Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1962
Durata: 134 min
Genere: thriller
Regia: Robert Aldrich
Soggetto: Henry Farrell (Romanzo)
Una storia amara e triste di due sorelle. La minore, Baby Jane, è stata una enfant prodige nel mondo dello spettacolo (tanto da ottenere una bambola con le proprie fattezze), ma il successo ne ha corrotto l'innocenza e la purezza rendendola viziata ed egoista. Successivamente il successo della sorella maggiore Blanche, da lei sempre maltratta, ne eclissa il successo tanto da portala alla depressione e all'alcolismo. Jane mossa dall'odio non perde l'occasione di sbeffeggiare la sorella maggiore, tanto da arrivare in uno stato di forte ubriachezza a tentare di uccidere la sorella, provando ad investirla davanti al cancello di casa. L'incidente portò Blanche alla sedia a rotelle, distruggendole la carriera, mentre Baby Jane in preda ai sensi di colpa divenne sempre più psicolabile.
Le due sorelle ora sono due donne avanti con l'età, che vivono recluse in una magione pregna di ricordi dei tempi d'oro, in cui il tempo sembra essersi eternamente fermato in un sterile presente, in cui le due ex attrici vivono in un continuo stato di nostalgia, anche se in modo totalmente agli antipodi. Se infatti Blanche, "la sorella talentuosa", passa il tempo a guardare i suoi vecchi film, ricordandone con affetto tutte le inquadrature; la ex "Baby Jane", invece ricorda nelle fattezze una vecchia Shirley Temple con trucco pesante e sfatto, guarda con odio e gelosia la sorella minore, sicura che il suo grande successo sia stato "rubato" dalla sorella.
Una situazione esplosiva dove il luogo che reputiamo il più sicuro, casa nostra, diventa una trappola non solo architettonica, visto le condizioni di Blanche, ma anche psicologica considerando la sempre più degenerante follia di Jane, che arriverà al punto di torturare in modo sempre più sadico la sorella. Ogni tentativo di fuga fallisce, con colpi di scena terrificanti, come il piatti serviti da jane, dove sia lo spettatore che la donna imprigionata vivono nell'ansia di cosa ci possa essere sotto il copripiatti.
Robert Aldrich si dimostra abilissimo nel dispiegare con perizia le proprie carte, trasformando quello che sembra un "normale" squilibrio di una pazza in qualcosa di molto più straniante e triste. Se infatti Jane sembra fin dall'inizio la cattiva del film, una donna rancorosa e accecata dall'invidia per la sorella maggiore, nel corso del tempo il film ci permette di intravedere la sua vera natura di bambina mai cresciuta, che vissuta sempre sotto le luci dello spettacolo non è mai riuscita ad ottenere quei sentimenti di amicizia e effetto da lei sempre bramati, e che pensava di ottenere dagli applausi del pubblico. Una evoluzione che si fa sempre più forte man mano che il film arriva alla conclusione rivelatoria e sorprendente, che spiega bene la spirale di orrore e oscurità che il mondo dello spettacolo a portato nella vita di due donne.
Il regista poi ebbe l'ottima idea di chiamare per il ruolo delle due protagoniste Bette Davis (nel film Jane Hudson) e Joan Crawford (Blanche Hudson), da sempre grandi rivali sul set ma ormai entrambe al tramonto della loro carriera. Permettendo di ricreare un conflitto realistico all'interno del set, con le due attrici pronte a farsi ogni sorta di dispetto pur di spuntarla brevemente sulla rivale. Per esempio la Crawford era così preoccupata di farsi male durante la scena dove veniva colpita dalla Davis da ottenere una controfigura, ma in una scena molto ravvicinata dove non si potevano usare sostituti la Davis la colpì così forte in testa da richiedere diversi punti di sutura. Per vendicarsi la Crawford, nella scena in cui la Blanche viene trascinata da Jane fece tutto il possibile per fare attrito visto che la Davis in quel periodo aveva un forte mal di schiena.
In definitiva un film da vedere assolutamente, un thriller come non se fanno più, con due bravissime attrici, una trama perfetta che vi terrà incollati alla sedia.
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DVD
Un grande classico, che all'epoca ho riscoperto grazie a Stephen King che lo citò nel suo saggio Danse Macabre.
RispondiEliminaChissà se il buon vecchio Stephen non sia stato influenzato da questo film per la realizzazione di "Misery non deve morire".
EliminaBette Davis in questo film è MONUMENTALE. Pensa che lo vidi da ragazzina e ancora ricordo l'intensità della sua interpretazione. Storia avvincente.
RispondiEliminaSono d'accordo, nonostante le due attrici fossero sul viale del tramonto della loro attività come attrici (Hollywood all'epoca non perdonava le rughe), hanno dato una prova perfetta. Forse anche perché si sentivano molto vicine alla parte.
EliminaGrazie :)
RispondiEliminaSono d'accordo, il film ha uno sviluppo narrativo praticamente perfetto, il finale poi...
Ci credo, io solo messo un aneddoto tra i tanti, ma il film è pieno di ripicche tra le due attrici. Forse anche per questo il film è veramente realistico.
Film meraviglioso.
RispondiEliminaTi consiglio di recuperare la serie Feud, parla proprio di questo.
Grazie, mi segno il titolo. ;)
EliminaMai sentito o visto ma mi hai proprio invogliato! Me lo segno e se lo trovo in download, me lo gusto e torno qui a farti sapere la mia!
RispondiEliminaCuriosa la scena del caplpestamento e l'aneddoto dietro!
Mi fa molto piacere, nel caso fammi sapere le tue impressioni sul film.
EliminaTutto il film è pieno di piccoli aneddoti, io ne ho citato solo qualcuno per invogliarne la visione.
Ora recensisci la parodia, "Che fine ha fatto Totò Baby?" XD
RispondiEliminaFacciamo prima a chiedere a mio padre, lui è praticamente un esperto di Totò. XD
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