giovedì 25 ottobre 2018

Il Segreto dell'Uomo Elettrico - Recensione -


Titolo inglese: The Secret of the Telegian
Titolo originale: Densō Ningen
Anno di uscita: 1960
Durata: 85 min.
Regista: Jun Fukuda

Riprendiamo finalmente questa rubrica di "Arrivano i mostri", rimasta per troppo tempo in naftalina (ma si sa che l'attesa del mostro è una parte clou dei film), con un film che non ha mostro giganti come protagonisti ma un essere più discreto e silenzioso, ma forse ancora più letale e minaccioso. 

Kobayashi e Kirioka
Il Segreto dell'Uomo Elettrico è il secondo capitolo della cosiddetta "Trilogia dei mutanti", film prodotti dalla Toho (gli altri due capitoli sono "Uomini H" e "Una nube di terrore").

La trama vede una Tokyo sconvolta da una serie di omicidi misteriosi eseguiti da un essere mostruoso, che preanuncia con precisione micidiale l'ora e il giorno dei propri assassinii, riuscendo dopo aver colpito a scomparire nel nulla come se fosse dotato di poteri magici. Nonostante le indagini del detective Kobayashi e dell'intelligente giornalista scientifico Kirioka (che passa più tempo a indagare che a scrivere i suoi servizi. Chissà come fa a non farsi licenziare.) a nulla servono gli sforzi della polizia per fermarlo. Alla fine però si scoprirà che le sue vittime sono tutte legate ad eventi accaduti durante la fine della seconda guerra mondiale, loschi traffici e un misterioso carico scientifico.


Il particolare effetto "segnale disturbato"
 che annuncia l'assassino
Jun Fukuda riesce a realizzare un buon film di fantascienza/horror. Infatti nonostante una trama piuttosto lineare e priva di colpi di scena clamorosi. Il ritmo è decisamente incalzante, la suspanse funziona per tutto il film e il mistero legato al carico scientifico e all'uomo elettrico invogliano lo spettatore a continuare la visione. Il mix tra la componente scientifica (chi ama i vecchi film di fantascienza con macchinari pieni di luci e lampade ronzanti adorerà questa pellicola) e la struttura da giallo/ thriller poliziesco funziona molto bene nell'economia del film. Anche la componente horror viene diretta discretamente, nonostante qualche momento in cui la trama perde colpi  (la scena del cabaret), sopratutto per la componente di "vendetta dal passato" di un assassino che sembra invincibile. Gli obbiettivi dell'assassino sono poi abbastanza carogne da meritarsi la propria dipartita. Gli effetti speciali sono discreti ma risentono del passare del tempo.

Non mancano momenti abbastanza discutibili per i nostri gusti moderni, come l'assassino che si dimostra temibile nel pugnalare le proprie vittime ma una frana totale nello strangolare le medesime (che di fatti sopravvivono sempre) o una storia d'amore inserita perché si e che non porta a nulla. Come detto sono però elementi che non pregiudicano la visione del film.

Il macchinario di teletrasporto
Molto interessante è lo stesso Uomo elettrico (ma sarebbe meglio descritto come "uomo televisivo" o "Uomo Ologramma" visto che usa una sorta di ologrammi/teletrasporto per spostare il suo corpo da un posto all'altro attraverso apparecchi simili a ripetitori tv) che risulta sempre micidiale ma con profondi limiti visto che deve evitare di riscaldare i delicati macchinari che gli permettono di spostarsi a grandi distanze e avere quindi la possibilità di poter tornare indietro, anche se il loro funzionamento o di come l'assassino gli usi per andare e tornare non è spiegato benissimo. Un mostro derivato dalla tecnologia e non dal folklore popolare, ma non per questo non meno temibile.

8 commenti:

  1. Ne ho sempre sentito parlare, senza aver mai avuto la possibilità di vederlo, questo post quindi è doppiamente apprezzato, molto felice che la rubrica sia tornata ;-) Cheers

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    1. Grazie, sono contento che questo post ti piaccia. Io l'ho scoperto grazie a un gruppo di fansub italiani lo hanno recentemente tradotto nella nostra lingua.

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  2. Già so che quell'effetto lì mi avrebbe terrorizzato, sai? :o
    Grande recupero, Johnny! :)

    Moz-

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    1. Grazie, è una di quelle piccole perle che ogni tanto mi piace condividere.

      Io invece temerei molto l'Uomo Elettrico visto che potrebbe comparire ovunque senza il minimo preavviso.

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    1. Benvenuto nel mio piccolo blog!

      Hai ragione, solo per come suona è veramente accattivante.

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  4. Uomo Calibra-meglio-l'antenna-del-televisore 😂
    Il nemico numero uno chi era, Interruzione Delletrasmissioni? Quella sfera con strisce bianche e nere con quadrati colorati?
    Cazzate a parte, grazie per aver condiviso questa perla, non ho però capito se del trash.

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    1. Grazie per il tuo commento. Non è propriamente trash ma un horror decisamente invecchiato male, sopratutto per gli effetti speciali, ma con una storia veramente interessante da seguire.

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