sabato 2 marzo 2019

Almuric di Robert E. Howard - Recensione -



Almuric è l'unico romanzo di "fantascienza" da Robert E. Howard (anche se appartiene più propriamente al sottogenere del Planetary Romance, stile inventato da Burroughs con John Carter di Marte, un tipo di storie dove un eroe solitario vive una serie di avventure in un mondo alieno e ostile.

In realtà il romanzo è un escamotage narrativo per introdurre un mondo scevro dalle avvilenti etichette della civiltà moderna, che reprime le pulsioni attive dell'individuo e la sua forza vitale ingabbiandola in una serie di blocchi mentali. Un mondo barbarico dove il collerico protagonista e lo stesso Howard possano esprimere liberamente la propria visione.

Esaù Cairn è un personaggio inquieto, insofferente all'ordine borghese, incapace di assoggettarsi alla pigra società moderna. Un essere alieno alla comune razza umana, dalla forza prorompente (tanto che nonostante si trattenga finisce sempre per ferire i propri avversari sportivi), in definitiva un uomo che sembra essere nato in un tempo sbagliato. Incapace di trovare un lavoro adatto al suo modo di vivere finisce nelle grinfie di un corrotto uomo politico, che lo usa per compiere i suoi crimini, ma Cairn non è uno stupido e dopo poco tempo si ribella finendo per uccidere il losco criminale. Braccato dalla polizia e dai sottoposti del boss, finisce per rifugiarsi da un suo amico scienziato, che grazie a un antico dispositivo riesce a spedirlo verso il pianeta Almuric. La nuova casa è dura ma Esaù Cairn si sente finalmente libero.

Si tratta di un mondo semplice e allo stesso tempo pericoloso, dove la sopravvivenza è garantita solo al più forte e le poche regoli sono semplici ma giuste, guidate da un barbarico senso dell'onore. Una comunità dove spesso i litigi e rivalità vengono risolti con una scazzottata e il coraggio è un valore universalmente apprezzato negli uomini, tanto da stabilirne assieme alla forza muscolare il grado di comando nella società. Il mondo escapista per eccellenza per Howard.


Tra la popolazione che lo accetta c'è anche una donna che come il protagonista ha un inesauribile vuoto interiore che la spinge a non accettare il ruolo della donna nella società (che come vuole la visione Howardiana è segregata all'interno delle mura domestiche, ma sempre trattata con gentilezza e rispetto dalla controparte maschile. Una figura amata ma senza nessun ruolo nelle faccende più importanti della comunità). In un passaggio molto interessante e toccante, nel quale Howard sembra quasi confessarsi, il protagonista la incita a non cercare negli ideali la propria felicità, in quanto essi portano solo alla infelicità per tutta la vita di chi li cerca. Molto meglio quindi godersi la vita per quello che da, nel bene come nel male.

Altro punto interessante è il confronto tra Esau Cairn e la regina di una malvagia schiatta di mostruosi esseri, che vede contrapposti la semplice religione di Cairn e della sua gente basata sulla natura e la nefasta concezione della regina, che vede nel suo potere di distruggere la vita la manifestazione della sua natura divina (per certi aspetti ricorda molto l'avversione di Howard nei confronti dei valori cattolici).

Almuric è in sintesi la più concreta manifestazione delle aspirazioni howardiane. Un mondo dove lo stesso Howard avrebbe voluto vivere.

Il mistero dell'edizione italiana

Le evidenti differenze tra le due edizioni in mio possesso.
A sinistra l'edizione Urania presente in "Pianeti per tutti"
a destra quella della Newton/Nord
Dopo un confronto con un mio amico ho notato che l'edizione italiana di questo romanzo in mio possesso (Edizione Newton Compton del volume "tutti i cicli fantastici", ma che riprende fedelmente la precedente traduzione della casa editrice Nord) aveva diverse incongruenze sia al livello di stile che di trama con l'edizione americana e alla più fedele edizione urania uscita anni dopo ("Pianeti per tutti" che sono riusciti recentemente a recuperare).La  prefazione è quasi completamente inventata, e si discosta da quella scritta da Howard, cambiando radicalmente la storia (rendendo il tutto una sorta di omaggio al ciclo di Burroughs). La edizione Nord aggiunge ulteriori danni inserendo alcuni personaggi minori e una presunto stato interessante nella compagna del protagonista, cosa totalmente fuori da ogni possibile logica Howardiana. Facendo ulteriori ricerche ho scoperto che l'edizione della Nord presenta la dicitura "Libera traduzione e interpretazione di Gianluigi Zuddas", che ha anche dato un inizio e una fine alle avventure dello spadaccino solitario nel volume a lui dedicato. Sarebbe quindi interessante capire se le aggiunte sono state fatte da Zuddas, magari dietro a qualche suggerimento della redazione o si sono basati su qualche altra edizione estera (come faceva di solito la casa editrice Nord). Purtroppo nonostante sia riuscito a contattare Zuddas non sono venuto ancora a capo del mistero. 

12 commenti:

  1. La questione dell' edizione italiana mi incuriosisce parecchio. Ti prego di tenermi informato sugli eventuali sviluppi.
    Grazie intanto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo Zuddas è ormai anziano e cercare di carpire qualche informazione è molto difficile, ma se avrò novità te le comunicherò con piacere.

      Elimina
  2. Aspetta, Zuddas cosa ti avrebbe detto?
    Come mai ha scritto quella cosa?
    In ogni caso, un ciclo che non conosco molto, e che già so di poter amare.
    Sì, perché comunque non è sci-fi vera e propria, ma un terrestre che arriva in altri mondi (Flash Gordon, Blackstar... per dirne altri).
    Interessante la questione italiana, per quanto non apprezzi questo tipo di intrusioni...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa è ancora in corso, ma in soldoni per questioni di salute ed anzianità non ricorda molto di quel periodo.

      È un flash Gordon molto più arrabbiato e violento, per quanto come tutti i personaggi howardiani con un proprio codice morale, ma il romanzo scorre benissimo (anche con le aggiunte dell'edizione Nord).

      Purtroppo molti racconti di Howard sono rimasti incompleti in vari stadi di lavorazione, quindi per metterli in stampa si è chiesto la collaborazione di altri autori per coprire le parti mancati. Se leggi Howard ti capiterà spessissimo di imbatterti in collaborazioni postume.

      Elimina
  3. La prima cosa che ti vorrei chiedere è come hai fatto a procurarti le edizioni Nord che oggi sono introvabili se non spendendo un bel po'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'edizione in mio possesso è quella Newton, che riprende il testo di quella fatta ai tempi dalla Nord. Recentemente ho preso anche l'edizione pubblicata da Urania in quanto la più fedele tra quelle pubblicate.

      Elimina
  4. Incredibile, avevo l'edizione della Newton Compton...praticamente il traduttore ha creato un nuovo incipit...Ma perché???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvunto Alessio! Scusami nel ritardo della risposta ma ho avuto un problema alla linea telefonica.

      L'edizione Newton Compton riprende quella precedente della Nord. Ho provato a contattare Zuddas, ma non sono riuscito ad ottenere informazioni. Probabilmente molto è dipeso dal fatto che il romanzo di Howard era, da quello che ho capito, in stato non rifinito fin dal principio (quindi si forse voluto snellirlo, ma rimane una mia ipotesi).

      Elimina
  5. "da un suo amico scienziato, che grazie a un antico dispositivo riesce a spedirlo verso il pianeta Almuric" ...la prova del fatto che non hai letto il romanzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Idari ti consiglio di leggere meglio il post, ho spiegato meglio il motivo delle discrepanze della trama. Probabilmente ricordi la versione modificata Nord/Newton e non hai mai letto quella fedele al materiale originale presente nel volume "Pianeti per tutti"

      Elimina
    2. Interessante.. stavo proprio terminando la lettura dell'edizione Newton di Almuric pensando fosse una traduzione discretamente fedele. Ammetto che la cosa mi infastidisce un pò poiche sto leggendo tutte le opere di Howard e Lovecraft sui loro volumi e sapere che si prendono certe libertà mi fa pensare di aver letto dei falsi.

      Elimina
  6. Ciao. A quanto pare è presente sul mercato da aprile 2022 una terza edizione (GM.libri) con traduzione di Gianni Pilo. Chissà che non nasconda altre sorprese questa travagliatissima storia editoriale?

    RispondiElimina