lunedì 24 dicembre 2018

Canto di Natale di Topolino - Recensione -


Titolo originale: Mickey's Christmas Carol
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1983
Durata: 26 min
Genere: Animazione, Fantastico, Drammatico, Avventura
Regia: Burny Mattinson
Soggetto: Charles Dickens

Il canto di natale di Topolino è a mio giudizio il prodotto televisivo da guardare sotto natale (altro che il sopravalutato "Una poltrona per due"). Infondo qualsiasi prodotto che porti il nome dell'opera di Dickens e che rispetti almeno un pochino lo spirito è degna di visione, anche se bisogna dire che la Disney è stata bravissima a comprimere la storia in soli trenta minuti senza sacrificare nulla della storia originale. 

Sciocco dettaglio personale.
Fino a qualche tempo fa era sicuro al 100% che questi due fossero
una citazione a Sherlock Holmes e al suo fido assistente Watson 
I primi anni 80 rappresentano uno dei punti più alti della produzione disneyana, sopratutto per quanto riguarda l'animazione tradizionale, che qui raggiunge vette qualitative veramente eccezionali (Sopratutto per la presenza sia di vecchie che delle nuove generazioni di animatori, con i primi che imbrigliano con loro sapienza la voglia e le capacità dei nuovi venuti). Questo corto rappresenta anche un gradito ritorno in scena del formato dei corti del topo, che erano rimasti fermi al 1953, dopo che la tv e la comparsa di altri carismatici personaggi avevano messo in ombra la figura di Topolino, facendo cessare la produzione dei corti e dirottato le risorse verso i nuovi formati televisivi e cinematografici, tranne qualche breve sortita ogni tanto per prodotti particolari e originali.

sabato 15 dicembre 2018

Jane Eyre di Charlotte Brontë - Recensione -



Jane Eyre è uno dei capolavori della letteratura inglese, sopratutto grazie al suo stile semplice ma innovativo, grazie anche a un'ottima caratterizzazione dei personaggi. Sopratutto per il personaggio protagonista, Jane Eyre, che ancora oggi grazie al suo spirito forte e passionale riscuote la simpatia e l'ammirazione di milioni di lettori.

L'autrice
Il romanzo venne scritto da Charlotte Brontë, nel 1847 inizialmente sotto lo pseudonimo maschile di Currer Bell (vista l'ostracismo del pubblico dell'epoca per gli scrittori di sesso femminile). Scritto in parte biografico visto che molti elementi del romanzo come le condizioni disastrose di vitto e alloggio nell'istituto femminile di Jane, il solitario ruolo della precettrice nella società dell'epoca, la bontà della governante furono ripresi dall'esperienza diretta dell'autrice (che nelle disastrose condizioni del Clergy Daughter's School di Cowan Bridge vedrà morire le due sorelle maggiori Maria ed Elizabeth).

lunedì 10 dicembre 2018

Il ritorno degli Ewoks - Recensione-


Titolo originale Ewoks: The Battle for Endor
Paese USA
Anno 1985
Regia Jim Wheat, Ken Wheat
Soggetto George Lucas
Sceneggiatura Ken Wheat, Jim Wheat
Genere azione, avventura, fantastico, fantascienza
Durata 94 min


Se il primo capitolo si poteva considerare un onesto filmetto fantasy per bambini, con una storia che doveva molto alle opere di Tolkien, non tanto si può dire di questo secondo capitolo. Certo "Il ritorno degli Ewoks" ha una impostazione ancora molto fantasy (anche se questa volta più ispirata al mondo D&D), ma questa volta c'è una inaspettata dose di violenza e massacri inserita forzatamente nella trama, anche se l'intenzioni di Lucas volevano portare la storia a un più bucolico sviluppo (ne riparleremo fra poco).

La trama vede Cindel e la sua famiglia finalmente pronti per lasciare il pianeta. Purtroppo la sfiga degli Ewok non conosce pietà e il villaggio viene attaccato dalle malvagie forze di Terak, anch'esse bloccate sul pianeta, che sperano di ottenere il potere necessario per poter tornare nello spazio. All'attacco sopravvive solo la piccola Cindel e Wicket (già presente nel primo film), ora sta i due aiutanti dal vecchio naufrago Noa salvare la tribù degli Ewok imprigionata nella fortezza di Terak.

martedì 4 dicembre 2018

The Long Way. Il lungo viaggio di Becky Chambers - Recensione -


Rosemary Harper ha un triste passato che vuole al più presto dimenticare e la navicella trivellatrice spaziale Wayfarer sembra fare al caso suo, con il suo caotico e multi specie equipaggio in cui si può facilmente mischiarsi e scomparire, ma il viaggio che l'aspetta sarà molto più interessante e ricco di esperienze di quanto poteva immaginarsi

Il romanzo di Becky Chambers si dimostra un esperimento decisamente interessante, con una trama decisamente più orientata a narrare i personaggi e i loro legami personali che a focalizzarsi su avventure mozzafiato e colpi di scena incredibili. Il risultato finale è interessante ma non mancano molte criticità.

sabato 1 dicembre 2018

L'avventura degli Ewoks - Recensione


Regia: John Korty
Sceneggiatura: Bob Carrau
Anni: 1984
Durata: 96 minuti
Genere: azione, avventura, fantastico, fantascienza
Cast: Warwick Davis, Fionnula Flanagan, Guy Boyd

La temibile comitiva
Nel 1984 Lucas è sulla cresta del successo dopo la conclusione della prima trilogia di Star Wars, nessuno infatti può ancora immagine l'orrore delle edizioni speciali e una nuova trilogia interamente in CGI con trama non pervenuta è ancora un evento lontano. I fan della saga lo esaltavano e ovviamente il regista pensò bene di sviluppare il mondo di Guerre Stellari e il proprio conto corrente in banca con nuovi film televisivi, fumetti, videogiochi ecc. Il primo tentativo si ebbe nel 1978 con "Star wars holiday special" talmente "riuscito" che ancora oggi i fan e Lucas per primo continuano a cercare ogni copia rimasta nel mondo per distruggere qualsiasi prova della sua esistenza. George Lucas nonostante il flop però non demorde è nel 1984 produce e per alcuni spezzoni dirige ben due nuovi film rivolti a un pubblico molto giovane, cosa non così grave sulla carta, se non fosse che i due film sono incentrati sugli Ewok (Seminando i semi per quella tendenza ad autodistruggere il proprio lavoro che si svilupperà nel regista nel corso degli anni futuri), la razza che con la sua sola presenza ha quasi mandato a gambe all'aria episodio 6 e dal sottoscritto odiatissimi .  

La trama molto semplice vede la famiglia Towani, formata dai due genitori e i loro figli Mace e Cindel precipitare sulla luna boscosa di Endor, la casa degli "amatissimi" Ewok. Tempo due secondi è la famiglia è già separata dal mostruoso Gorax, essere oscuro che rapisce i due adulti. Rimasti soli i due bambini trovano l'aiuto inaspettato nei pelosi bipedi Ewok, che dopo qualche difficoltà di comunicazione, decideranno di partire assieme a loro al salvataggio dei due genitori. Non prima ovviamente di aver parlato al vecchio saggio che donerà loro degli artefatti magici per aiutarli nella missione.