mercoledì 5 maggio 2021

Ciao Napoleone - Recensione -

 
 
Parlare di un prodotto della Mondo Tv non è facile, soprattutto perché c'è il forte rischio di mettere in luce più gli aspetti negati che quelli positivi. Per prima cosa bisogna dire che questa società rappresenta una realtà importante per il nostro paese e devo dargli il merito di aver creato tanti cartoni che hanno accompagnato la crescita di molti bambini, dall'altra parte è innegabile che la gran parte dei loro prodotti non hanno mai brillato per la qualità delle animazioni o delle sceneggiature (basti pensare che uno dei loro maggiori collaboratori è il famigerato Studio Sek, uno dei più famosi in negativo, studios nord coreani).
 

Il Nostalgia Critic in una recensione di un film della Mondo Tv
I loro prodotti oscillano sempre tra la sufficienza risicata e veri e propri aborti in animazione che hanno dato una nomea negativa ai loro prodotti, soprattutto all'estero.
 
Napoleone
Ma ogni tanto, quando i pianeti sono allineati, è possibile trovare qualche piccola gemma nascosta nel loro catalogo (e c'è anche da dire che la Mondo Tv ha creato un proprio universo narrativo molti anni prima che la Marvel pensasse solo lontanamente a mettere in cantiere il proprio). Se siete invece amanti del trash i loro prodotti sono una miniera di film "So bad So good". Scoperto per caso mentre ero alla ricerca di un film su Bonaparte devo ammettere che questo "Ciao Napoleone" si è rivelato una piacevole scoperta. 

Una delle mie passioni è fin da marmocchio la storia. Ho sempre trovato interessante cercare di comprendere il passato, l'evoluzione della società, come si poteva vivere all'epoca e come penasse la gente in un determinato periodo storico, lo studio delle battaglie e delle tecnologie che ogni epoca ha portato nella società.

Bonaparte arriva all'isola d'Elba. (da notare il riutilizzo della stessa donna con il vestito giallo in due posizioni diverse tra la folla. Pratica molto comune nel film)
Uno dei personaggi più controversi della storia è sicuramente Napoleone Bonaparte, che da semplice rampollo di una piccola famiglia nobiliare corsa raggiunse grazie alla sua abilità in battaglia e la sua grande capacità oratoria, lungimiranza politica e mosso profondo spirito riformatore riuscì a conquistare nel giro di pochi anni gran parte dell’Europa, lasciandovi una grande influenza che si ripercuote ancora oggi. Pochi personaggi come lui sono riusciti a dividere così tanto gli animi del suo tempo, basti pensare al nostrano Ugo Foscolo con il suo "Ultime lettere di Jacopo Ortis" e la delusione per gli ideali rivoluzionari traditi da quello che si considerava il riformatore del continente. Ancora oggi non siamo riusciti a trovare la quadra dell'uomo chiamato Napoleone, tanto che l’oppinione pubblica è letteralmente spaccata tra chi lo considera uno dei peggiori dittatori della storia, capace di distruggere la vita comune e mandare a morte centinai di miglia di persone pur di raggiungere i propri scopi personali; e chi invece nonostante i vari difetti ne riconosce la grandezza riformatrice e guerriera, classificandolo come il vero figlio della rivoluzione francese (tra cui il sottoscritto). 
 
I nostri giovani protagonisti: Nora, Giuseppe e Francesco
Un uomo che portò lo spirito della rivoluzione in tutta Europa e ne plasmò la figura secondo i propri ideali (basti pensare che il codice napoleonico è alla base del diritto civile di gran parte delle corti di giustizia europee. A lui dobbiamo l'istituzione dei cimiteri fuori dalla città, la creazione della scuola pubblica per tutti e del liceo in particolare, la propagazione dei diritti civili, la separazione dei poteri tra stato e chiesa (anche se durante il periodo dell'impero fu in parte rinnegata), burocrazia capillare e un sistema fiscale centralizzato. Arrivando a immaginare una unica grande nazione Europea, con una corte di cassazione europea, un governo centrale europeo, una unica moneta e una profonda idea di comunità, seppur guidata da un fratello maggiore più forte degli altri (Se vi dico che la capitale sarebbe stata Parigi?). Non vi ricorda qualcosa? Per non parlare del fatto che se in Europa guidiamo sulla destra della carreggiata e non a sinistra come in Inghilterra lo dobbiamo a lui). Una serie di riforme e nuove idee che ebbero un grande influsso nella vita sociale, tanto che nessuna delle precedenti monarchie quando tornò al potere riusci a riportare indietro le lancette della storia. Credo che anche i peggiori detrattori della sua figura non potranno negare che all'epoca nessuno poteva sostituire il generale corso come vero figlio del suo tempo.

L'imperatore organizza la creazione di nuove opere pubbliche
Questo film si concentra su un periodo della vita dell'imperatore decisamente rimasto nell'ombra, schiacciato com'è da due grandi eventi come le sconfitte di Lipsia e Waterloo. Eppure il breve soggiorno nell'isola elbana dice molto della personalità dell'imperatore dei francesi. Infatti Napoleone è costretto dalle potenze vincitrici ad abbandonare il trono e a trasferirsi nella piccola isola d’Elba, dove gli è stato garantito il diritto di regnare senza interferenze esterne. 

Ma sia le potenze le potenze vincitrici radunate al consiglio di Vienna che Napoleone sentono che si tratta di una misura temporanea e ognuna delle parti prepara le proprie mosse per la prossima guerra. Nel frattempo il nuovo signore dell'isola non perde tempo e riorganizza l'isola, rinvigorendo l'economia, costruendo nuove strade, rimette in sesto le vecchie miniere, edifica teatri e da nuova linfa vitale e migliora il governo dell'isola trasformando il suo piccolo dominio in un centro culturale che attrae visitatori da tutta l’Europa. Sarà proprio in quest'isola che il destino di tre umili ragazzi dell'isola (Giuseppe, Francesco e Nora) si incrocerà con il grande generale. I loro incontri aiuteranno l'imperatore a comprendere i proprio desideri e i tre fanciulli apprenderanno i giusti strumenti per trovare la propria strada. 

Il primo incontro
Il film di Fabio di Ranno si esplora un periodo poco battuto dalla grande storiografia del condottiero corso. Una pellicola rivolta alle famiglie ma che offre anche una interessante riflessione sul personaggio, cercando di capire quale persona si celi dietro al mito dell'imperatore. Mostrandoci le sue luci e ombre in un periodo molto difficile della vita di Napoleone. Giorni cui era lontano dall'antica grandezza (infatti molto spesso si trova a fare battute sulla piccolezza del suo nuovo regno) ma in special modo il vuoto profondo che sentiva dentro di se per la lontananza della moglie e dell'adorato figlio (che nonostante i suoi sforzi non vedrà più e il cui destino sarà veramente triste e breve).

L'imperatore riceve l’ennesima lettera di rifiuto da parte della moglie
Un aspetto che ho apprezzato molto del film è la volontà di mostraci un Napoleone sfaccettato e complesso, sempre in azione non solo nella sua volontà di portare ricchezza e prestigio al proprio popolo elbano ma anche per cercare di tenere lontana dalla mente i foschi pensieri che le missive che riceve dalla moglie gli procurarono. Ne cogliamo la natura complessa: da una parte l'abile organizzatore, capace di misurare sempre il polso degli umori dei propri cittadini (dell'isola e in Francia); dall'altra tramite il rapporto con i tre ragazzi protagonisti ne apprezziamo il lato più dolce e paterno. 

Lo sviluppo del film è molto semplice e tranquillo, la storia si prende tutto il tempo necessario per approfondire gli eventi ma riesce a risultare comunque non troppo pesante. I bambini per una volta hanno un ruolo attivo e interessante, è veramente piacevole vederli rapportarsi con l'imperatore, soprattutto non sono mai forzati all'interno degli eventi. 

L'imperatore incontra il suo destino
Molto bella la scena dove Napoleone incontro un aquila che secondo molti isolani sarebbe stata capace di arrivare fino in Austria e riesce finalmente a confidare le sue amare certezze e le poche speranze rimaste. Una riuscita metafora delle sue ambizioni e di come tale animale ne sia il totem guardiano (anche se per l'isola aveva scelto come emblema le più umili ma non per questo meno importanti api).

Il fatto che poi la storia principale non presenti scene movimentate o ampi pezzi di battaglie permette una cura sufficiente per le animazioni (anche se ogni tanto gli sfondi e le animazioni mostrano un calo evidente della qualità). Mi piace anche il fatto che Napoleone sia stato reso in modo realistico (basso e un po' rotondo nelle forme) ma riuscendo comunque a ricreare quello charme con cui l'imperatore riusciva ad ammaliare il prossimo.   

Molto carino il fatto che le vicende narrate dal prof (che funge da cicerone per gli eventi storici) hanno un piacevole collegamento alle vicende del film. Anche se devo dire che questo continuo rimbalzare avanti e indietro tra presente e passato spezza il ritmo della storia.

Apprezzabili anche i titoli di coda che mostrano l'evoluzione dei bambini protagonisti.
 
Questo post è dedicato al commemorare il duecentesimo anniversario della morte di Napoleone Bonaparte, accaduta proprio il 5 maggio 1821.

In definitiva un bel film, lo consiglio vivamente, e non posso che concludere con:

Vive l'Empereur !!! Vive le Roi d'Italie!!! Vive Napoléon!!!

5 commenti:

  1. Uno dei miei personaggi storici preferiti. Vero, aveva una visione dell'Europa che i "grandi" di oggi si sognano.
    Cercherò il film, vorrei guardarlo.
    Un gran bel post, complimenti.

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    1. Grazie mille Mariella. Mi fai veramente felice.

      Nel bene e nel male è stato un grande. In Europa un tipo come lui non è ancora tornato e forse considerando la sua fama di generale imbattibile è meglio così.

      Il film lo trovi su Prime Video.

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    2. Grazie, ho Prime e lo vedrò senz'altro!

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  2. Ciao! Hai ragione a dire che è un bel film, io l'ho trovato su yuotube, e certo che è una prouzione brillante di uno studio che ha collaborato con la corea del nord però questo film è molto bello!
    Poi bisogna ammettere che Napoleone è un personaggio da sempre al centro di polemiche e discussioni visto che c'è chi lo ama e chi lo odia!!

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    1. È un film a cui non avrei dato un centesimo ma si è rilevato una piacevole scoperta. Mi rende lieto sapere che sia stato di tuo gradimento.

      Vero, era un personaggio controverso già alla sua epoca e continueremo a discuterne anche tra tra mille anni. Tutti i grandi hanno luce e ombre ma spesso per motivi politici, sociali o culturali tendiamo a dimenticarlo e vederne solo i pregi o i difetti.

      Per Napoleone credo che sia stato capace di portare grandi innovazioni tecnologiche e culturali ma allo stesso tempo per rendere ancora più splendente la Francia non ha esitato a saccheggiare mezza Europa, si è fatto portatore dei principi della rivoluzione (tranne "Fraternité" a cui nessuno alla sua epoca ha mai fregato qualcosa) ma non ha esitato a schiacciare chiunque gli fosse contro tra colpi di stato, censura e plebisciti truccati (ma che comunque erano passi avanti rispetto al vecchio regime), era un grande generale ma esiliò suo fratello Luciano perché ne temeva la grande intelligenza (che però gli aveva permesso di salire al potere). Potrei continuare all'infinito ma alla fine non riesco a non rimanere affascinato da un uomo che partito da una isola del mediterraneo povero e con tanti sogni nel cassetto sia riuscito a creare un grande impero nel giro di pochi anni.

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