lunedì 8 aprile 2019

Monkey Island 2 l'infinito mistero dietro al finale (spoiler presenti)


Oggi vorrei parlare di uno dei più controversi finali della storia dei videogiochi, Monkey Island 2: LeChuck's Revenge. Nella stesura di questo post è probabile che faccia qualche anticipazione sulla trama del gioco, quindi se non avete giocato a questo gioco (questo è veramente male) vi consiglio di stoppare la lettura fino a quando non avrete concluso il gioco. Le conclusioni tratte sono basate sulle teorie più in voga su internet e su mie considerazioni personali, quindi non prendetele come oro colato, la verità la sa solo Ron Gilbert (e probabilmente nemmeno lui).

La copertina del primo capitolo
LeChuck's Revenge è una delle migliori avventure grafiche di sempre, forse per molti aspetti la migliore mai prodotta. Sicuramente è uno dei pochi giochi umoristici veramente divertenti da giocare in ogni suo aspetto.

Quello in cui voglio cimentarmi oggi però è il suo controverso finale. Infatti dopo aver sconfitto LeChuck nel primo capitolo e averlo apparentemente ucciso, Guybrush con la sua nota goffaggine dopo una serie di disavventure permette per errore a Largo LaGrande di resuscitare il suo vecchio capo, che ovviamente medita una tremenda vendetta sul nostro "temile pirata". In seguito a una serie di traversie Guybrush si ritrova faccia a faccia con il suo arcinemico, ma c'è qualcosa di totalmente inaspettato, LeChuck afferma di essere il fratello di Guybrush (Con il temibile pirata che si lancia nella migliore citazione di Star Wars di sempre. Infondo ci troviamo sotto lo stesso tetto), dopo una lotta accanita Guybrush scopre il vero volto umano di LeChuck mentre i genitori dei ragazzi entrano in scena arrabbiandosi con Guybrush per averli fatti preoccupare e ringraziando LeChuck per aver ritrovato il fratello. Scopriamo infatti che tutta l'avventura del temibile pirata sarebbe in realtà le attrazioni di un parco di divertimenti per ragazzi. Una finale veramente esplosivo.


Naturalmente un finale così inaspettato unita alla'uscita da Lucas Arts da parte di Ron Gilbert poco prima dell'uscita del gioco ha scatenato una enorme quantità di teorie e ipotesi, molto spesso assurde o talmente inventate, con l'obbiettivo di spiegare un finale che molto probabilmente non ha bisogna di così tanti ragionamenti. Vediamo le teorie principali:

La saggezza insita in questo gioco è unica.
A) Guybrush e LeChuck sono effettivamente dei ragazzini che giocano in un parco giochi a tema pirata e quindi le avventure di Guybrush Threepwood "Temibile pirata" sarebbero il frutto della immaginazione di un bambino. Probabilmente l'idea più interessante tra le due. Una teoria che spiegherebbe molto di Guybrush; il suo nome assurdo, il fatto che non vuole diventare un qualsiasi pirata ma un "temibile pirata" nonostante non sia per natura propriamente un tipo coraggioso, anzi è un vero e proprio fifone. Pure la copertina del primo gioco lo dipinge con l'aspetto di un ragazzino e non un pirata fatto e finito. Anche molti enigmi proposti sembrano usciti da indovinelli per ragazzi, sopratutto per la loro natura divertente o innocentemente scurrile, per esempio il combattimento a insulti o la gara di spunti. Anche il modo di parlare di Guybrush potrebbe essere derivato dal suo essere un ragazzo. Inoltre il nome delle isole presenti nel gioco sembrano uscite da fantasia eccitata di un ragazzino (Scabb Island, Booty Island, Phatt Island, Dinky Island), che si sente particolarmente spiritoso. Il tutto spiegherebbe anche perché LeChuck sembra dotato del dono della resurrezione, visto che non è mai realmente morto ma solo un ragazzino mandato dai genitori a cercare il fratello più piccolo che ogni volta che riesce a sfuggirli e si inventa una sua apparente morte. 

Il nostro eroe non si fa comandare da nessuno... forse
b) LeChuck usa qualche magia voodoo per trasportare lui e Guybrush in un altra dimensione dove sono entrambi ragazzi. Anche questa idea non è da scartare, vista l'enorme influenza che ha il voodoo durante tutta le serie. Una parte del finale sembra poi prospettare questo sviluppo. Forse LeChuck per qualche assurda ragione vuole imprigionare il suo più temibile avversario in una dimensione dove egli non abbia nessun motivo apparente per tornare (un po' come accaduto a Simon e compagni nell'anime Gurren Lagann), per poi in un terzo eventuale capitolo tornare in qualche modo nel vero Monkey Island per trovare il tesoro di Big Woop.

Altre mie teorie sviluppate da me mentre giocavo a Monkey Island:

Il nostro temibile protagonista
C) Guybrush sbatte la testa in un punto del gioco e a causa di una commozione celebrale il resto dell'avventura è frutto del suo delirio.

D) All'inizio del gioco quando il nostro protagonista cade dal voragine sul quale era appeso muore veramente e il resto è solo il resto è solo un gigantesco contrappasso nel quale egli dovrà affrontare per sempre il suo nemico. Infondo i pirati non sono notoriamente degli stinco di santo. 

E) Come in altri capitoli forse c'è lo zampino della Voodoo Lady, che da sempre interviene nelle vicende di Guybrush, anche non è mai chiaro il motivo delle sue azioni.

Ovviamente per la cronologia ufficiale evita di parlare di questi elementi semiresettando la storia con Monkey Island 3, che rimane comunque un grande gioco. Quindi credo che non abbiamo perso molto.

11 commenti:

  1. Eliminando (per gusti) la questione voodoo, mi piace l'idea del parco a tema.
    Mi piace perché anticiperebbe addirittura il mito di Pirati dei Caraibi, che nascono proprio da un parco tematico! XD
    Sì, è una visione molto molto romantica, lucasiana e anche anni '80-'90, pura e semplice.
    Anche la tua idea sul "mondo del contrappasso" ci sta :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sia Monkey Island che Pirati dei Caraibi hanno preso ispirazione da quella giostra tematica. Sapevi che molti elementi della trama del primo capitolo della saga con Johnny Depp sono ripresi dalla sceneggiatura realizzata per un ipotetico film animato su Monkey Island che non vide mai la luce?

      Elimina
  2. È un gioco veramente ben fatto, ancora oggi riesce a emozionare ed divertire, la dimostrazione che nonostante la Siera in quel periodo macinasse molto di più nelle vendite lo spirito goliardico della Lucas era anni avanti.

    Il terzo capitolo per me riesce a tenere testa al secondo, forse anche grazie al doppiaggio nostrano che gli dava una marcia in più. Il quarto è a mio giudizio il capitolo più debole della saga, sopratutto grazie a una cronica mancanza di idee che dimostrava tutta la crisi interna della Lucas nei primi anni 2000 (il suo punto debole era sicuramente una trama troppo elevata per il personaggio e un LeChuck che ormai aveva detto di tutto), ma rispetto a diversi esponenti coevi ha ancora un qualità grafica e in certi spezzoni un umorismo spettacolari. Il Monkey kombat non esiste.

    RispondiElimina
  3. Monkey Island” è stato a lungo il mio gioco preferito. Il terzo è molto bello,ma preferisco ancora i primi due capitoli. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I primi due sono veramente fantastici, il terzo come detto precedentemente per me si difende molto bene (anche grazie al doppiaggio nostrano).

      Elimina
  4. Oddio, mi hai "scaraventata" indietro di una ventina d'anni. Ho fatto anch'io questo gioco. L'ho adorato.
    Negli stessi anni feci anche "DIG" e "Broken Sword" (almeno credo che quest'ultimo si chiamasse così). Erano una delle mie passioni, i rompicapo, il tempo a pensare... gli scenari che si modificavano quando riuscivi ad arrivarci.
    Meravigliosi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo che esista una persona che non apprezzi Monkey island (perlomeno se ha gusti decenti in fatto di videogiochi). DIG e Broken Sword sono altri due capolavori, anzi forse Broken Sword in certi aspetti è superiore a Monkey Island (ma io sono di parte perché ho un debole per Nicole "Nico" Collard).

      Verissimo, se poi non riuscivi a passare un livello si tentava il "Prova tutto con tutto" nella speranza che qualche combinazione funzionasse. In alcuni casi la soluzione era una combinazione così assurda da diventare criptica.

      Elimina
  5. Purtroppo le storie senza una spiegazione logica e convincente mi irritano terribilmente. Ho amato tantissimo il primo Monkey Island, capolavoro assoluto, mentre il finale del secondo capitolo fu talmente una delusione cocente che me lo ricordo ancora oggi a distanza di anni. Trovo frustrante che una storia debba essere troncata in questo modo senza uno straccio di spiegazione o approfondimento. Magari sarò io ad essere limitato ma sono fermamente convinto che il finale di Monkey Island 2 abbia rovinato l'intero gioco. Si può solo interpretare le cose e questo è davvero fastidioso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti capisco, ma da una parte è uno degli elementi che nel bene e nel male fa continuare a sognare milioni di persone (e comunque è sempre meglio essere ricordato per un finale discutibile che per l'orribile Monkey Kombat, cosa che il bistrattato capitolo 4 non meritava di ricevere).

      P.S. Onestamente non credo che neanche Gilbert in un ipotetico Monkey Island 3.1 sarebbe capace di spiegare tutto il mistero.

      Elimina
  6. Credo che, ora che Monkey Island 3.1 con return to monkey Island e' una bella realtà, possiamo dire che Ron abbia spiegato...

    RispondiElimina
  7. A me son venute le lacrime

    RispondiElimina