Partendo dalla conclusione di W. B. II, il nostro eroe si prepara a combattere Meka Dragon e i suoi sgherri. Assalire il castello, battere i bravi del cattivo e sconfiggere il drago medesimo per il nostro eroe è un gioco da ragazzi. Purtroppo il campione non ha fatto i conti con l'ultimo trucco barbino del rettile, che lo maledice e lo costringe a vivere nelle nuove forme squamose di un piccolo drago. Ora sta a noi sconfiggere gli altri draghi e riottenere le nostre amate sembianze umane.
Sembra che ci sia bisogno del mio intervento! cit. |
Wonder Boy appartiene sì alla vecchia scuola ma che qui viene mostrata al meglio delle sue caratteristiche. Il gioco è difficile ma onesto, ma quel tipo di difficoltà che dà molta soddisfazione quando si riesce a superare un livello che ci ha fatto penare. Nel videogioco non ho mai provato la sensazione di essere bloccato in qualche parte senza sapere bene cosa fare, tranne in due occasioni (dove era richiesto avere una specifica spada).
Certo alcune soluzioni vecchia scuola oggi potrebbero dar fastidio ad alcuni giocatori più abituati ai paltform più moderni. Per esempio si salva solo ed esclusivamente al villaggio, morire durante un livello comporta il perdere tutti i progressi fatti durante il viaggio e dover ricominciare da capo (e la frustrazione quando si viene sconfitti poco prima o duran
te il combattimento con il boss di turno è veramente dura da mandare giù. Anche se la sensazione di appagamento quando finalmente riesci a batterlo ti ripaga ampiamente di tutto il tempo perso). Alcuni salti e diversi schemi di combattimento degli avversari non sono calibrati a puntino, rendendogli difficili da superare ma non così frustranti da farti chiudere il gioco.
te il combattimento con il boss di turno è veramente dura da mandare giù. Anche se la sensazione di appagamento quando finalmente riesci a batterlo ti ripaga ampiamente di tutto il tempo perso). Alcuni salti e diversi schemi di combattimento degli avversari non sono calibrati a puntino, rendendogli difficili da superare ma non così frustranti da farti chiudere il gioco.
Anche da questi piccoli dettagli si capisce se il gioco è fatto con cura |
Il lato in cui Lizarcube ha lavorato di più è quello visivo/sonoro, realizzando un connubio perfetto tra rispetto del materiale originale e la necessità di rendere appetibile il gioco anche per i nuovi sistemi. Veramente un ottimo lavoro. Alla spigolosa grafica a 8 bit ora è possibile passare a nuova veste grafica, veramente molto bella, che rende il gioco una vera e propria esperienza di "fumetto in movimento". I colori passano da quelli accesi del 1989 (dovuti alle limitazioni hardware della macchina) a tonalità più ricche e dalle sfumature a pastello. Una vera e propria gioia per gli occhi è vedere quanta cura è stata riposta nell'animare ogni dettaglio del gioco (ovviamente è possibile ritornare alla grafica originale con la semplice pressione di un tasto).
Anche l'audio è passato dalle tonalità chiptune del Master System a nuove musiche orchestrali, che fungono da ponte tra la vecchia generazione e le nuove musiche. Spero prima o poi di poter recuperare tutta la soundtrack per potermela gustare con tutta calma.
Wonder Boy in Dragon trap è stato una piacevole scoperta, un ottimo esempio di come si dovrebbe portare alle nuove generazioni un grande classico del passato.
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