Questo articolo è stato realizzato da Sir Michele M. N. Plaitano (traduttore di indiscussa qualità e caro amico del sottoscritto, senza di lui probabilmente molto di questo evento non sarebbe stato possibile), che ringraziamo per la costante pazienza e aiuto dato al sottoscritto per le sue idee.
Buona lettura.
Simone Di Primio (Teate Cimmerica)
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Howard, o anche REH, o anche Two Gun Bob, o Patrick Ervin, in vita riuscì a guadagnare abbastanza per sostenersi in un modo molto particolare, con la pubblicazione su diverse riviste d’intrattenimento, i Pulp, così definiti perchè ricavati dalla polpa di legno. Erano riviste di costo contenuto e d’ampia diffusione, tant’è che proprio la pubblicazione fu alla base dell’amicizia e della corrispondenza tra Bob e il ben più noto HPL, e il contatto col circolo di scrittori che si rifacevano al ciclo Lovecraftiano di Chtulhu.
C’é chi, a mio avviso in modo molto
sguaiato, ha definito Howard e i suoi colleghi di Weird Tales e altri
pulp “pennivendoli”, paragonandoli ad autori contemporanei più
letterari, sminuendo i loro scritti più di quanto non fossero loro
stessi a fare, e specialmente Howard 2.
Una simile definizione, però, può essere però facilmente applicata agli
stessi autori italiani del medioevo, o addirittura agli altri autori
della classicità che spesso mettevano le loro abilità al servizio di un
nobile per riuscire così a far fruttare i loro studi: la pubblicazione
su rivista può essere considerata una particolare forma di mecenatismo,
seppur “distorta”; ma non è mia intenzione fare uno sterile confronto
sugli autori, chi ha scritto di più, in modo più artistico, e chi “ha i
più meglio fan” in questa sede stiamo analizzando produzione, stile e
diffusione di Howard, prima di arrivare agli aspetti più tecnici della
traduzione.
E proprio dalla diffusione conviene cominciare, di
quella Americana prima che di quella Italiana, per chiarire alcune
dinamiche fondamentali. Howard ha avuto la fortuna/sfortuna di vivere in
un periodo in cui era possibile la pubblicazione su rivista, come già
accennato, ed é riuscito a fare della scrittura il suo mestiere, dopo
diversi lavori.
Questo ha comportato quindi due punti principali.
Molti testi howardiani erano sottoposti a una cernita e modifiche varie,
primo fra tutti “By this axe I rule” di Kull divenuto “The Phoenix on
the Sword”di Conan 3.
Possiamo riscontrare già una dinamica particolare. Un lettore degli
anni ‘30, nelle storie successive di Conan, sa già che lui è destinato a
diventare re; ed è quindi implicitamente sicuro del successo del
proprio beniamino, restando così affascinato dallo svolgersi delle
avventure. Di fatto, con Conan Howard crea ed esplora il mondo presente
nell’era Hyboriana, a differenza delle avventure di Kull, che spesso
danno l’impressione di essere claustrofobicamente recluse nella sua
capitale. Questa dinamica è generalmente replicata dagli editori che
hanno scelto la pubblicazione che possiamo definire “a cronologia di
pubblicazione,” preferendola alla “cronologia interna” in cui invece
vediamo “l’evolversi” del personaggio. 4