lunedì 21 dicembre 2020

Zanna Bianca (2018) - Recensione -

Titolo originale: Croc-Blanc
Paese di produzione: Francia, Lussemburgo
Anno: 2018
Durata: 85 min
Regia: Alexandre Espigares
Soggetto: Jack London
Sceneggiatura: Philippe Lioret, Serge Frydman 

Coccoloso fuori, totalmente selvaggio dentro
Zanna Bianca è uno dei classici della letteratura, un romanzo che esplora attraverso un cucciolo di cane lupo temi come la moralità e la redenzione, ma che riflette anche sul difficile rapporto tra uomo e natura. Soprattutto il romanzo di Jack London fu uno dei primi a mettere il punto di vista dell'animale al centro della storia (seppur filtrato dall'idea di darwinismo sociale e della difficile esperienza dell'autore nel Klondike). Una storia che ha conquistato milioni di lettori, riproposta in vari film, anche se stranamente nessuno in versione animata (anche bisogna dire che il film Balto in diversi elementi riprende la storia di London). A sopperire a questa mancanza arriva nel 2018 Espigares, che realizza una storia decisamente ben realizzata anche se non scevra di difetti. 

Zanna Bianca è un cucciolo di cane-lupo (in realtà è per tre quarti un lupo) che vive nello Yukon di fine ottocento. Il capo di una tribù indiana accoglie il cucciolo per le sue qualità fisiche, l'animale cresce e dimostra una forza fisica eccezionale. Le sue caratteristiche fisiche attirano però le attenzioni di fuorilegge che scommettono sui combattimenti tra animali.

Il primo incontro con l'essere umano (da notare il particolare stile spigoloso per le fattezze umane)
Per essere un film di produzione europea (quindi con budget e maestranze inferiori rispetto alle controparti americane e giapponesi) il film visivamente è un piccolo gioiello. Grazie anche all'uso di una animazione mista, realizzata in parte con il Motion Capture per l'animazione degli esseri umani, computer grafica per gli animali e l'utilizzo della pittura per la colorazione. Un mix che funziona decisamente bene, soprattutto per i paesaggi che sono veramente spettacolari ( gli effetti di illuminazione, in special modo quelli riguardanti il tramonto sono fatti benissimo. Danno una sensazione di realismo che difficilmente ho riscontrato in altri film), gli umani sono realizzati in modo spigoloso ma considerato l'ambiente è un tocco adeguato per esprimere la durezza della vita in quei luoghi. Il character design degli animali, in special modo Zanna Bianca è fatto con cura (da cucciolo è troppo dolce). Le animazioni sono ben curate, in special modo quelle degli animali (anche se bisogna dire che gli esseri umani non godono di altrettanta cura e risultano leggermente scattosi nelle movenze).

Il difetto principale del film è che non si capisce bene a quale pubblico si rivolge: da una parte è troppo serioso e scevro di elementi comici che possono attirare il pubblico più piccolo, dall'altra film ci va con il freno a mano tirato per le scene violente o dal forte impatto emotivo (rendendo molto più difficile per lo spettatore immedesimarsi nelle sofferenze di Zanna Bianca e nel suo difficile percorso di crescita tra civiltà umana e natura selvaggia). Il film poi non è neanche totalmente fedele allo storia del romanzo, saltando una buona parte introduttiva del romanzo e modificando molti sviluppi narrativi della storia, il che ci può stare se le scelte portano a uno sviluppo interessante, peccato che le scelte in questo caso non portano a sviluppi particolarmente interessanti e anzi spesso finisco per svilire il messaggio del romanzo. 

In definitiva Zanna Bianca è un buon film, in special modo nella prima parte, quella ambientata nella foresta e prima del contatto con gli umani. Il resto del film non si dimostra altrettanto buono, ma si rimane sulla sufficienza, grazie all'ottimo comparto grafico che sopperisce alle vistose lacune narrative.

8 commenti:

  1. Ne condivido i difetti che i pregi, indubbiamente un buon film ;)

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    1. Grazie, sono d'accordo. Forse non è il miglior adattamento del romanzo ma rimane godibile.

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    1. In questo caso buona visione ;)

      Poi se ti va fammi sapere cosa ne pensi.

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  3. Non sapevo di questo film, gli screenshot che hai messo sembrano ottimi (amo anche proprio lo stile spigoloso che citi...); dispiace quando una cosa funziona a metà perché non sa che strada prendere...

    Moz-

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    1. Purtroppo è l'elemento che ho meno apprezzato del film, anche perché la storia si presta a molteplici letture.

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    1. Ciao Marzio prima o poi ci penserò, magari su rai play si trova.

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