sabato 27 ottobre 2018
Le avventure di Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore - Recensione -
Il mondo di Lupin si sa è sterminato, ci sono: serie tv, film, manga, gadget ecc. Ovviamente anche il mondo dei videogiochi non poteva mancare e di fatti in terra nipponica sono usciti una sterminata serie di giochi tematici, alcuni decenti e molti decisamente brutti. Oggi voglio parlare di uno tra i migliori e uno dei pochi ad essere arrivato in Italia. "Le avventure di Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore" (Rupan Sansei - Rupan ni wa shi o, Zenigata ni wa koi o) è un videogioco d'azione pubblicato in Giappone nel 2007 e arrivato da noi l'anno successivo.
La trama vede Lupin & Co correre all'ennesimo salvataggio di Fujiko, che si è messa nei guai nel tentativo di rubare il tesoro di Sokai (uno stato orientale immaginario simile alla Cina), venendo rapita dalla banda del Drago Celeste al cui comando c'è il temibile Kourin. Lupin riesce ad arrivare nel luogo dove è tenuta prigioniera la regina del furto, ma un temibile colpo marziale sferrato da Kourin, il famoso "Colpo oscuro", lo colpisce in un punto vitale lasciando al ladro solo tre giorni di vita. Forse solo il tesoro di Sokai potrebbe nascondere una cura capace di curare il ladro gentiluomo dalla maledizione. Parte quindi un corsa serrata contro il tempo per recuperare i Cristalli Rosa o Neri (a seconda del finale narrativo scelto) unico indizio per arrivare al tesoro, mentre Zenigata dovrà affrontare la più romantica e dolce tra le sue avventure con la bella Ginrei.
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giovedì 25 ottobre 2018
Il Segreto dell'Uomo Elettrico - Recensione -
Titolo inglese: The Secret of the Telegian
Titolo originale: Densō Ningen
Anno di uscita: 1960
Durata: 85 min.
Regista: Jun Fukuda
Riprendiamo finalmente questa rubrica di "Arrivano i mostri", rimasta per troppo tempo in naftalina (ma si sa che l'attesa del mostro è una parte clou dei film), con un film che non ha mostro giganti come protagonisti ma un essere più discreto e silenzioso, ma forse ancora più letale e minaccioso.
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Kobayashi e Kirioka |
La trama vede una Tokyo sconvolta da una serie di omicidi misteriosi eseguiti da un essere mostruoso, che preanuncia con precisione micidiale l'ora e il giorno dei propri assassinii, riuscendo dopo aver colpito a scomparire nel nulla come se fosse dotato di poteri magici. Nonostante le indagini del detective Kobayashi e dell'intelligente giornalista scientifico Kirioka (che passa più tempo a indagare che a scrivere i suoi servizi. Chissà come fa a non farsi licenziare.) a nulla servono gli sforzi della polizia per fermarlo. Alla fine però si scoprirà che le sue vittime sono tutte legate ad eventi accaduti durante la fine della seconda guerra mondiale, loschi traffici e un misterioso carico scientifico.
sabato 20 ottobre 2018
Revolution in Toyland/Vzpoura hraček (1946) - Recensione -
Diretto da Hermína Týrlová, Frantisek Sádek
Paese: Cecoslovacchia, 1946
Genere: Animazione, Corto, Per famiglie, Muto
Durata: 13 minuti
La trama vede un soldato nazista (anche se l'aspetto ricorda più un ufficiale della Gestapo/SS) entrare in un negozio di un giocattolaio in cerca del proprietario perché indispetitto dalla visione di un giocattolo con le sembianze di Adolf Hitler (in alcuni siti si afferma che il giocattolaio nasconda messaggi per la resistenza nei giocattolini ma non ho trovato conferme a questa affermazione). Non trovando nessuno il tedesco comincia a sfasciare i giocatoli, ma questi dopo poco tempo passano al contrattacco e dopo una breve lotta lo costringono a una rovinosa ritirata.
sabato 13 ottobre 2018
Gli esploratori dell’infinito di Yambo (Enrico Novelli) - Recensione -
"Giorgio Halt, allettato dalle promesse tintinnanti del vecchio miliardario Harry Stharr, si lascia convincere a intraprendere un piano stellare: trasformare Cupido, il satellite della Terra appena scoperto, nella loro nuova casa, lontano dal trambusto della vita fra gli uomini. Quando però Cupido si stacca dall'orbita terrestre, quello che doveva essere un viaggio "semplicissimo" diventa un'avventura imprevedibile e schizofrenica in giro per tutti i pianeti del sistema solare e ritorno, fra inattesi e quasi fatali incontri con banditi, elettrizzanti conoscenze aliene, curiose tribolazioni meteorologiche, alcolici piaceri e singolari festeggiamenti di Capodanno"
Yambo, pseudonimo di Enrico de' Conti Novelli da Bertinoro (Pisa, 5 giugno 1876 – Firenze, 29 dicembre 1943) è stato un vero e proprio tuttologo del fantastico dei primi del novecento. Fu infatti giornalista, illustratore, scrittore, autore di fumetti e perfino regista. Fu pioniere con la sua produzione fantastico-avventurosa, non che con il suo film muto "Un matrimonio interplanetario del 1910", del genere fantascientifico in Italia.
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Una illustrazione del film. |
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Un matrimonio interplanetario del 1910 di Yambo |
Bisogna fare il plauso all'editore Cliquot per aver ristampato un altro piccolo capolavoro del panorama italiano.
mercoledì 10 ottobre 2018
...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali (1972) - Recensione -
Titolo originale: Nagagutsu sanjûshi
Paese di produzione: Giappone
Anno: 1972
Durata: 53 min
Genere: animazione, western
Regia: Tomoharu Katsumata
Sceneggiatura: Tomoharu Katsumata, Hirokazu Fuse
Non si sa bene come e perché Pero si trovi catapultato negli stati uniti della sua fiaba ottocentesca, ma la storia che ci viene proposta è tipicamente western. Tutti gli stilemi del genere sono presenti (una cittadina sotto scacco dei criminali, cittadini omertosi, sparatorie tra buoni e cattivi, boss dei cattivi con nomi ad effetto, lo sceriffo che riporta l'ordine ecc), perfino nelle inquadrature si nota la volontà di riprendere lo stile dei film di quel quel genere.
domenica 7 ottobre 2018
L'uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam - Recensione -
Titolo originale: The Man Who Killed Don Quixote
Paese di produzione: Regno Unito, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio
Anno: 2018
Durata: 132 min
Genere: avventura, fantastico, commedia
Regia: Terry Gilliam
Sceneggiatura: Tony Grisoni, Terry Gilliam
La trama vede un giovane regista di successo ma schiacciato dal establishment del mondo cinematografico, arrivando al punto di perdere totalmente interesse per la realizzazione del film. Dopo un ritrovamento fortunato di un suo vecchio progetto giovanile decide di visitare i luoghi dove da giovane sognatore aveva girato il proprio quel film, finendo per rimanere poi incatenato nelle follie di un vecchio calzolaio che anni prima aveva impersonato i panni di Don Chisciotte nel suo film ed ora è convito di esserlo veramente. Parte quindi un viaggio epico dove il bizzarro, la razionalità e le allucinazioni si mischiano in modo incredibile.
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