venerdì 26 aprile 2019
I Medici - Splendore e segreti di una dinastia senza pari di Alexandre Dumas - Recensione -
I medici sono una delle stirpi più illustri e rinomate nel panorama italiano, sicuramente la più importante tra quelle che hanno arricchito il panorama artistico e scientifico italiano. Una dinastia di non illustri origini, visto che la loro ascendenza arriva fino al tredicesimo secolo in una normale famiglia borghese di stampo mercantile. Sempre pronti a grandi imprese riuscirono dome dice lo stesso Dumas a incatenare la città di Firenze prima con catene d'oro (Cosimo il Vecchio), poi d'argento (Lorenzo il magnifico) e alla fine con la nascita del ducato con catene di ferro (Cosimo I).
Tra i tamti loro primati possiamo annoverare ben tre Papi (Leone X, Clemente VII e Leone XI) e due regine di Francia (Caterina e Maria).
Come detto furono grandi mecenati e tra i più fortunati visto che in toscana in quel periodo nacquero o fiorirono i migliori artisti rinascimentali (Leonardo da Vinci, Brunelleschi e Michelangelo per citarne alcuni). Grazie alla loro attività di finanziamento collezionarono una quantità enorme di oggetti preziosi. Alla fine della dinastia il loro ultimo colpo di grandezza fu proprio quello di preservare all'interno del territorio nazionale e bloccarne l'uscita da parte della nuova dinastia regnante facendoli diventare beni indisponibili dello stato.
venerdì 12 aprile 2019
Gomòria di Carlo H. De' Medici - Recensione -
Gomòria è l'ultima pubblicazione che ho letto della mai troppo lodata Cliquot, casa editrice indirizzata alla scoperta di piccole gemme letterarie dimenticate da molti, nonostante la profonda influenza che queste ebbero nel panorama letterario dell'epoca (basti pensare che forse una copia del qui presente romanzo era presente nella libreria di Italo Svevo, con tanto di annotazioni e segnature dei punti più interessanti, da cui poi l'autore triestino avrebbe preso spunto per descrivere le nevrosi dei suoi personaggi).
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lunedì 8 aprile 2019
Monkey Island 2 l'infinito mistero dietro al finale (spoiler presenti)
Oggi vorrei parlare di uno dei più controversi finali della storia dei videogiochi, Monkey Island 2: LeChuck's Revenge. Nella stesura di questo post è probabile che faccia qualche anticipazione sulla trama del gioco, quindi se non avete giocato a questo gioco (questo è veramente male) vi consiglio di stoppare la lettura fino a quando non avrete concluso il gioco. Le conclusioni tratte sono basate sulle teorie più in voga su internet e su mie considerazioni personali, quindi non prendetele come oro colato, la verità la sa solo Ron Gilbert (e probabilmente nemmeno lui).
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La copertina del primo capitolo |
Quello in cui voglio cimentarmi oggi però è il suo controverso finale. Infatti dopo aver sconfitto LeChuck nel primo capitolo e averlo apparentemente ucciso, Guybrush con la sua nota goffaggine dopo una serie di disavventure permette per errore a Largo LaGrande di resuscitare il suo vecchio capo, che ovviamente medita una tremenda vendetta sul nostro "temile pirata". In seguito a una serie di traversie Guybrush si ritrova faccia a faccia con il suo arcinemico, ma c'è qualcosa di totalmente inaspettato, LeChuck afferma di essere il fratello di Guybrush (Con il temibile pirata che si lancia nella migliore citazione di Star Wars di sempre. Infondo ci troviamo sotto lo stesso tetto), dopo una lotta accanita Guybrush scopre il vero volto umano di LeChuck mentre i genitori dei ragazzi entrano in scena arrabbiandosi con Guybrush per averli fatti preoccupare e ringraziando LeChuck per aver ritrovato il fratello. Scopriamo infatti che tutta l'avventura del temibile pirata sarebbe in realtà le attrazioni di un parco di divertimenti per ragazzi. Una finale veramente esplosivo.
martedì 2 aprile 2019
PROVIDENCE TALES n° 2 (Febbraio 2018)
Dopo la ristampa del primo volume la Providence Tales rende disponibile sempre a febbraio il secondo volume (la copertina è di Iosif Chezan). La qualità dei testi proposti è veramente di alto livello.
I racconti:
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Arthur Machen |
Saga di Steve Costigan: Il bulldog di razza di Robert E. Howard: Un marinaio, un bulldog, botte da orbi come se non ci fosse un domani e filosofia Howardiana. Cosa volete di più? Da amante dei cani non posso che promuovere questo racconto.
Il treno per Flushing di Malcolm Jameson: Una interessante rivisitazione del mito dell'Olandese Volante e dei viaggi del tempo, il tutto in chiave ferroviaria. I protagonisti sono un uomo e una donna costretti a subire le angherie di un losco pirata alla ricerca della sua nave perduta, ma più passa il tempo e più i due si accorgono che stanno tornando sempre più giovani, fino al misterioso finale.
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