Elara ha annunciato in queste settimane l'ennesimo ritorno della rivista (chissà se finalmente potremo godere di un nuovo volume dopo ben tre anni di assenza). Mi sembra una buona occasione per riprendere la trattazione dei volumi usciti. C'è sicuramente da dire che i volumi pubblicati da Elara sono sempre di alta qualità, si leggono raramente racconti di bassa lega e il materiale ha sempre una propria linea interna. Il tema centrale di questo volume è come la magia o il mistero possano entrare nella quotidianità.
I racconti presenti sono:
Runesmith di Harlan Ellison e Theodore Sturgeon: Di questo racconto ho trovato molto interessante la genesi. Per un periodo Sturgeon fu ospite nella casa di Ellison, un periodo abbastanza lungo da permettere a Ellison di avere la malsana idea di scrivere un racconto insieme, peccato che Sturgeon non fosse il soggetto più collaborativo ed serio che si potesse desiderare per una storia a quattro mani anzi... (uno dei problemi che Ellison dovette affrontare durante la loro convivenza fu convincere Sturgeon ad indossare almeno un costume da bagno mentre faceva jogging, in modo da placare i vicini sconvolti nel vedersi ogni giorno un uomo nudo correre per la strada. Theodore burlescamente nella sua parte di storia decise di non far minimamente avanzare la trama, rendendo difficile a Ellison continuare la storia, cosa che lo fece arrabbiare moltissimo. Per concludere il testo Ellison arrivò perfino ad inscenare di essere in letto di morte per costringere il compare ad concludere il racconto, ma Theodore Sturgeon non cascò nel tranello ed andò in montagna con i figli. Ci vorrebbero più scrittori di questo genere.
Il protagonista di questo racconto, Smith, è il primo e l'ultimo mago che il mondo abbia mai conosciuto. Il primo ad aver portato ad termine quasi completamente un incantesimo, ma tale processo ha portato alla distruzione del mondo civilizzato e di una buona parte della razza umana, che ricaduta nelle barbarie ovviamente ora lo odia profondamente per quello che ha fatto.Eppure il potere delle rune ottenuto dal protagonista non sembra dipeso solo dalle sue conoscenze ed esperienze, oscure forze sono in campo per guidarlo, ma verso quale obbiettivo? Racconto molto carino, ho trovato che in alcuni punti risenta un po' del diverso approccio di scrittura dei due autori, ma si lascia leggere con piacere. La soluzione finale è poi decisamente interessante, anche se un po' affrettata.
Disegno di Joe Gilronan |
Il buco nel mondo di Jack Williamson: Il protagonista di questo racconto è l'egoismo incarnato, tutti i suoi pensieri ed azioni sono concentrati su se stesso, tanto che la frase "credersi al centro del mondo" nel suo caso potrebbe avere un tragico risultato finale, sopratutto quando il mondo da te creato comincia inesorabilmente a disintegrarsi. Racconto carino ma molto incasinato.
Antico quanto la metà del tempo di Rob Chilson: Wran è oppresso da un forte senso di colpa per un crimine che ha commesso, la sua unica possibilità di riscatto è quella di trovare la mitica città di Babdalorn e il suo mitico occupante, l'Ultimo Uomo. Solo lui forse saprà dargli la giusta punizione per espiare il suo crimine e recuperare l'amore perduto. Non ho apprezzato moltissimo questo racconti di Chilson, troppo vanesio e includente per il mio giudizio, anche se certi aspetti sono veramente interessanti nella loro oniricità.
La notte delle lucciole di Dale Bailey: In mondo dove ormai le storie sono scritte tramite approvazione popolare in ogni singolo dettaglio Hollis scrive un romanzo da solo, senza consultare nessuno, decidendo da se le svolte da dare alla trama. Un crimine che nella sua società non può restare impunito. Bailey ci ha visto lungo con questo racconto, considerando che oggi il peso del lettore è tenuto in grandissimo conto e prendere una svolta che non piace ai fan o non rispettare le tabelle di marcia può nuocere grandemente alla carriera di uno scrittore. Da leggere assolutamente, mi ha ricordato Philip K. Dick.
C'è una marea... di Jack Finney: Prima o poi arriva per tutti la grande occasione, quella che ci permetterà di fare un balzo in avanti nella carriera lavorativa o sociale, ma a quale prezzo? Una interessante riflessione sul libero arbitrio mischiata a una storia di fantasmi. Racconto che ho trovato molto interessante, sopratutto perché ci costringe a riflettere sulle nostre azioni, e su come spesso siano mosse dal puro egoismo nonostante le nostre scusanti.
Il corteggiamento di Kate O'Farrissey di John Morressy: Racconto di Morressy in cui si ripescano molti elementi dell'high fantasy e delle fiabe irlandesi, divertentissimo e veramente riuscito; a mio giudizio il pezzo forte del volume. Potrebbe benissimo diventare una serie tv. Peccato che in Italia di questo autore sia arrivato praticamente nulla.
Rito di passaggio di H. Kuttner & C. L. Moore: Dopo una guerra mondiale che ha quasi distrutto il mondo i sopravvissuti si sono riuniti dietro a grandi corporazioni, società alla cui base c'è il concetto di magia e superstizione, ognuna sviluppatasi in un campo diverso e con la propria divinità di riferimento. Cosa succederebbe se un soggetto cinico e ateo diventasse il capo di una corporazione? Un racconto davvero piacevole, che fa riflettere come anche nella società più avanzata e illuminata ci saranno sempre sacche di superstizione e dubbio (maghi e cartomanti sono oggi ancora molto richiesti per dirne una. Poi chi non ha un proprio portafortuna?). Sopratutto di come la superstizione nonostante il nostro pensiero razionale ha un peso enorme nelle nostre vite, spesso negli aspetti che meno ci aspetteremmo.
Nessun commento:
Posta un commento