domenica 3 gennaio 2021

No Straight Roads - Recensione -

 

Non sono mai stato un esperto di musica, al massimo posso vantare una discreta conoscenza nel campo delle sigle di cartoon, e infatti generalmente ascolto un po' di tutto in mischione caotico di generi. Quindi ero il soggetto teoricamente meno interessato a un gioco che fa della musica e della passione per il suonare uno strumento il suo tema centrale, invece "No Straight Roads" grazie a uno stile particolare e una grande fantasia nella realizzazione dei personaggi mi ha letteralmente conquistato a suon di musica. 

NRS ha una riuscita componente visiva che ricorda molto Jet Set Radio e con le pose alla JoJo.
Il gioco narrare le avventure rockeggianti della chitarrista Mayday e dal batterista Zuke, due musicisti indie che vogliono riportare a nuova gloria il genere rock nella città di Vinyl City.  Questo però va contro i diktat della potente etichetta discografica No Straight Roads o NSR, che grazie al suo monopolio ha imposto il genere EDM come l'unico accettato in città (genere che secondo Wikipedia in Europa si potrebbe definire affine alla "musica dance"). I due dovranno affrontare e sconfiggere i campioni della NSR se vorranno andare avanti nel loro sogno. 

Il gioco come detto ruota tutto intorno alla musica, infatti per sconfiggere gli avversari si dovrà prestare particolare attenzione al ritmo della canzone e una volta capito lo schema dell'avversario incatenare parate e combo per sconfiggerlo (questo sulla carta perché anche il sottoscritto, che ha uno scarso senso del ritmo, è riuscito a finire il gioco. Ovviamente non con un punteggio altissimo). Inoltre sono presenti vari potenziamenti e torrette che aiuteranno il giocatore nella battaglia.

Lo stile visivo del gioco è uno degli elementi che più mi sono piaciuti

Il giocatore può usare alternativamente uno dei due protagonisti (ma il gioco prevedere anche la possibilità di giocare con un amico). Mayday è l'elemento più esuberante e istintivo, i suoi attacchi sono lenti ma fanno più danno (è il personaggio che ho preferito di più); Zuke è l'elemento più riflessivo e passivo, ha attacchi veloci e che si prestano a combo fulminanti ma poco potenti (Mi piace tantissimo che quando ci si ferma in un punto della città trasformi le bacchette in un comodo bastone da passeggio per riposarsi).

Lo spettacolare stage di Eve
Quello che mi piace di più di questo gioco è che ogni avversario ha un proprio stile unico e ricercato*, anche gli stage esprimono il loro particolare ritmo e gusto (quello più bello e ricco di dettagli è a mio giudizio quello Eve). Con il progresso della storia, dopo aver affrontato un boss (via via sempre più complessi e ostici da affrontare) sarà possibile prendere possesso del suo distretto. Ogni quartiere riprende il genere musicale del suo possessore, offrendo una serie di piccole chicche e qualche spunto platform. Sicuramente un elemento ricco di potenzialità ma che a livello di gioco rimane solo un abbozzo non particolarmente riuscito, che dopo la curiosità iniziale diventa presto noioso e che si cerca di superare il più velocemente possibile (anche se è piacevole vedere come l'influenza della band di Mayday e Zuke modifichi il territorio nel corso della storia). 

Una volta sconfitto un nemico si modificherà anche la copertina del suo album
Piacevole è anche l'idea di fornire al duo anche una sorta di base segreta (che poi tanto nascosta alla fine non è), che nel corso dell'avventura si arricchirà di nuove stanze e trofei, alcune ci permetteranno di modificare e potenziare le nostre armi o la nostra fanbase (che praticamente funge da moneta del gioco).

Il gioco comunque non esente purtroppo da bug e glitch che possono rendere frustante la partita, per esempio non sempre il gioco riuscirà a capire dove si trova esattamente il nostro personaggio rendendo a volte difficoltoso colpire un nemico o una cassa (e non è raro compenetrarsi in qualche stanza). Io per esempio ho sconfitto l'ultimo boss grazie al fatto che per qualche strano bug Zuke era diventato quasi totalmente immune ai suoi attacchi e il nemico non riusciva a fare nessuna azione offensiva. Altro difetto che ho riscontrato è che non sempre il gioco si dimostra chiarissimo su cosa dovremmo fare per sconfiggere un boss o rilanciarli i suoi attacchi.  

la vorrei anch'io una villa così
In definitiva No Straight Roads è un gioco che mi stupito per la cura visiva e musicale di alto livello messa nel prodotto (sono presenti ben tre versioni per ogni canzone del boss di turno, che cambieranno a seconda di quale fazione stia dominando). Con due personaggi divertenti e ben caratterizzati, una morale forse un po' banale ma sempre attuale e un livello di sfida piacevole ma non stressante. Peccato che alcune sezioni siano state lasciate in stato embrionale senza sviluppare tutto il loro potenziale (come vari personaggi non giocanti che danno colore ai vari quartieri) e la presenza di bug e glicth renda a volte l'esperienza di gioco frustante. Spero vivamente che esca un seguito.

*Per esempio un Dj in salsa spaziale, la versione sirena di Hatsune Miku, una spassosa riproposizione in salsa robotica di una banda K-Pop ecc

2 commenti:

  1. l'ho beccato in questi giorni mentre cercavo un gameplay: sembra davvero molto fico come gioco!

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    Risposte
    1. Ho approfittato degli sconti e del buono dell'epic store per prenderlo (Monkey Island insegna che non si deve spendere più di 20 dollari per un gioco). A me è piaciuto molto ma non è esente da difetti.

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