Lupin e Jigen in tenuta da capitano Findus tornano a Londra da riempitivolandia per indagare su un assassino (mentre il povero Goemon è in crisi esistenziale dopo essere stato battuto da Sherlock Holmes). Lilly soffre di sempre più lancinanti mal di testa (anche se ormai la mia teoria della cancellazione della memoria tramite qualche sostanza sembra definitivamente naufragata) mentre Lestrade paga lo scotto di non poter più usare Sherlock per risolvere i suoi casi (ti piace vivere facile eh?).
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| Bastoncini di merluzzo Lupin, vanno a ruba in ogni supermercato. |
Zenigata e Lestrade si ritrovano in un pub e affogano come ogni buon giapponese i loro problemi lavorativi nell'alcool.
Ricordate il Lupin che affermava di essere un malvagio e crudele criminale? Bene quella affermazione si è sciolta come neve al sole nel giro di una puntata (da quattro trance nascoste) e come ogni buon vigilante notturno adesso veglia sulla casa di Sherlock. Neanche il tempo che Zenigata faccia la sua apparizione (magari con una fumante tazza di tè che li fuori si gela) e cominci ad indagare sullo strano rapporto tra il ladro e l'investigatore,
che l'assassino sopra citato viene a fare il guasta feste. Il nome del killer è Moran ed è armato di un fucile ad aria compressa modificato per essere letale. Scampati per poco alla morte e rifugiatosi in un cimitero, il ladro complice l'atmosfera di raccoglimento e riflessione, rievoca il passato e... chiarisce... definitivamente.. che lui non ha ucciso Watson (cosa che ovviamente non sconvolge nessuno, visto l'ampia prevedibilità).
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| Di notte corre e và, si mimetizza nell'oscurità. E' l'uomo ladro, è Lupin! |
Infatti dieci anni prima quando Sherlock amava vestirsi come il suo illustre predecessore e Lupin aveva appena iniziato ad indagare sulla Raven (che scopriamo che dagli anni 80 è considerata da molti estinta) un membro dell'agenzia criminale, Horatio Clover, incastrato dalle indagini di Sherlock aveva deciso di patteggiare con Scotland Yard, fornendo in cambio di protezione informazioni sulla stessa Raven. Per qualche motivo il criminale decise successivamente di scappare dalla polizia e incontrarsi con un socio dell'organizzazione, che però lo uccise. Watson che stava portando una febbricitante Lily all'ospedale vide Horatio e decise di fermarsi per catturarlo, facendo a sua volta una brutta fine (miglior genitore dell'anno). Lupin purtroppo si trovò semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, venendo visto da una febbricitante Lily (che ne conserverà inconsciamente il ricordo).
Sherlock, arrivato nel frattempo sul posto, avrebbe capito subito che Lupin era innocente ma gli avrebbe comunque imposto di stare lontano dalla bambina per evitare che l'organizzazione possa interessarsi a lei (visto che un suo eventuale recupero della memoria potrebbe portare la Raven ad eliminare la bambina).
Tornati ai giorni nostri Lupin ha deciso che la trovata di Sherlock è durata anche troppo e vuole fare in modo che la bambina ricordi (e magari lo porti al tesoro della società criminale). Sconfitto il killer, che si butta da un campanile scomparendo nel nulla ma non prima di aver rilevato che la Reven è defunta e che lui serve un nuovo genio criminale chiamato il professore (Moriarty sei tu?), Lupin e il rilevatosi Sherlock (in verità Zenigata è stato tutto il tempo della puntata a smaltire la sbornia al pub) concordano che il momento di recuperare la memoria per Lily è arrivato.
In definitiva un episodio molto soddisfacente, che chiude il preambolo e prospetta uno scontro diretto con la Raven. Ormai è evidente che Lupin e Sherlock diventeranno due amiconi e sotterreranno l'ascia di guerra. Lambert combutta dalle quinte e sembra che anche lui in qualche modo sia minacciato da qualcuno (forse dal MI6 che non vuole che i segreti inglesi vengano spifferati in giro).
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| Personaggio più inutile della saga di Lupin. |
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