Titolo originale: Major Payne
Anno: 1995
Durata: 95 min
Genere: commedia
Regia: Nick Castle
Soggetto: Joe Connelly, Bob Mosher
Sceneggiatura: Damon Wayans, Dean Lorey, Gary Rosen
Il maggiore Payne è un film che fa parte della mia infanzia, uno di quelle pellicole che da bambino mi sono rivisto un milione di volte e che grazie anche alle sue battute cattivissime (almeno per il target di riferimento) ricordo con molto piacere. Qualche giorno fa su Netflix ho visto tra le novità il faccione sorridente di Payne, potevo io rifiutarmi di dargli una visione in onore dei vecchi tempi?
Marine: "Il mio braccio! Il mio braccio!"
Payne: "Fammi dare un'occhiata. Ehi, amico, conosco un giochetto che ti farà dimenticare il tuo braccio. Dammi la mano! Ora sentirai un leggera pressione." [spezza il dito anulare del marine]
Marine: "Aaaahh. Il mio dito! Il mio dito!"
Payne: "Funziona sempre!"
Il maggiore sa come rendere emozionante anche la giornata più grigia |
Vagamente ispirato al film del 1955 "La guerra privata del maggiore Benson" (che ammetto mi piacerebbe recuperare) la pellicola è una commedia per ragazzi abbastanza classica, con uno sviluppo prevedibile e lineare (con tanto di componente romantica perché sì). Ma posso dirvi la verità? Per me il film va benissimo così. Il maggiore Payne non punta a chissà quale obbiettivo, non racconta una storia complessa o di spessore (anche se alcune battute del film oggi sarebbero decisamente improponibili; anche se alla fine se ben analizzate si capisce subito lo stile da cartone animato e dallo sviluppo molto infantile delle medesime), ma sa intrattenere e divertire il giusto, soprattutto fa veramente bene il suo lavoro.
Un dolce e amorevole sorriso? |
Damon Wayans fa la parte del leone in questo film. Il suo personaggio nonostante le seriose premesse da macchina da guerra inarrestabile e fabbrica inesauribile di frasi ad effetto si rivela essere una versione parodistica e in stile Looney Tunes del sergente Hartman, che non si prende mai sul serio e che regala costantemente vari siparietti comici uno più riuscito dell'altro. Un buon banco di prova per un attore che pochi anni dopo avrebbe conquistato milioni di telespettatori con la serie televisiva "Tutto in famiglia". Si vede che Wayans si è divertito molto a girare questo film, e per quanto la sua recitazione non sia sempre il massimo, il suo personaggio è quello che funziona di più nel film (la sua risata è il pezzo forte dello show).
Il maggiore è sensibile anche alle persone con handicap |
Per il resto la trama non offre particolari spunti creativi (inizio problematico con la truppa, che inizialmente non lo sopporta ma poi con il passare del tempo ne comprende anche il lato serio e diligente, poi arriva il momento drammatico dove tutto sembra crollare ma alla fine tutto si risolve per il meglio), ma svolge le cose con quel tocco di autoironia che ti fa sorvolare sui vari errori, per esempio la scena dove il maggiore immagina la sua vita coniugale in stile anni cinquanta con Emily e Tiger e all'improvviso spunta un vietcong con una palese arma di gomma (che il maggiore fa letteralmente alla brace dopo un breve combattimento).
Il capitano Silver ora vi racconterà un dolce e tenera storia |
Payne: "Cos'hai da piangere, ragazzino?"
Cadetto "Tiger": "Non mi hanno lasciato andare in missione con loro. Dicono che sono troppo piccolo e quando sei troppo piccolo nessuno ti fa mai fare niente!"
Payne: "Ah, sciocchezze! Lo sai quanti piccoletti sono entrati nella storia con le loro imprese? Ad esempio Cappuccetto Rosso, Pollicino, ehm... Spike Lee e i sette nani di Biancaneve... Conosci la storia della Piccola Locomotiva Coraggiosa? Bene, allora te la racconto. Tanto tempo fa, viaggiava nel profondo della giungla una Piccola Locomotiva Coraggiosa. Doveva farsi strada attraverso le linee nemiche. La sua missione era portare un carico di mitra AK-47 e un ordigno nucleare sulla montagna al 2063° Battaglione. Inutile sottolineare che era una missione estremamente pericolosa. Ma pensi che lei si sia fermata per questo?"
Cadetto "Tiger": "No!"
Payne: "Niente affatto! Continuò ad arrampicarsi sulla montagna. Ad un certo punto il nemico salì sul treno, al macchinista furono cavati gli occhi e dalle orbite vuote cominciò a schizzare sangue dappertutto. Ma pensi che la piccola locomotiva si sia fermata per questo? Neanche per idea! Continuò ad arrampicarsi su per la montagna. All'improvviso Charlie fece saltare un ponte con il plastico, nello stesso istante in cui passava la Piccola Locomotiva Coraggiosa. BAM!! Ci fu una tremenda esplosione: sangue, viscere e pezzi di carne erano sparsi un po' ovunque. Poi Bubba strisciò fuori dallo sportello... non aveva più le gambe. Povero ragazzo, piangeva! Lui mi guardava e mi disse:"Payne! È strano non mi sento più le gambe." E io dissi: "Bubba, te le hanno tagliate!" Guardai di sotto e vidi due moncherini sanguinolenti che scalciavano come forsennati che scalciavano, scalciavano. E allora dissi:"Bubba, sono trenta miglia da qui alla città più vicina! Se non ti metti a testa in giù e cominci a camminare sulle mani morirai dissanguato!" Poi all'improvviso mi accorsi che c'erano nemici ovunque. Ero rimasto solo con la mia pistola e non avevo altra scelta se volevo vivere. Dovevo farmi largo con le pallottole! [urla] Muori, maiale, muori! Non prenderete mai il maggiore Benson Winifred Payne vivo! BAM! Ho visto quello che avete fatto al amico! BAM! BAM! BAM! BAM! BAM!"
Damon Wayans l'ho adorato nel telefilm "Tutto in famiglia" e qua non si smentisce: anche se non stravedo per questo film quanto vorrei, è una pellicola divertente e senza tante pretese (ed onesta in quello che offre).
RispondiEliminaEcco, credo che la cosa un po'stonata del film secondo me, è che Wayans l'ho trovato un pò troppo sopra le righe nella sua mimica, come se si trattenesse a stento dal diventare completamente caricaturale al 100%: in "Tutto in famiglia" penso che avesse trovato un suo equilibrio ed infatti lì mi piace di più. Non è che qua non sia divertente ma quel che voglio dire è come fosse ancora una pietra un po' grezza.
La scena del mostro dell'armadio lo trovo qualcosa di grandioso perchè tecnicamente ha basi concrete: psicologicamente parlando come espediente sarebbe valido sul serio ma anche talmente estremo che nessuno arriverebbe mai ad usarlo.... eccetto Payne e pure inconsapevolmente :D :D
Sono d'accordo con te, Wayans fa un buon lavoro ma non riesce a bilanciare i momenti serie con quelli più comici (il film vorrebbe mostrarcelo come una macchina da guerra che nella vita di tutti i giorni è un imbecille, tipo Sōsuke Sagara in Full Metal Panic, ma il risultato non è dei migliori).
EliminaPsicologia spicciola e come applicarla con il maggiore Payne :P (Che poi nel film il maggiore legge un libro di psicologia, magari sotto sotto ha studiato la materia).
Damon Wayans e hai detto già praticamente tutto. Lui è un attore formidabile capace di immedesimarsi in vari ruoli. Questo suo film non mi ha mai fatto impazzire eppure se viene trasmesso spesso in tv un motivo ci sarà!
RispondiEliminaSi tratta di un film molto semplice, adatto per un pubblico molto giovane, ma che il suo onesto lavoro. Poi ci sono quelle due o tre scenette che valgono il prezzo della visione (anche se devo ammettere che da adulto noti molto di più i vari difetti).
EliminaLa storia della locomotiva coraggiosa certo che sì, vorrei solo dire però, ma povero cane :D
RispondiEliminaFilm visto tantissime volte, e Wayans è perfetto, come lo era in "Tutto in famiglia" ;)
La cosa bella è che Payne pensa pure di star facendo un ottimo lavoro con il bambino :)
EliminaTutto in famiglia era veramente bello e divertente (se non ricordo male la serie non ebbe mai una conclusione e venne chiusa in modo tronco).
Invece io l'ho scoperto tardi, mi pare che fosse già famosa la sitcom Tutto in Famiglia 🤔
RispondiEliminaMi aveva fatto piacere rivedere Hilary Banks. che però poi è scomparsa dal mio radar...
Mi chiedo cosa sarebbe successo se dentro l'armadio ci fosse stato un bambino che stava facendo uno scherzo 😆
In effetti sembra un po' la parodia di Hartman.
Probabilmente Payne sarebbe stato licenziato in tronco e il bimbo traumatizzato a vita.
EliminaCredo che l'effetto voluto fosse proprio quello, anche perché molte inquadrature lo ricordano.