenice sulla spada”, è rimaneggiamento con aggiunta di elementi fantasy di un racconto inedito di Kull “Quest'ascia è il mio scettro!”, cosa molto dubbia per il sottoscritto (anche se ci sono varie teorie che se non vedono una revisione diretta, perlomeno ne denotano una sorta di filiazione). Se effettivamente i precedenti personaggi di Howard sono serviti per affinare le sue abilità di scrittore e indirizzare meglio le sue storie sui gusti dei lettori, bisogna comprendere che nonostante il suo successo nel mercato delle pulp magazine gli editori erano spesso restii a ad accettare i suoi testi che andassero oltre il rodato canovaccio delle loro pubblicazioni, richiedendo spesso pesanti modifiche o rifiutando totalmente le opere proposte. Howard lavorava anche 12-16 ore al giorno per mantenersi e gli editori avevano la cronica abitudine di pagarlo con ritardo. Non era quindi inusuale che lo scrittore cercasse di rivendere le storie rigettate ad altri editori che pensava potessero avere interesse nei suoi scritti se modificate secondo necessità. Non è raro quindi assistere a cambi improvvisi di nome (Steve Harrison) o l’aggiunta di elementi orrifici per venderli a riviste come Weird Tales (Dark Agnes) molto aperte a questo genere di pubblicazioni. Cosa poi paradossalmente continuata dai suoi successori editoriali.
Continua nella seconda parte...
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