mercoledì 20 maggio 2020

Gringolandia di Lyn Miller-Lachmann - recensione -


Il Cile è stato a lungo uno dei pochi paesi del Sud America a vantare una lunga epoca di democrazia, situazione poi conclusasi bruscamente dopo l'elezione a capo di Stato di Salvador Allende nel 1970, l'unico presidente di orientamento marxista eletto democraticamente. Purtroppo dopo pochi anni dall'inizio del suo mandato e dopo forti pressioni economiche da parte degli Stati Uniti, il paese divenne soggetto di un colpo di stato organizzato dall'esercito e guidato da Augusto Pinochet (segretamente appoggiato dalla CIA) che porto all'abbattimento di ogni organizzazione democratica, l'istituzione di una dittatura militare e un gravosa recessione economica. Situazione conclusasi solo all'inizio degli anni 90 (e senza che Pinochet pagasse per i propri crimini).

Il presidente Salvador Allende
Molti oppositori politici finirono in carcere, dove furono torturati o addirittura uccisi. Tra di essi c'è il padre del protagonista, Marcelo, che tramite il suo giornale clandestino, Justicia, denunciava i soprusi e i crimini commessi dal regime del dittatore. La sua famiglia è invece costretta a fuggire negli USA per scampare alle persecuzioni, dove hanno cercato faticosamente di ricrearsi una nuova vita. Daniel, il protagonista del romanzo, sta finalmente rimettendo insieme i pezzi della propria esistenza quando suo padre, storpiato nel fisico e nella mente dopo anni di torture subite in prigionia, torna dalla sua famiglia. Il ragazzo dovrà trovare il modo di riavvicinarsi a un genitore vittima di gravi traumi neurologici che l'hanno lasciato semi-paralizzato, costantemente vittima di incubi e dolori a cui riesce a rispondere solo tramortendosi di alcolici, e amareggiato con se stesso perché convinto di non star facendo abbastanza per i suoi amici rimasti in prigione.


Gringolandia è un interessante romanzo per ragazzi che ho scoperto grazie alla pregevole iniziativa di Atmosphere Libri che ha regalato alcuni libri presenti nel suo catalogo gratuitamente in formato ebook.

Il romanzo racconta tramite le difficili vicissitudini di una famiglia di rifugiati politici, in una metafora riuscita del loro difficile approccio a un parente distrutto anima e corpo da una feroce dittatura, il lento e doloroso percorso di rinascita del popolo cileno. Una strada difficile, piena di ostacoli e sbagli, dove il vissero felici e contenti non esiste e anche dopo la fine della dittatura i suoi strascichi si rivedono nei sopravvissuti.  

I personaggi in se non li ho travati molto interessanti, sopratutto Courtney (la fidanzata del protagonista), ma il percorso di riavvicinamento tra un figlio, indeciso se intraprende la sua nuova vita americana o riscoprire le sue origini, e un padre storpio e depresso, che deve ritrovare in qualche modo la forza di lottare che il regime gli ha spento dopo molteplici e indicibili torture è veramente ben fatto e interessante. 

Gringolandia è un interessante libro che ci parla del difficile percorso di integrazione, del rispetto per le proprie origini, ma sopratutto la lotta contro ogni forma di sopruso. Sopratutto è consigliato a quei ragazzi che vogliono riscoprire un periodo storico spesso dimenticato dai più, ma decisamente ancora attuale per molti dei suoi aspetti.

2 commenti:

  1. Quello che è stato fatto al Cile è a dir poco scandaloso, qualche anno fa a leggere le interviste dei vari esuli di quel periodo (come i membri del gruppo degli Intillimani) si avvertiva forte la ferita dell'animo e del fisico di quelle persone. La cosa peggiore era che si avvertiva benissimo il senso del tradimento da parte dei vicini statunitensi.

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    1. Verissimo, recentemente ho visto un documentario su Luis Sepúlveda e si veda moltissimo il profondo stato di rabbia e astio per il colpo di Pinochet.

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