sabato 4 aprile 2020

L'attimo fuggente - recensione -


Titolo originale: Dead Poets Society
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1989
Durata: 128 min
Genere: commedia, drammatico
Regia: Peter Weir
Soggetto: Tom Schulman

L'attimo fuggente è un di quei film che vanno visto almeno una volta nella vita, una pellicola che ha significato tantissimo per migliaia di persone. L'attimo fuggente è uno di quei pochi film che dopo la visione arricchiscono le spettatore di nuovi elementi, anzi mi spingo a dire che si tratta di un film che andrebbe visto da ogni studente e prof.
i protagonisti del film
La trama si svolge nel 1959 nel rigidissimo e reazionario collegio maschile Welton, dove l'élite del paese viene forgiata. Il professor John Keating, insegnante di letteratura, recentemente trasferito nel collegio ha un approccio originale alla didattica, che vuol portare gli alunni a: Seguire la propria strada, a comprendere la bellezza della poesia e l'essere se stessi e a non omologarsi alla massa.
Lo spirito del film è rappresentato dalla bellissima frase "Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita" che viene pronunciata dal professore Keating all'inizio del film. Un inno all'aprirsi al mondo, ad apprendere la cultura e sciogliere i vincoli mentali che limitano il nostro pensiero. I protagonisti del film siamo tutti noi: con i nostri dubbi e incertezze, paure e ansie, pressioni esterne e divieti, sogni e desideri (sopratutto nell'età scolastica, dove tale peso è sicuramente più forte visto che si tratta del periodo più delicato e ricco di possibilità in divenire della nostra esistenza).

Anche l'approccio alla tematica della didattica è importante, il professore Keating rispetto ai suoi colleghi non usa un approccio freddo e nozionistico alla materia, non cerca di installare freddi e asettici concetti ai propri studenti per poi lasciare che sia la vita o la successiva università a dare un giusto contesto ai propri insegnamenti (in quanto considerano deleterio al "futuro perfetto" dei loro studenti ogni forma di individualismo), ma cerca invece con esempi pratici e di riflessione come affrontare la vita e di come la cultura se studiata con il giusto criterio posso essere piacevole e divertente (il fatto che Keating sia totalmente contro al concetto di vedere la poesia come una fredda equazione come invece mostrato nel libro di testo è emblematico). Basti pensare a quanti studenti hanno perso qualsiasi interesse nella lettura/storia, con danni enormi per loro e per la società in generale, perché non sono stati istradati bene da insegnati e genitori.

Il film è un gigantesco inno alla vita, al fatto che nonostante tutte le rassicuranti promesse il nostro tempo su questa terra è limitato e dobbiamo quindi sfruttarlo al meglio per viverlo al massimo. Questo però non vuol dire che bisogna lasciarsi andare a una vuota vita edonistica, ma invece cercare di sfruttare ogni occasioni per apprendere e arricchirsi per personalmente di nuovo concetti ed idee. Sopratutto non concludere la propria vita con una marea di rimpianti e magri risultati ottenuti.

L'attimo fuggente è un film che convince perché racconta una storia onesta e con ottimo personaggi, in cui noi tutti ci possiamo rivedere. Sopratutto grazie anche alla struggente e affascinante "la setta dei poeti estinti". Una società segreta dove grazie a un luogo sconosciuto ai più i ragazzi possono essere finalmente se stessi e lasciarsi dietro ogni vincolo di paura e disagio, mostrando di avere delle incredibili abilità che normalmente non avrebbero mai sviluppato.

Una delle scene più belle del film
Uno scontro tra l'essere se stessi e il difficile mondo esterno che ovviamente non manca di elementi tragici e molto dolorosi. Alla fine quando il sogno di libertà sembra infranto e tutto tornare alla grigia realtà i ragazzi in una delle scene più iconiche ed emozionanti di sempre, pronunciano ancora una volta in piedi sui loro banchi la frase "O capitano, mio capitano", salutando il loro amato professore che gli ha dato gli strumenti per affrontare quella tempesta chiamata normalmente vita. Chi non vorrebbe un capitano tal fatta? 

In definitiva è un film caldamente consigliato, soprattutto se non l'avete mai visto prima. Gli insegnamenti di questo film non vanno disprezzati. 

14 commenti:

  1. Una volta nella? Decine di volte l'ho visto questo :D Un Robin Williams veramente indimenticabile! Di questi tempi la visione de L'attimo fuggente può far solo bene al morale

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    1. Sono d'accordo, è un film a cui non avrei detto nulla e invece mi ha intrigato in cinque minuti scarsi. Robin Williams qui è veramente mostruoso.

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  2. Uno di quei film indimenticabili della vita, anzi, uno dei film della vita ;)

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    1. Un film che ti sa insegnare moltissimo, l'avrei voluto vedere molto prima.

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  3. Facendo uno sforzo di memoria e incrociando i dati, ho scoperto che questo è stato il primo film che ho visto al cinema. Già volevo bene a questo bellissimo film e al suo sottovalutato regista prima, figuriamoci ora ;-) Cheers

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    1. Whaoo non si potrebbe chiedere di meglio per andare la prima volta al cinema.

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  4. Un cultissimo, visto e rivisto ogni volta che passava in tv.
    Un professore progressista, vitale, che insegna davvero...

    Moz-

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    1. Un prof così può dare tantissimo ai propri studenti. Sopratutto in quelle materie ostiche o noiose che nessuno vuole imparare.

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  5. Un capolavoro imperdibile, hai ragione. Ricordo quando uscì, la sua apparente lentezza in quella sala del cinema, e pian piano si svela una storia così straordinaria. Immenso il professor Keating, indimenticabili i ragazzi. È un film che mi è particolarmente caro perché ne ho portato in scena una mia versione al femminile di grande successo, premiata in due festival di teatro. E Carpe diem si chiama la mia associazione. :)

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    1. Io ho creato un piccolo gruppo su Hangouts dove in piccolo proviamo a ricreare Dead poets society.

      Credo che ogni studente vorrebbe un prof come Keating, probabilmente non si farebbero tanti sbagli come accade abitualmente agli studenti poco indirizzati.

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  6. Ecco io confesso che il film l'ho visto solo due volte il film, la prima l'ho trovato idiota, stupido e inutile ma poi dopo aver studiato la filosofia di Arthur Schopenhauer e Jean-Paul Sartre l'ho rivalutato anche se non sarà mai tra i miei preferiti!

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    1. Succede, a volte i film alla prima visione non ci dicono granché e bisogna approfondire. Io di filosofia sono molto ignorante ma prima o poi dovrò recuperare.

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  7. Tra i fondamentali da guardarsi quando si parla di Peter Weir!

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    1. Sono d'accordo con te. Purtroppo spesso il suo contributo nel film tende ad essere oscurato dalla figura di Robin Williams.

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