mercoledì 19 ottobre 2016

Lupin III - il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità - Recensione -


Regia: Teiichi Takiguchi
Produttori: Kōji Takeuchi, Naoki Iwasa, Toshio Nakatani
Char. design: Yoshiharu Satō
Musiche: Yūji Ōno
Studio: TMS Entertainment

Lupin III - il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità è il ventiduesimo (ventitreesimo considerando lo special crossover Lupin vs Detective Conan) special televisivo dedicato al ladro gentiluomo. Questo special è stato realizzato per il quarantesimo anniversario della serie. È andato in onda la prima volta in Giappone su Nippon Television il 2 dicembre 2011. In Italia lo special è stato trasmesso in prima tv su Italia 1 il 15 ottobre 2016 alle 23:15.

La trama vede Lupin "costretto" per l'ennesima volta a rubare un prezioso gioiello, la scaglia della sirena, per salvare la "rapita" Fujiko dalla boss della malavita Toudou Masae. Sembra infatti che il gioiello sia la chiave per raggiungere un favoloso tesoro che fa gola a molti. Il colpo riesce, ma Lupin si accorge che la pietra venduta dall'oscuro Himuro è solo un falso. Nel frattempo il nostro ladro gentiluomo incontra Maki, una bambina che vuole diventare l'allieva del più grande ladro del mondo. Tra colpi di scena e azioni rocambolesche Lupin e soci arriveranno di fronte al mistero della sirena, mentre Lupin riflette sul proprio mestiere di ladro.

La trama come si può vedere è abbastanza classica nello sviluppo e non c'è nulla che non si sia già visto in special precedenti. Lupin accetta il furto ma è già a conoscenza del mistero legato alla gemma, Fujiko è sempre pronta a tradire ma alla fine torna sempre dalla parte dei giusti, Jigen e Goemon fanno le spalle ecc. 

Sicuramente punto forte del film è una straordinaria qualità tecnica nel disegno, con inquadrature veloci e molto movimentate. Cosa che riesce a dare il giusto ritmo alla storia e trasformare un classico inseguimento alla "Lupin" in qualcosa di visivamente d'impatto. Il character design dei personaggi è molto carino da vedersi, con questo mix  molto dolce nei tratti e minimale nei disegni del volto.

La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza classica, l'unica eccezione è Lupin stesso che attraverso Maki e il confronto con suo nonno si analizza per comprendere cosa ci sia dietro alle proprie azioni, cosa lo spinge ogni volta ad annunciare il colpo e lanciarsi in sfide impossibili, se non ci sia una sorta di maledizione che costringe tutti i membri della famiglia Arsenio a lanciarsi sempre in nuove sfide fino alla fine. Ho trovato molto bella questa scelta, anche perché alla fine non c'è una soluzione effettiva alla domanda e tutto viene lasciato nel dubbio (tranne per il fatto che Lupin si diverta a fare quello che fa). Bello anche il personaggio di Maki, con la ragazzina che grazie alla sua energica caparbietà diventa una divertente spalla per il nostro ladro gentiluomo, e grazie a lui riesce a crescere fino a maturare come ragazza. Carino il rapporto che si instaura tra Misa e Maki, la prima vista come una specie di strega per le sue capacità sovrumane di guarigione (una specie di Wolverine alla giapponese) e la seconda che viene da una vita difficile, ma che trovano nella loro amicizia la forza per andare avanti. 

I cattivi non lasciano il mordente, e come detto sopra non ci si discosta molto dal classico nemico da special di Lupin, quindi avido e alla ricerca del potere per i propri scopi. L'unica nota negativa la darei proprio alla scelta degli sceneggiatori di trasformare il cattivo Himuro nella parte finale del film in una sorta di Hulk giapponese, cosa che ho trovato molto forzata e poco azzeccata nel contesto proposto.

Il mistero dietro al tesoro della sirena e a Misa (l'amica del cuore di Maki) ha qualche spunto interessante, ma la storia non si dimostra mai capace di attirare l'interesse sul fatto e preferisce concentrarsi sui personaggi (forse la scelta migliore).

Il doppiaggio italiano mi sembra buono (Anche se la voce italiana di Misa non mi è piaciuta) e non dovrebbero esserci censure (ma non sono sicuro al 100%).

Piccola riflessione personale: È possibile che solo in Giappone le trappole dopo secoli di inutilizzo funzionino perfettamente come se fossero state installate ieri? Senza neanche un minimo di ruggine? 

In definitiva è uno special nella media, non ci sono particolari elementi negativi ma neanche elementi fortemente di pregio. Diciamo che si lascia guardare, forse l'unica cosa interessante è la particolare cura per l'animazione, sopratutto nelle scene d'inseguimento. 
   
  

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