lunedì 19 settembre 2022

Ghostbuster Legacy - Recensione - Gli Acchiappanostalgici


Titolo originale: Ghostbusters: Afterlife
Anno: 2021
Durata: 125 min
Genere: azione, fantascienza, commedia, fantastico, avventura
Regia: Jason Reitman
Soggetto: Dan Aykroyd, Harold Ramis 
Sceneggiatura: Gil Kenan, Jason Reitman

Una famiglia con diversi problemi economici eredita da un parente una vecchia magione nelle campagne dell'Oklahoma. La casa nasconde come il suo vecchio padrone molti segreti e starà alla nostra famiglia evitare quello che si nasconde minaccioso nei paraggi si scateni in una nuova apocalisse come accaduto tanto tempo prima a New York.

Il film del 1984 è stato uno strano miscuglio di sfighe incatenate, contrattempi, attori presi all'ultimo istante, budget risicato, beghe legali per il nome, sostanze allucinogene e letteralmente una corsa contro il tempo per far uscire il film nella data stabilita. Soprattutto fu il lavoro di quattro grandi comici che hanno saputo sopperire alle lacune della pellicola con la loro verve comica, tanto che alcune delle battute presenti nel film sono tra le più riuscite della storia del cinema. Il risultato fu uno grandissimo film rimasto nei cuori dei fan.

Tutti nel corso degli anni hanno provato a ricostruire quella formula magica, che aveva trasformato un film tutto sommato semplice, in una vera e propria miniera d'oro. 

Il cast e il regista del primo ci riprovarono con il secondo capitolo ma non funzionò totalmente. Era un buon film ma non riusciva a trovare la propria identità, finendo per essere una sorta di mix tra il primo film e le atmosfere più scanzonate del cartone.

Il videogioco del 2009, pur giocando quasi sempre in casa, riproponendo i set del primo film ha una storia carina e divertente (poi vogliamo mettere che vestiamo i panni di un recluta?). Forse quello che più si avvicina al titolo di degno seguito dell'originale. 

Il Remake/sequel del 2016 aveva delle buone idee (il cast di comici come l'originale ma al femminile e una trama più orientata all'azione) ma che poi buttava tutto alle ortiche con un umorismo di bassa lega e l'incapacità come tutti i remake moderni di staccarsi dall'emulazione del predecessore (per non parlare della scellerata idea di Sony di puntare in parte sul nazifemminismo, quello più stupido e becero, e delle ovvie reazioni che avrebbe scatenato nel pubblico). 

La voglia di Ghostbuster è ancora tanta e nel 2021 esce una nuova pellicola. In questo caso si tratta di un sequel/reboot del primo capitolo (il povero Acchiappafantasmi II è ormai una sorta di appestato con cui nessuno studio vuole averci a che fare).

Un pezzo di cartone ha più spessore di questi personaggi
Per questo film avevo dei sentimenti contrastanti, soprattutto quando molti dei miei amici erano usciti dal cinema con i lacrimoni per una determinata scena (ne riparleremo) e di quanto fosse rispettoso del materiale originale (non il migliore dei segnali a mio giudizio).

Riuscirà questo nuovo film a ricreare la formula vincente del primo capitolo? Considerando che alla regia c'è il figlio del mitico Ivan Reitman? Che torna la Ecto 1? Gli zaini protonici? Slimer in versione cicciotta? Gli stay puff più coccolosi di sempre? Non so voi ma io comincio a sentire vari campanelli d'allarme.

Mi spiace dirlo ma questo film è l'ennesima occasione sprecata, non essendo altro che una copia pasticciata e noiosa del primo film. Praticamente fa la stessa operazione truffaldina della pellicola del 2016 ma questa volta ottiene il plauso perché riempie tutto il vuoto con tanta nostalgia e citazioni a una famosa serie di Netfix.

Tanto ormai Hollywood ha capito che al fan medio non frega nulla di una bella trama, dei personaggi ben caratterizzati e sviluppati degnamente o di una azzeccata comicità. L'unica cosa che conta è che il film gli ricordi l'immagine mentale che ha della pellicola, pieno zeppo di citazioni e che ripeta le stesse cose viste nel 1984 ma senza farle uguali al 100% (diciamo al 95%, perché il fan duro e puro di qualsiasi brand teme più di tutto le novità, anche se poi a parole è il primo a strapparsi le vesti per avere uno svecchiamento della formula).

La prima parte del film cerca di camuffare un po' le cose imbastendo le basi per un classico avventuroso per ragazzi anni 80 (alcuni miei illustri colleghi dicono Strenger Thinghs ma non avendolo visto non faccio testo). Con la famiglia che riceve dal parente x una eredità, questa eredità si rivela una fregatura e il congiunto è considerato da tutti lo stramboide del villaggio, quindi per associazione anche loro sono degli sfigati... ma ehi!! Ovviamente il parente ci aveva visto più lungo di tutti, aveva ragione da vendere e alla fine nessuno di loro era un vero sfigato. 

Anche se poi questa ipotesi non viene mai veramente messa in campo visto che nessuno nel magico mondo di Hollywood post 2000 può essere un vero sfigato (ricordiamoci che i nerd hanno vinto. O perlomeno così ci hanno venduto la storia... e i gadget annessi).

Quello che funge da vero elemento di traino è Egon Spengler (Harold Remis) che in questo film funge da guida dei futuri Ghostbuster/nipoti. Forse l'unico aspetto del film curato leggermente meglio. Purtroppo è evidente che nonostante il sincero omaggio, in soldoni sia una operazione volutamente pensata per sfruttare la morte di un grande attore e far venire allo spettatore il lacrimone facile. 

Che poi questa idea che Egon abbia avuto una figlia e nipoti non mi sembra in linea con il personaggio e non riesco a mandarla giù (magari si poteva puntare più su Ray o Winston, che si sarebbero prestati di più a questa idea). A mio giudizio per spiegarla ci sarebbe voluta una evoluzione profonda del personaggio, qualche dettaglio ulteriore inserito nella pellicola, che purtroppo in tutto il film non si vede e che viene soppiantata da scenette diabetiche come un gnocco di lichene glassato con cioccolato e burro d'arachidi. Anche accettando la cosa chi sarebbe la fortunata? Jenine viene subito scartata e la sceneggiatura furbescamente non ci dirà nulla di più. 

Se non era associata a Sprengler quanto vogliamo scommettere che il fan della saga avrebbe urlato all'eresia?

Questo è il primo grosso difetto del film, dove i buchi di trama e le semplificazioni sono la norma. Per esempio la protagonista femminile ha delle buone potenzialità, e nella prima parte del film riesce anche a dare l'illusione che sia una degna versione con doppi cromosomi XX del nonno, ma poi per il resto del film diventa una macchinetta spara freddure ammantata del potere della Mary Sue. Il resto del cast è la copia annacquata, a livelli omeopatici, del cast originale. Praticamente fanno le stesse cose ma solo più politicamente coretti (praticamente sono delle gallette di riso, mentre Sprengler girl è la versione con il cioccolato sopra). 

Domande come: Ma come mai il cambio di location? Che ci fa una struttura del genere in una miniera? Possibile che non ci fossero altri demoni/mostri da mettere in scena? Gozer non ha imparato nulla dallo scontro precedente? Tutte domande a cui non otterremo mai una risposta, perché il film ha una lista di cose nostalgiche da inserire e non ha spazio per altro (e se amate scovare citazioni questo film vi accontenterà).

Il vero problema è a mio giudizio che: 1) La pellicola non fa ridere mai; inutile cercare... non troverete mai una battuta memorabile da ripetere nelle situazioni di palta nella vita di tutti i giorni (ma in un film che non vuole scontentare nessuno e offendere ancora meno, quello che ci tocca è la sagra della battute stantie). 2) Nonostante il film del 1984 fosse una pellicola sostanzialmente comica ti dava comunque la strizza che il mondo stesse per cadere nell'oscurità e solo quattro scapestrati eroi potevano salvarlo. Qui la trama è talmente citofonata e ultra controllata che ti da più l'impressione che sia un longplay di un videogioco che un affare serio.

E pensare che quasi quarant'anni dopo si sarebbero messi a litigare
 come bambini all'asilo.
Vogliamo parlare del fatto che per dare un minimo di senso a questo film hanno massacrato quello che teoricamente tenevano di più? Trasformando dei grandi amici, ognuno a modo suo un reietto (che trovava nei compagni quella famiglia capace di accettarli e sostenerli nelle loro stramberie), in un banda di bambini litigiosi pronti ad abbandonare un compagno di avventure al minimo sgarro?

Adesso parliamo di "quella scena" in modo da toglierci questo dente avvelenato dalla nostalgia. Sto parlando della scena dove il fantasma di Egon aiuta la nipote. Un momento che sembra ripreso dal combattimento di Gohan contro Cell, quando lo spirito di Goku soccorre il figlio che sta per cedere. Solo molto più svogliato e senza pathos. 

Quanto il tuo intero film si regge su questa scena così melensa e truffaldina la tua pellicola ha dei seri problemi.

Voglio dire Gohan aveva combattuto, preso delle sonore mazzate, si trovava davanti ad un avversario temibile e molto più forte di lui. Logico che il ragazzo abbia un momento di smarrimento e Goku venga a sostenerlo nel momento di massimo pericolo (dandogli un messaggio di speranza per lui e al pubblico). Ma in questo film ha senso? A che serve la sua figura? Ovviamente a nulla se non a far venire il coccolone allo spettatore.

Davvero un pessimo film e un pessimo omaggio a un grande artista.

11 commenti:

  1. Non potrei essere più d'accordo, davvero un film truffa. Cheers!

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    1. Grazie mille, purtroppo credo che nel suo genere sarà un apripista.

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    2. Non è detto, potrebbe dissolversi tutto quanto in una nuvola di fumo...

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  2. La prima parte è fresca e godibile, poi hanno deciso che bisognava per forza realizzare un remake scena per scena del primo film, musiche comprese, e nulla, il film è andato in vacca. Sull'omaggio finale sorvolo; là dove gli appassionati hanno pianto a me è salita la carogna, ché le resurrezioni in CGI, tra l'altro COSI' invasive, per me sono una mancanza di rispetto bella e buona.

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    1. Il finale credo sia la più bieca operazione commerciale camuffata da omaggio che abbia mai visto.

      P.S. Ho visto qualche video su come hanno realizzato le animazioni facciali del personaggio. È veramente stupefacente la tecnologia dietro. Credo che in un futuro non troppo lontano non sarà impossibile vedere un fotorealistico John Wayne battibeccare con un altrettanto realistico Oliver Hardy per una pizza in un qualche film della Disney.

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    2. "Credo che in un futuro non troppo lontano non sarà impossibile vedere un fotorealistico John Wayne battibeccare con un altrettanto realistico Oliver Hardy per una pizza in un qualche film della Disney."
      Speriamo di no, o per lo meno speriamo che le generazioni future saranno abbastanza sagge da non scendere a questi livelli di becera farsa.

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  3. Beh no, rispetto a quello prima è decisamente oro colato questo film, un film sì furbetto ma piacevole a vedersi.

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    1. Rispetto a tanti altri sì, ma onestamente si sente la mancanza di qualcosa di veramente nuovo in questo film.

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  4. Simpatico, ma niente di più.
    Però probabilmente è anche un problema di approccio alla pellicola, poiché al di là delle strizzate d'occhio ai fan storici, credo di non fare più parte del target.
    Non sono propriamente un fan storico, anche se il secondo lo vidi persino al cinema, però quest'ultima pellicola io l'ho già dimenticata quasi in toto.

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    1. È un plausibile rischio. Anche perché un ragazzino di oggi molto difficilmente avrà visto il primo capitolo.

      Il problema è come dici anche tu è che non fa nulla, a parte l'esasperante citazionismo, per migliorare in qualche modo la formula originale.

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  5. Se vuoi posso suggerirti qualche film bello per le prossime recensione, così ti rifai da questo obrobrio...

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