sabato 19 dicembre 2020

Le 5 leggende - Recensione -

Titolo originale: Rise of the Guardians
Lingua originale: inglese
Anno: 2012
Durata: 97 min
Genere: animazione, avventura, fantastico, commedia
Regia: Peter Ramsey
Soggetto: tratto dai libri di William Joyce
Sceneggiatura: David Lindsay-Abaire

Tratto dalla serie di romanzi "The Guardians of Childhood" scritta da William Joyce, "Le 5 leggende" si è rilevato un film veramente piacevole e ben fatto. Sia a livello narrativo, con trovate che mi hanno conquistato, sia a livello visivo, con effetti grafici di primo piano.

Il comparto grafico di questo film è veramente spettacolare
Jack Frost è uno spirito senza memoria del proprio passato, legato all'elemento del freddo e del ghiaccio, che vive facendo scherzi ma senza che nessun bambino o essere umano in generale per qualche motivo lo possa vedere o sentire. Un giorno Pitch, il malvagio uomo nero, torna dal suo esilio per riportare la paura e il vuoto nei cuori dei bambini. Per scongiurare la minaccia e proteggere i bambini i quattro guardiani storici (Babbo Natale, Sandman, la Fata dei dentini e il Coniglietto pasquale) si alleano con Frost. 

Avevo sentito parlare molto bene di questo film da vari recensori ma per un motivo o per l'altro non ho mai trovato il momento giusto per guardarmelo. Devo dire che ho fatto veramente male ad aspettare tutto questo tempo. Le 5 leggende è un film veramente ben fatto, soprattutto mi ha stupito vedere un tema sulla carta così strano e poco intrigante, considerando che si tratta di personaggi di solito visti come gioiosi e poco inclini alla violenza, rilevarsi perfettamente calati in un contesto eroico senza però perdere il loro ruolo tradizionale (anzi in un certo senso ne escono addirittura rafforzati). Il rischio di fare un minestrone indigesto di sentimenti e buone intenzioni era fortissimo ma il film fa un lavoro egregio nel caratterizzare al meglio i vari personaggi, ognuno di loro poi rispecchia un determinato aspetto dell'infanzia (Babbo Natale è la meraviglia nel mondo e negli oggetti; La fatina dei denti i ricordi legati all'infanzia; Sandman il potere dei sogni, ecc. Cosa che mi è piaciuta moltissimo) e ne rappresenta il proprio centro e forza (ma anche debolezza quando viene perso nei cuori dei bambini). 

Un esempio di come i colori legati ai personaggi influenzino le atmosfere
Molto bello anche il lavoro cromatico legato ai personaggi, all'apparenza molto semplice, ma che visivamente riesce a conquistare lo spettatore (quando per esempio compare l'uomo nero, spesso i colori virano verso un netto bianco e nero. Altra chicca carina è il fatto che l'iride di Pitch ricordi un’eclissi totale di sole, quindi negazione totale di luce, mentre quelli di Sandman, suo opposto, ricordano il sole). Poi Babbo Natale in salsa russa che ti spara nomi di compositori russi nei momenti di concitazione è diventato in breve tempo il mio personaggio preferito del film (poi vogliamo parlare della slitta? "A tutti piace la slitta"). 

Uno dei messaggi più belli del film
Forse l'elemento che non brilla tantissimo nel film è il fatto che la trama riprende i temi classici della formazione dell'eroe ma senza aggiungere nulla di nuovo alla formula (probabilmente è questo elemento che a mio giudizio ha pesato molto negli scarsi incassi al botteghino). Anche il cattivo, Pitch, ha elementi interessanti, soprattutto legati al fatto della sua paura di rimanere soli e invisibili, perché nessuno crede nella tua esistenza (elemento che lo accomuna in parte al protagonista) e una parlantina e una ricerca dell'effetto scenico che ricorda molto l'Ade di Hercules. Il problema è che non viene approfondito abbastanza per renderlo veramente affascinante. 

Non mancano i personaggi pucciosi o dalla verve comica ricercata, ma non sono mai veramente pesanti e anzi sono veramente simpatici da vedere (soprattutto gli Yeti di Babbo Natale regalano più di un momento di divertimento). 

Il film svolge un lavoro veramente egregio nel raccontare la crescita e la formazione del protagonista (e attraverso di lui lo spettatore ha una interessante riflessione sui temi legati all'infanzia e nel credere ai propri sogni/desideri). Un percorso di formazione non a senso unico visto che affiancando Jack nel suo percorso anche le grandi leggende riscopriranno la scintilla di bontà che gli aveva portati a diventare spiriti delle festività e che avevano dimenticato perché troppo indaffarati a interpretare i propri ruoli e che ne avevano causato la separazione e rivalità. Vederli rivaleggiare, tra scherzi e allegre vanterie, durante il recupero dei denti dei bambini è uno dei punti più divertenti e dolci del film. 

In definitiva un ottimo film,  forse una storia non molto originale negli elementi base ma veramente ben fatto. Mi piacevolmente stupito, lo consiglio vivamente.

10 commenti:

  1. Carino sì, ma non me la sento di definirlo ottimo, sarei più sul 7 ;)

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    1. Ci sta, diciamo che un 7 e mezzo per me è il voto giusto.

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  2. Fu fiasco al bottheghino se non ricotdo male, ma potrei confondermi con i gufi di Snyder.

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    1. Credo sia andato in pari con il costo del film o qualcosina di più (praticamente per un film ad alto budget è una mezza mazzata). Probabilmente l'essere un vendicatori in salsa festività non ha premiato abbastanza.

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  3. Visto anche io recentemente e l'ho ADORATO.
    Esatto, Cromaticamente è molto interessante, i personaggi sono ironici al punto giusto e personalmente ho apprezzato tantissimo la storia di Jack, forse perché sono molto legata al periodo invernale.
    Un saluto!

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    1. Ciao! Sono d'accordo, hanno fatto un ottimo nello sviluppare l'arco di crescita del personaggio principale (cosa che nelle produzione attuali non sempre accade).

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  4. Francamente non mi ha mai fatto gridare al miracolo o particolarmente impazzire, anche se ammetto non è uno dei lavore peggiori della baracca dreamworks (che amo come un ascesso dentale).
    Però una cosa non ho ASSOLUTAMENTE gradito... è la superficialità con cui sono trattate le figure dei personaggi dei guardiani; non viene assolutamente accennato il loro passato mitologico-folcloristico che li lega indissolubilmente alla vecchia Europa, che anzi, si può dire che viene addirittura completamente ELIMINATO! Forse perchè la ruffianissima dreamworks pensava che avrebbe fatto sentire a disagio gli spettatori americani più "progressisti" (difatti nella squadra dei bambini ne hanno dovuto piazzare un paio neri PER FORZA) che in quanto a cultura stanno davvero con il livello sotto le scarpe e sono i primi a guardare i paesi di fuori dall'alto in basso.
    L'unico che probabilmente ne viene fuori meglio è proprio Babbo Natale, e il fatto di averlo farro russo lo può accostare all'omonima figura di nonno Gelo tipicoo del folclore slavo e figura favolistica in cui vi si trovasno tutti i tratti del Dio dell'iinverno e del ghiaccio, così come alcune caratteristiche tipiche delle due divinità norrene che più di tutte hanno contribuito alla nascita della figura di Babbo Natale: Odino e Thor, l'avere un aspetto grande, grosso e minaccioso come un vecchio orso; l'allegria festosa e bonaria; l'aura di mistero che lo circonda; la fierezza e lo spirito battagliero e (non ultimo) la generosità che riserva per i più indifesi; sono tutti aspetti che si ritrovano in tale divinità.

    Peccato che altrettanto non si possa dire degli altri guardiani, in particolarte la fata del dentino e.... IL CONIGLIETTO PASQUALE, oddio, questo personaggio è stato completamente devastato.
    La prima è una banalissima fata dal ben poco gradsevole aspettto simil colibrì. In oltre il topino viene inserito a scopo di spernacchiamento bullistico dell'Europa, e la cosa, oltre che essere un pò offensiva e anche una VERA CAVOLATA per semplice fatto che fata e topo sono INDISSOLUBILMENTE LEGATI NELLE STESSE LEGGENDE A FILO DOPPIO

    Da Wikipedia:
    Il mito viene già citato nel racconto del XVII secolo della baronessa Marie-Catherine d'Aulnoy, La Bonne Petite Souris, in cui si parla di una fata che si trasforma in una topina per aiutare la Regina a sconfiggere un Re malvagio.
    In alcune parti delle Lowland scozzesi il compito di portare dei soldi è affidato ad un topo-fatina bianco che acquista i denti da latte.

    Quindi sarebbe stato d'opuo farne una sorta di bella topolina antropomorfa di colore bianco (un pò cresciuta XD) con ali d'insetto e il vestiario di una classica fatina. Anche perchè così i bambini non li confondi e poi... dare un origine americana a questo personaggio e quanto di più demente si possa concepire. Peggio degli idioti che ancora ditengono Babbo Natale una creazione della Coca Cola (o per lo meno attribuiscono i colori della sua veste ad essa, tutti falsi miti).

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    1. Ma il lato SICURAMENTE più dolente lo rappresenta proprio il coniglietto di Pasqua, cioè... un coniglio di Pasqua AUSTRALIANO?! Ma cosa si erano bevuti alla dreamworks quando anno concepito una simile fesseria?! Se si trattata di una battuta ironica è il peggiore che potessero fare, avete idea di cosa rappresentano i conigli per l'Australia???!!!
      https://it.wikipedia.org/wiki/Conigli_in_Australia
      e nessun australiano si è fatto sentire... !!!

      Ma oltre questo, c'è da considerare che non si doveva neppure fare un coniglio ma bensì una lepre, perchè all'origine è proprio la lepre lunare che è strettamente legata a quel periodo; la lepre che è associata alla Dea germanica Ostara che, non di rado, veniva rappresentata proprio come una donna con la testa di lepre e i lunghi capelli.
      Per tanto anche qui, sarebbe stato meglio farne una lepre antropomorfa femmina, magari in tenuta da guerriera valchiria e con bell'accento teutonico; sarebbe stato divertente anche per il contrasto che avrebbe creato con quello del buon vecchio Babbo! E invece ci ritroviamo il cugino peloso di Crocodile Dundee che fa il figo ogni due per tre con una aspetto he più tamarro e inguardabile non si può.

      Concludo che pure Jack Frost avrebbe avuto bisogno di una revisionata, anzitutto gli avrei eliminato quella faccia da fighetta degli dei peggiori cartoni giappi moderni e secondo... se muore con un abito medioevale (visto che lui è di quel periodo) ed è atutti gli effetti una spirito invisibile, come un fantasma, PERCHE' POI LO CAMBIA CON UNA FELPA FIRMATA ULTAFIGHETTA Da "BEL TENEBROSO INCOMPRESO" ADOLESCENZIALE???!!!
      Ve lo dico io perchè... per fare arrapare le fangirl più modaiole e sfegatate, e poter vendere ancor più stupidi gadgets; quasta SI che è una vera caduta di stile.

      Non nomito il cattivo perchè per me è non pervenuto, specie per il fatto di avere "una parlantina e una ricerca dell'effetto scenico che ricorda molto l'Ade di Hercules", denota solo una scarsa originalità.

      Creamworks, ci hai provato, ma non ci sei riuscita; film appena sufficente, leggermente sopra la media delle tue solite baracconate dementi.

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    2. è un film per ragazzi in salsa action! Ci sta che i personaggi siano stati modificati per renderli più accattivanti per il gusto moderno. Sono i guardiani delle feste, ma questo non vuol dire che debbano seguire per forza lo sviluppo storico del personaggio, che dubito che anche un europeo medio conoscerebbe (ti faccio comunque i complimenti per la tua conoscenza dell'argomento).

      Per il coniglio pasquale australiano basta cercare sulla pagina wiki del film e vedere che il doppiatore originale del personaggio è Hugh Jackman, attore australiano di grande fama.

      Per il fatto che ci sono bambini di colore è semplicemente dovuto al fatto che molte scene sono ambientate negli stati uniti. Comunque anche da noi non è così inusuale trovare ragazzi italiani di origini africane.

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    3. "è un film per ragazzi in salsa action! Ci sta che i personaggi siano stati modificati per renderli più accattivanti per il gusto moderno."
      E invece no, non è affatto una scusa, anzi, è la più debole che si possa trovare. E in ogni caso anche li ho descritti io, mantenendo più fedeltà al loro retaggio li si poteva rendere accattivanti lo stesso (secondo te non sarebbe piaciuta una lepre antropomorfa sexy in tenuta da valchiria che armegia due asce?)

      "Sono i guardiani delle feste, ma questo non vuol dire che debbano seguire per forza lo sviluppo storico del personaggio, che dubito che anche un europeo medio conoscerebbe"
      I film servono anche a questo, a insegnare qualcosa, specie quando si parla di cultura come in questo caso.

      "ti faccio comunque i complimenti per la tua conoscenza dell'argomento"
      Molte grazie.

      "Per il coniglio pasquale australiano basta cercare sulla pagina wiki del film e vedere che il doppiatore originale del personaggio è Hugh Jackman, attore australiano di grande fama."
      E chi se ne frega, poteva essere accattivante pure come te l'avevo descritta io, anzi di più (in fondo di personaggio femminile c'è solo la fata del dentino che per altro le fan fare poco e un cazzo); e al posto di Jackman mettevi Diane Kruger.
      Che poi te l'ho pure illustrato, associare conigli all'Australia sembra voler fare del pessimo umorismo su fatti molto gravi.

      "Per il fatto che ci sono bambini di colore è semplicemente dovuto al fatto che molte scene sono ambientate negli stati uniti."
      Ecchìssenefrega!!! Li infilano solo perchè "sennò si sentono maltrattati", ma francamente se ne poteva fare a meno (una volta tanto), in fondo non sono molti i bimbi negri che credono a tale figure, sono più interessati ad imitare i genitori che vanno in galera.

      "Comunque anche da noi non è così inusuale trovare ragazzi italiani di origini africane."
      Questa te la potevi risparmiare... NON ESISTONO!!! Negri sono e rimangono, e prima se ne tornano a negrolandia meglio è, visto che stanno ulteriormente abbassando il reddito dell'istruzione e un cospiquo aumento di bullismo e delinquenza.

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