mercoledì 29 aprile 2020

Tex classic n°1 - Il totem misterioso



Tex Willer è una leggenda vivente nel nostro paese, con volumi di vendita che gli americani con i loro prestigiosi supereroi si possono solo sognare. Un fumetto che da più di settant'anni ha conquistato, conquista e probabilmente continuerà a conquistare un enorme platea di lettori (compreso il mio vecchio che fin da ragazzino ha collezionato i volumi di Tex).

Un personaggio che ha fatto del suo carisma (grintoso, ironico, sempre dalla parte dei più deboli e contro ogni sorta di criminali), le ambientazioni  affascinanti che lo vedono coinvolto (praterie, foreste e tutto quello che ha da offrire il suolo americano) e un nugolo di nemici (che spaziano dai comuni criminali, gli indiani, per finire a maghi Voodoo e sette segrete) ne hanno decretato un fascino irresistibile. Un eroe sia per gli indiani (per i quali è Aquila della notte) sia per i bianchi (per i quali è un abilissimo ranger). 

Il cattivone della storia
Tex è nato nel 1948 dalla pena di Giovanni Luigi Bonelli e dalle matite di Aurelio Galleppini. 

Dal 2017 le prime avventure di Tex sono proposte mensilmente e a colori in un nuovo contenitore. Ultimamente la Bonelli per gli eventi legati al Corona virus ha regalato alcuni dei suoi fumetti. Oggi vorrei parlarvi del volume dedicato a Tex Willer.

lunedì 27 aprile 2020

Dark Crystal di Anthony Charles H. Smith - Recensione -



Dark Crystal è uno degli araldi del cinema fantastico per ragazzi degli anni 80 (assieme a pellicole come:"La storia infinita", "Gremlins" e "I goonies"). Un tipo di fare cinema che non aveva paura ad inserire tematiche crude, anche spaventose nelle proprie storie, e che voleva coinvolgere i propri spettatori piuttosto che rassicurare i genitori dei pargoli.

I due protagonisti del film/libro
Jim Henson per la realizzazione del film voleva tornare a fare un cinema più cupo, in modo simile alle fiabe dei Fratelli Grimm, convinto che i bambini dovessero provare un po' di paura. Il film fu uno dei più grandi successi del periodo, osannato da fan e critici

Mille anni fa sul pianeta Thra tutti vivevano in pace e armonia, questo fino a quando i tre soli che ruotavano intorno al pianeta si allinearono infrangendo il Cristallo della verità. I guardiani dell'artefatto, gli UrSkeks, si divisero a loro volta in due entità distinte: Da una parte i Mistici (detti anche urRu), creature buone e connesse alla natura ma incapaci di approcciarsi al mondo reale. Dall'altra gli Skeksis, esseri totalmente devoti al male e che hanno quasi totalmente inaridito il pianeta per la loro sete di potere (arrivando a cercare di sterminare la razza dei Gelfling per paura che potessero distruggere il loro potere). Infatti una profezia afferma che la divisione dei guardiani avrebbe avuto termine quando un prescelto avrebbe riportato allo stato originale il cristallo.

domenica 26 aprile 2020

Carlo H. De' Medici - Due racconti - "I fedeli di Gesù" e "Pianura" - Recensione -



De' Medici è un autore mi ha letteralmente stregato. La Cliquot ha recentemente regalato due racconti di questo autore, si tratta di "I fedeli di Gesù" e "Pianura" che furono pubblicati per la prima volta all'interno del volume "Scrittori giuliani" uscito per la casa editrice triestina Mischemi & C. nel 1935.

Una antologia della forte impronta irredentistica che pero' non si riscontra nei racconti dell'autore. 

Molto interessante la prefazione di Federico Cenci che spiega molto bene alcuni aspetti della personalità di questo scrittore. 

"I fedeli di Gesù" è il racconto per me più bello e riuscito tra quelli proposti, ha un tema centrale uno sguardo cinico e dissacrante della miserie umane, in una lenta e angosciante parabola dalle brutalità umana. In un sottofondo in cui si può notare un sottile stato d'invidia degli umili e della misera esistenza, ma perlomeno felice, ignorante dei grandi dolori della vita, da parte di un intelletto superiore.

Pianura invece, è incentrato sulle influenze esterne del paesaggio che si possono riscontrare nelle persone che vivono in quei territori.

Due racconti da riscoprire e leggere con calma per apprezzare la prosa.  

giovedì 23 aprile 2020

I grandi enigmi di Martin Mystère, detective dell'impossibile


Martin Mystere è stato creato dalla pena di Alfredo Castelli e realizzato graficamente da Giancarlo Alessandrini nel 1982. Un detective che svolge le sue indagini nel campo dell'impossibile: archeologia, antropologia, arte e oggetti inusuali sono il suo campo di azione. Vive a New York, in un appartamento ricco di piccole meraviglie e in compagnia del suo inseparabile amico e socio Java, un neanderthaliano. Le sue avventure riguardano ogni campo dell'impossibile e che la scienza ufficiale non vuole neanche toccare con le pinze.

Il mio primo approccio con la serie di Martin Mystire è stata con la carina serie a cartoni animati (anche se credo dopo la lettura di questo volume che il cartoon si sia preso molte libertà sul tema).

lunedì 20 aprile 2020

Diabolik sottosopra - L'uomo che non sapeva ridere -


Era da molto tempo che non leggevo un volume di Diabolik (anche se ai tempi delle medie ero un suo vorace lettore). Grazie alla pregevole iniziativa della Astorina, che ha regalato alcuni dei suoi volumi per la situazione legata al Cornavirus, ho riletto con piacere alcuni volumi del ladro italiano più famoso del mondo.

Diabolik e la sua incapacità di comprendere le battute
L'uomo che non sapeva ridere è una piacevole parodia ufficiale dei temi classici di Diabolik, esasperati per parodizzarli. Abbiamo quindi un Diabolik talmente serio da non essere in grado comprendere un qualsiasi elemento di comicità e una Eva Kent molto più romantica e sognatrice del solito. Una vittima che brama dalla voglia di essere rapinato e dei criminali pasticcioni ma intraprendenti (uno degli elementi più divertenti del fumetto).

mercoledì 15 aprile 2020

Dellamorte Dellamore di Tiziano Sclavi - Recensione -



Questo periodo di quarantena sta offrendo un sacco di spunti interessanti. Da qualche giorno Tiziano Sclavi ha gratuitamente la possibilità di scaricare il suo romanzo "Dellamorte Dellamore" da tempo fuori stampa.

Un romanzo che mi ha stupito per la sua qualità narrative veramente notevoli. 

Francesco Dellamorte nel film ominimo
Francesco Dellamorte lavora come becchino nel cimitero della piccola cittadina di Buffalora. Un eroe stralunato e cinico, che combatte ogni notte i ritornanti. Infatti nel suo cimitero per qualche strano fenomeno entro sette giorni i neo morti risorgono dalla loro tombe e sorgono in una sorta di non-vita desiderosi di carne umana, ed è compito del nostro protagonista rimandarli nel mondo dei morti. L'unico a fargli compagnia è il ritardato Gnaghi (capace di esprimersi solo attraverso il termine "gna" e le sue sfumature). Nonostante il nostro protagonista sembri un eroe, in realtà un cinico e sociopatico antieroe che non disdegna di portarsi avanti nel lavoro uccidendo i propri compaesani con la stessa pistola con cui elimina gli zombi (che poi per qualche assurda logica non viene mai collegato a tali misfatti).

domenica 5 aprile 2020

Coraline di Neil Gaiman - Recensione -


Neil Gaiman  è un autore di cui ho letto veramente poco, nonostante mi sia ripromesso più volte di leggere qualcosa di suo (anche se ho paura che la mia colonna di libri da leggere prima o poi mi crollerà addosso per quanto è diventata voluminosa ed alta). Visto che a un mercatino dell'usato ho trovato una copia di Coraline a un solo euro, mi sono detto che comunque ho visto fin troppe volte Indiana Jones e il tempio maledetto per non saper evitare una possibile valanga di libri.

Coraline è una bambina curiosa ed intraprendente, che si è appena trasferita con i genitori in una nuova casa che ha strani vicini e ben 14 porte (o meglio la quattordicesima apre verso un muro di mattoni). La vita scorre monotona e senza particolari eventi, con i genitori che svolgono la loro banale vita e non sembrano prestare molta attenzione alla bambina, che come tutti gli spiriti avventurosi vorrebbe una vita più ricca di eventi. un giorno la bambina scopre che la quattordicesima porta porta verso una strana casa dove vive l'altra mamma, un essere simile alla sua vera mamma ma con bottoni al posto degli occhi. Coraline trova lì la famigliola che ha sempre desiderato, premurosa e sempre pronta a giocare, ma non tutto è quello che sembra e il pericolo è sempre in agguato per la bambina.

sabato 4 aprile 2020

L'attimo fuggente - recensione -


Titolo originale: Dead Poets Society
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1989
Durata: 128 min
Genere: commedia, drammatico
Regia: Peter Weir
Soggetto: Tom Schulman

L'attimo fuggente è un di quei film che vanno visto almeno una volta nella vita, una pellicola che ha significato tantissimo per migliaia di persone. L'attimo fuggente è uno di quei pochi film che dopo la visione arricchiscono le spettatore di nuovi elementi, anzi mi spingo a dire che si tratta di un film che andrebbe visto da ogni studente e prof.
i protagonisti del film
La trama si svolge nel 1959 nel rigidissimo e reazionario collegio maschile Welton, dove l'élite del paese viene forgiata. Il professor John Keating, insegnante di letteratura, recentemente trasferito nel collegio ha un approccio originale alla didattica, che vuol portare gli alunni a: Seguire la propria strada, a comprendere la bellezza della poesia e l'essere se stessi e a non omologarsi alla massa.
Lo spirito del film è rappresentato dalla bellissima frase "Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita" che viene pronunciata dal professore Keating all'inizio del film. Un inno all'aprirsi al mondo, ad apprendere la cultura e sciogliere i vincoli mentali che limitano il nostro pensiero. I protagonisti del film siamo tutti noi: con i nostri dubbi e incertezze, paure e ansie, pressioni esterne e divieti, sogni e desideri (sopratutto nell'età scolastica, dove tale peso è sicuramente più forte visto che si tratta del periodo più delicato e ricco di possibilità in divenire della nostra esistenza).

giovedì 2 aprile 2020

Conan - La cittadella scarlatta - Recensione - Robert E. Howard


Se la prima avventura di Conan ci catapultava nel pieno di un complotto per eliminare il re barbaro, nella seconda Howard spiazza di nuovo il lettore narrando del re Conan nel mezzo... di una battaglia campale dove il nostro eroe esce sconfitto (quando proprio uno pensa di aver capito l'andazzo ecco che quel birbone di Howard ti tira il tappeto sotto i piedi). Questo racconto venne pubblicato per la prima volta nel 1933 sulle pagine di Weird Tales.

Tsotha-lanti disegnato da Frank Brunner
La trama infatti vede Conan partire con soli cinquemila uomini per assistere un regno vicino, ma la presunta richiesta d'aiuto non è altro che un inganno di re Strabone e re Amalrus, che hanno organizzato una imboscata per distruggere lui e il suo esercito. Sconfitto l'esercito aquiloniano i due sovrani vorrebbero eliminare il re di Aquilonia, che stoicamente continua combattere sopra a una collinetta di nemici uccisi dalla sua spada, ma l'oscuro mago Tsotha-lanti, vero padrone di Koth, lo cattura con la sua magia e lo porta nella suo castello. Non avendo ceduto alle lusinghe del mago, il re viene relegato nelle segrete del castello, dove oscure entità si nascondono in attesa di ghermire e torturare l'anima di Conan per l'eternità. Riuscirà il re a trovare la strada per uscire dalla prigione e salvare il suo regno?