venerdì 25 dicembre 2020

Natale di Dorata Speranza (Golden Hope Christmas) di Robert E. Howard



Quale miglior modo di festeggiare il periodo natalizio se non con una storia del mio bardo Texano preferito? Natale di Dorata Speranza è uno dei primi racconti scritti da un giovane Howard per il giornale scolastico, quando aveva circa 16 anni. Un racconto che dimostra uno stile ancora acerbo, ma capace di tratteggiare un calda storia natalizia e personaggi affascinanti nel giro di poche pagine. Il tutto in un genere, il western, che Howard adorava e a cui dedicherà molte storie.

Red Ghallinan è un uomo cinico e duro, che ha vissuto un'infanzia fatta di violenza e povertà (tranne che per un breve momento della sua tormentata esistenza), odiato da tutti e temuti dagli altri criminali, il suo unico lavoro consiste nell'uccidere in duello gli avversari dei ricchi possidenti locali. Le avanguardie della legge però si fanno sempre più vicine e il pistolero deve trovare nuove vie per guadagnarsi il pane. Il lavoro in miniera è duro e faticoso, quindi decide di truffare Hal Sharon, un giovane ingenuo e sognatore dall’Est, millantando le incredibili qualità della sua concessione. Incredibilmente la testardaggine di Hal viene premiata e Red mosso da profonda invidia medita una sanguinosa vendetta. Un segno gesto di buona volontà fermerà il massacro.

Natale di Dorata Speranza è una storia di brevissima durata, con personaggi semplici e stereotipati, ma la trama funzione e scorre bene. Il gesto che salva i protagonisti è ben pensato (riesce a dare quel tocco di spirito natalizio senza mettere in ballo renne e babbi natali o spiriti festivi). Il ravvedimento del cattivo funziona e ci sta in una storia di questo genere. Il tema western ci sta veramente bene e l'influenza degli scritti di Jack London si sente.

Il racconto può essere letto tranquillamente sul sito dell'editore Providence Press: http://www.providencepress.it/it/natale-2018/

4 commenti:

  1. Sono corso subito a leggerlo e ti dirò che a me non è dispiaciuto, anche se si vede che è un racconto piuttosto giovanile.
    Buone feste!

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    1. Mi fa molto piacere, è un racconto ancora acerbo ma che mostra la gemma grezza di Howard.

      Buone Feste!!!

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  2. Arrivo in tempo in tempo per il tuo unico post natalizio (a dicembre ne vorrei leggere solo così, a tema). Tra 2 giorni tolgo tutti gli addobbi e non voglio più sentirne parlare fino a fine novembre!

    Non conosco autore e racconto ma non mi dispiacciono affatto i western natalizi. Anche se le mie uniche esperienze sono con un numero di Tex (che ho tratto l'anno scorso, post che hai letto e commentato) e due episodi di diverse stagioni de La Casa Nella Prateria 😆

    Bella recensione, mi hai incuriosito a proposito del "miracolo di Natale", senza fare spoiler.
    Spero di ricordarmelo il prossimo dicembre, per leggerlo al momento giusto. Provo ad appuntarmelo su un documento al PC da mettere nella cartella natalizia, perché gli appunti su carta non durano un anno.

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    1. Lo spirito non muore mai! O perlomeno ti ricompare sotto la forma di tre spiriti natalizi! Grazie mi sembrava doveroso mettere qualcosa che scaldasse il cuore in questo periodo grigio.

      Se ti garba ho dedicato a questo autore una sezione apposita del mio blog.

      Fammi sapere nel caso se il racconto ti è piaciuto.

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