City Hunter Special 6 - Arrestate Ryo Saeba! - Recensione -

 

Purtroppo con oggi si conclude a malincuore (per il sottoscritto, ma spero anche per voi lettori) il nostro appuntamento con gli special di City Hunter. "Arrestate Ryo Saeba!" esce in Giappone nel 1999 ed è arrivato da noi nel 2004. Questo special rappresenta al meglio i pregi e i difetti delle produzioni del nostro pistolero. 

Kaori e Ryo hanno stabilito un nuovo record di disoccupazione (sarebbe interessante sapere se Hunter in qualche modo paga le tasse e può usufruire di forme di aiuto economico), ma per fortuna nonostante il suo essere un farfallone il nostro sniper trova una cliente nella bellissima presentatrice Sayaka Asagini della potente emittente tv "Mega City tv". La ragazza ha assistito all'omicidio di un suo superiore e adesso teme che qualcuno possa ucciderla. A complicare la situazione c'è il fatto che ogni membro della tv ha ricevuto un  anello che registra la loro posizione e che se si tenta di toglierlo farà scattare un ago imbevuto di veleno nel possessore.

Il nostro eroe sa come conquistare una donna

Oggi grazie ad internet abbiamo la possibilità di accedere a un numero sterminato di informazioni, una ricchezza di fonti importantissima ma che ha promosso fenomeni come: Le fake news o il click bait, che alla fine non sono altro che informazioni manipolate o addirittura totalmente false, volte a  fornire al lettore delle presunte informazioni per convincerlo di una determinata idea (spesso per meri fini economici). Un problema che sta diventando sempre più attuale e complesso, sopratutto considerando che ancora adesso molta gente non ha i giusti strumenti cognitivi per analizzare un testo e valutare la sua ragionevolezza. Non aiuta il fatto che oggi come ieri i media "tradizionali" sia interessati più fare audience (una volta si sarebbe detto vendere giornali) che a mostrare la verità, sopratutto considerando come spesso questa è spesso troppo sfumata e complessa per il pubblico comune; non è quindi un caso che spesso nella storia i media abbiamo spesso modificato la percezione della notizia pur di conquistare l'attenzione del pubblico. Infatti questa volta il nemico più temibile per Ryo sarà proprio il lato più oscuro e manipolatore della TV. Una chiara dimostrazione di come i media possano diventare una arma terribile se manca qualsiasi scrupolo che non sia il profitto. Una capacità di inquinare la percezione della popolazione che sebbene sia volutamente esagerata è una chiara denuncia del potere manipolatore dei media (oggi paradossalmente siamo più vicini a rendere credibili certe scene del film, considerando che la modificazione di di espressioni facciali o oggetti non è così improponibile come nel 99).

Per fare il lavoro di Ryo ci vuole C... Fortuna, molta fortuna.

Questo special riesce a mischiare bene serietà e comicità, che qui come nello special precedente hanno il compito di smorzare i toni altrimenti troppo seriosi del film (L'autore del manga compare in una piccola scena comica per esempio). Non altrettanto si può dire degli spezzoni action, che devo dire di aver trovato un po' noiosi e spesso ripetitivi. Sul lato personaggi lo special si mantiene con il freno a mano tirato, mostrando dei comprimari e antagonisti chiusi nei loro ruoli e senza particolari picchi creativi. Per esempio Falcon è tirato in ballo senza un particolare motivo valido (anche se le battute sulla sua crapa pelata strappano più di un sorriso), Saeko dopo un inizio scoppiettante scompare letteralmente nel nulla (si vede che gli sceneggiatori avevano finito le idee), Kaori si può segnalare il fatto che per palesi esigenze di trama si butta letteralmente nelle braccia dell'antagonista di Ryo. I cattivi sono decisamente sotto tono, nonostante l'ampio potenziale che fino a quel momento si era visto. 

Molto belle le animazioni, spesso con inquadrature particolari e interessanti, che non lesinano l'uso di effetti grafici audaci. Da segnalare la sigla iniziale e finale, che mi sono piaciuti molto. 

Se il film si fosse concentrato nel narrare la storia di questi due ex amici sicuramente ci avremmo guadagnato tutti.

I film mette come abbiamo visto molti argomenti interessanti nella trama peccato che la parte finale rovini completamente le premesse imbastite come idee veramente pessime. Non solo abbiamo il ritorno del classico super cattivo che vuole battere Ryo per diventare il più grande killer del mondo (anche se teoricamente ha più soldi e fama di quanto il suo rivale potrà mai immaginare. Con il plus di avere un cuore così malandato da poter morire anche solo per aver fatto un piano di scale a piedi, figuriamoci affrontare e sconfiggere Saeba. Non sorprende quindi che nello scontro bari a tutto spiano), ma con l'aggiunta di motivazioni fin troppo forzate e incongruenti; che teoricamente vorrebbero mettere una macchia sulla scintillante nomea del nostro Hunter ma senza che la sceneggiatura abbia mai la reale volontà di farlo. Il finale, frettoloso e anticlimatico, mi ha veramente scontentato (con tanto di antagonista femminile che vince il premio per il peggior intuito del 1999). Un vero peccato, pensate se il film invece di buttarsi su un finale così deludente si fosse concentrato sul narrarci una storia sul passato di Ryo e questo antagonista, quando erano ancora amici e il nostro eroe non era ancora diventato il nostro City Hunter. Magari incentrando tutto su come il loro rapporto di amicizia si sia spento nel corso del tempo per colpa di un Ryo spaccone e senza avere ancora sviluppato appieno il suo lato serio, con il suo amico a cercare disperatamente di dimostrarsi pari a lui, per poi finire a marcire in un senso di inadeguatezza difronte alle smisurate capacità del nostro protagonista. Con l'ultima goccia a far traboccare il vaso rappresentata dalla possibilità che la sua amata finisca per cedere al fascino del suo ex amico, con la dolce-amara conclusione finale. 

Ryo e "Lucciolone"

In definitiva "City Hunter Special 6 - Arrestate Ryo Saeba!" è un film con un grande potenziale, e che quasi fino alla fine sa intrattenere e divertire, ma poi non si dimostra capace di trovare una soluzione soddisfacente e finisce per ritornare sul classico e deludente canovaccio di sempre. Una occasione sprecata per concludere degnamente la saga.