venerdì 28 ottobre 2022

Lupin III - Una storia senza fine - Ep 11 (ex episodio 09) - Il diamante nero - Commento

 

Lupin viene attirato in una asta clandestina da una famosa cacciatrice di tesori di nome Cherry, che ha trovato alcuni pezzi del tesoro di Zeke Barbatos, un pirata attivo in Brasile anni prima (Wiki dice 75 anni prima ma ne riparleremo dopo). Tra i pezzi messi in vendita ci sono anche una bambolina kokeshi, dall'apparente misero valore, ma al cui interno si nasconde un pezzo della mappa per raggiungere il luogo dove Zeke seppellì il diamante nero (una pietra preziosa dal valore inimmaginabile). 

Ok che Gesù apre tutte le porte ma qui forse si esagera un po'

Per trovare il tesoro di questo re dei pirati (che muore proprio come Gol D. Roger, nella prima ma non ultima citazione a One Piece dell'episodio) è necessario trovare anche l'altra bambola gemella, che guarda caso è in possesso di una vecchietta su una sedia a rotelle presente a quell'asta con la nipote. 

Quindi adesso Lupin e banda partiranno alla ricerca dell'One Piece... ehm... del tesoro? Eeeeeeh... no Lupin afferma di avere già un importante impegno e quindi lascia la palla ai suoi compari (tra cui uno scornatissimo Jigen che si è fatto il mazzo per recuperare la prima statuina). Forse Lupin aveva già preso impegni per giocare a "Overboard!" per PS1? Fatto sta che non lo vedremo più per il resto dell'episodio tranne che per sporadici comparsate olografiche.

Nel frattempo scopriamo che la dolce vecchina è la sorella della donna che il pirata Zeke elesse decenni fa a sua Anne Bonny. L'anziana vuole anche lei recuperare il tesoro, in quanto ultimo dono della sorella.

E qui il fan subodora che questo sarà il peggiore riempitivo di tutti: Non quello brutto, che perlomeno ti fa incavolare e quindi sfogare lo stress. Non quello bello, tipo episodio 4 (o 8 se seguite l'ordine giapponese*) di questa serie, che sfrutta l'occasione per esplorare un tema poco battuto o tentare qualcosa di nuovo. Non quelle piene di trovate assurde, come Zenigata impossessato dallo spirito del nostro "condottiero" pelato, che fa il giro e diventa bello. Ma quello più odioso, il filler che non serve ad altro che ad riempire la scaletta della TMS (che evidentemente aveva per contratto una serie da 24 episodi nonostante disponesse di un arco narrativo per massimo 12 episodi, che già sarebbero tanti per le idee messe in campo) dove tutto accade perché sì e i personaggi si muovono in modo totalmente diverso dal solito (senza un briciolo di originalità o studio). 

E quindi vediamo: Goemon e Jigen su una barca nel mezzo dell'oceano che tra una mangiata di patatine e l'altra discutono di quanto sia inutile la loro comparsa (e probabilmente cantando questo pezzo); Fujiko in versione stranamente buona samaritana che nonostante il fallimento del furto e contenta perché ha visto dei fiori sbocciare (una volta avrebbe fatto saltare in aria vecchia e nipote per molto meno); Lupin che compare a caso con degli ologrammi; il tesoro che ovviamente si dimostra una pagliacciata, anche se non quanto l'assurda promessa di Zeke di rivedersi dopo 75 anni nel posto dove aveva nascosto il tesoro (era la versione scappo in Messico dei brasiliani?); l'ambientazione della storia di Zeke, che dovrebbe essere metà novecento, ma i pirati si vestono e hanno armi del XVII secolo, ma la sorella della moglie di Zeke dovrebbe avere quindi 400 e passa anni. Per non parlare del fatto che in questa puntata viene suggerito che Lupin usi una specie di feromone per attirare Zazà alla bisogna...

Alla fine un guazzabuglio terribile dove tutto è raffazzonato e le cose accadono a caso. 

*La cosa bella è che sia mediaset play che la guida tv (EPG) seguono la numerazione giapponese e non quella italiana.

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