lunedì 25 novembre 2019

Il circolo Pickwick di Charles Dickens - Recensione -


Il circolo Pickwick è stato il primo romanzo di Charles Dickens (e che prima prova eccezionale oso dire). Il romanzo fu pubblicato inizialmente in fascicoli, riscuotendo un successo clamoroso, così forte che secondo molti critici diversi appassionati arrivarono a formare dei piccoli circoli spontanei per dividere la spesa per l'acquisto del giornale, e chi sapeva leggere lo faceva ad alta voce anche per i compagni. Dickens ancora lontano dai più cupi romanzi successivi regala un libro che diverte dalla prima all'ultima pagina, creando un ritratto di una Inghilterra nostalgica e sognate, fatta di personaggi memorabili e avventure semplici ma appassionanti.

L'incontro tra  Pickwick e  Sam Weller
La trama vede il dolce e bonario Pickwick, uomo d’affari a riposo e presidente di un circolo culturale da lui fondato, intraprendere con tre amici (Winkle l'esperto di sport; Snodgrass il sommo poeta e Tupman il casanova. Peccato che in realtà nessuno di loro si dimostri un campione nel proprio campo, anzi le figure barbine si sprecano) viaggiare per il paese per riferire al circolo le loro scoperte su ogni aspetto interessante visto o letto. Al gruppo si unisce successivamente Sam Weller, il futuro domestico di Pickwick, che con la sua astuzia e le frasi spiritose che caccia in ogni occasione, finisce per dare un nome a un genere di battuta (wellerismo). Una controparte perfetta del suo padrone, tanto da divenire in breve tempo un Sancho Panza per il suo capo, finendo per proteggerlo dai colpi bassi lanciati dai suoi avversari. Uno dei personaggi più memorabili del romanzo.

lunedì 18 novembre 2019

Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori di Terry Pratchett - Recensione -



Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori (The Amazing Maurice and His Educated Rodents) è il 28° romanzo della mitica saga di Mondo Disco di Terry Pratchett. Inoltre è il primo volume di questa saga espressamente realizzato per i ragazzi.

L'originale lingua inventata dei topi
Non c'è niente da fare, i romanzi di Terry Pratchett sono per il sottoscritto irresistibili. In nessun altro autore trovi storie al fulmicotone, situazioni esageratamente divertenti e riflessioni molto interessanti e intelligenti (e che in mano ad autori meno abili diventerebbero dei pastrocchi incomprensibili). Un romanzo così bello che in meno di due giorni l'ho divorato con profonda soddisfazione.

 "Il problema del saper pensare era che, una volta cominciato, uno non smetteva più"

Maurice è un gatto che assieme a un gruppo di topi è diventato senziente e in grado di parlare per un qualche incidente magico. Organizzato il gruppo al suo comando e messosi in società con Keith, un ragazzino dall'aria poco sveglia ma abile nel suonare strumenti a fiato, gira per i paesi di mondo disco per organizzare false invasioni di topi, che poi il ragazzo dietro pagamento risolverà grazie alla sua abilità come "pifferaio magico" (in realtà i topi, intelligenti quanto il gatto, eseguono solo gli ordini di Maurice). Il piano va discretamente bene, ma i topi cominciano ad provare i primi dubbi morali su queste operazioni e ottengo la promessa che la prossima città sarà l'ultima che trufferanno. Blintz Terme, questo il nome della città designata, nasconde al suo interno un mostruoso segreto, che metterà alla prova i loro ideali e il loro modo di pensare.

lunedì 11 novembre 2019

Basil l'investigatopo - Recensione -


Titolo originale: The Great Mouse Detective
Anno: 1986
Durata: 72 min
Genere: animazione, avventura, giallo
Regia: Ron Clements, John Musker, Burny Mattinson, David Michener
Soggetto: Paul Galdone, Eve Titus (romanzo)

Oggi parliamo di un film dal profondo valore nostalgico per il sottoscritto, visto che da bambino e ragazzo ho consumato il nastro della VHS del film per quanto non mi stancavo mai di rivederlo (probabilmente è anche uno dei motivi per cui amo il giallo classico). Un piccolo gioiello dell'animazione made in Disney che oggi molti sembrano aver dimenticato, forse complice uno stile più cupo e maturo di quanto siamo usualmente abituati a vedere in un film della casa del topo (La produzione di questo film si colloca in quel periodo dove la casa, orfana del suo fondatore, sperimentava diversi stili per trovare una sua nuova identità. Infatti questo film può essere considerato una sorta di ponte tra il vecchio modo di fare film e il successivo rinascimento Disney).

<<Niente è impossibile dottore, finché si ha il tempo per riflettere>> Basil di Baker Street
Basil di Baker Street
Uno degli aspetti che mi piacciono molto di questo film è l'essere una riuscita parodia topesca degli scritti basati sulla figura di Sherlock Holmes (usciti dall'abile penna di Arthur Conan Doyle). La trama è ambientata nella Londra di fine 800, dove la povera Olivia assiste al rapimento del padre da parte degli sgherri del Professor Rattigan, che vuole usare le abilità meccaniche da giocattolaio del genitore della ragazza per un suo diabolico piano. Alla topina non rimane altro da fare che cercare l'aiuto di Basil di Baker Street (Parodia di Sherlock Holmes. Il nome è un omaggio a Basil Rathbone, che interpretò il detective in diversi film), il più geniale topo investigatore della città e acerrimo nemico del Napoleone del crimine. Nel tragitto incontrerà il buon Dottor David Q. Topson (parodia del Dottor Watson) che prende subito a cuore le sorti della piccola. Basil dopo qualche titubanza accetta di prendere in carico quello che si rivelerà uno dei suoi più grandi casi investigativi.

lunedì 4 novembre 2019

La casa sull'abisso di William H. Hodgson - Recensione -



William Hope Hodgson è un autore che oggi come ieri rimane sconosciuto ai più. Lo stesso Lovecraft si rammaricò più volte nel corso della sua vita che l'autore inglese fosse così poco conosciuto.

William Hope Hodgson
William Hodgson nacque il 15 novembre del 1887 a Blackmore End, nell'Essex. Figlio un pastore anglicano, a causa delle opinioni radicali del padre passò una infanzia movimentata tra le varie parrocchie che il padre era costretto a cambiare per i contrasti con i suoi superiori. Con la precoce morte del genitore il giovane William fu costretto ad abbandonare gli studi ed imbarcarsi come mozzo per aiutare le disastrate finanze famigliari. L'autore odierà profondamente il periodo passato in mare, sopratutto per le pessime condizioni di vita e i vari soprusi che era costretto a subire dai suoi superiori (anche se dimostrò sempre generoso e volenteroso, arrivando a salvare un suo superiore che era cascato in mare e venendo insignito della Royal Human Society per altri atti di eroismo), ma tale esperienza fu allo stesso tempo fu la base per la maggior parte dei suoi scritti.

Nel frattempo sviluppò una delle sue passioni e divenne esperto di judo e sviluppo muscolare. Tanto da riuscire in una occasione grazie alla sua conoscenza sui muscoli gli permise di legare così bene il prestigiatore Houdini, che il prestigiatore impiegò ben due ore per liberarsi dai nodi (nessun'altro riuscì in una tale impresa). 

Aprì con alterne fortune una "scuola di cultura fisica". Solo nel 1903 Hodgson fece il suo primo tentativo di scrivere qualcosa, anche se si trattavano di articoli sulla cultura fisica e di fotografia (altra sua grande passione). Solo l'anno seguente scrisse la sua prima storia dal titolo "La Dea della Morte" ispirata da una statuetta presente nel parco di Blackburn e riguardante la vendetta di una statuetta indiana rubata dal suo luogo natio. Il vero successo arrivò con il suo racconto (A tropical Horror) che riscosse un ottimo successo dalla critica. 

Pubblicò diversi romanzi, tra cui il secondo fu proprio "La casa sull'Abisso", che venne pubblicato nel 1908. Questo romanzo influenzò moltissimo la prosa di Lovecraft, che lo considerò il suo lavoro migliore. Purtroppo i racconti orrifici gli procuravano poche entrate, tanto da costringerlo a diversificare la propria produzione verso la prosa poliziesca, visto l'enorme successo dei racconti di Sherlock Holmes di Conan Doyle (anche se con una propria originalità visto che il suo detective, Carnacki, era un investigatore dell'occulto che lottava contro le forze oscure). 

Tra il 1910 e il 1911, Hodgson scrisse quello che considerava il suo capolavoro. Un romanzo intitolato "La terra dell'eterna notte", libro a tema apocalittico di ampio respiro da altre 200000 parole.

Allo scoppio della prima guerra mondiale nonostante fosse fuori dai limiti di leva per l'età (aveva quarant'anni) partecipò come soldato volontario alla prima guerra mondiale. La terrificante esperienza lo portò ad avere il desiderio di scrivere un nuovo romanzo che riportasse le devastanti esperienze provate, cosa che purtroppo non riuscirà a fare visto che nell'aprile del 1918 morirà a causa di un bombardamento nei pressi di Ypres.