domenica 11 ottobre 2020

City Hunter Special 3 - Un complotto da un milione di dollari - Recensione



Terzo special dedicato al nostro sniper preferito uscito in Giappone nel 1990 e arrivato da noi nel 2004. Come i due precedenti special è diretto da Kenji Kodama (che qualche anno fa è tornato a dirigere il nostalgico CITY HUNTER: PRIVATE EYES).

La trama vede Ryo e Kaori sono alla ricerca di nuovo lavoro che gli permetta di rimpinguare le loro esauste finanze. Nonostante la scarsa propensione alla serietà di Hunter la coppia trova un cliente nella bellissima Emily O'Hara, la quale ha bisogno dell'aiuto di Saeba per proteggersi dalle grinfie del figlio di una potente famiglia della mafia e offre perciò l'allettante cifra di un milione di dollari e a un incredulo Ryo anche un mokkori (probabilmente per una incomprensione linguistica). L'occasione è troppo ghiotta per entrambi per lasciarsela sfuggire, ma qualcosa nella storia della ragazza non quadra e il mistero si infittisce sempre di più. 

Devo dire che questo special al di là di qualche scena intrigante non mi ha entusiasmato moltissimo, la trama segue troppo fedelmente il canovaccio visto in mille salse negli episodi della serie (il rapimento di Kaori, Ryo che fa il farfallone e azione a go go ecc.), ma senza strafare come nel precedente special ma senza neanche qualche grossa mancanza, risultando in un banale compito da portare a termine nel minor tempo possibile, con protagonisti secondari messi giusto per il minimo sindacale, mentre quelli creati ad hoc non si fanno ricordare (anche se il dinamitardo Douglas è molto divertente da vedere con il suo stile prettamente anni 80, vestito viola da cattivo da anime e la voce del mitico Ivo De Palma. volgiamo poi parlare che come arma principale usa dei modellini telecomandati riempiti di esplosivo?).


Una volta bastava guardare il colore del vestiario dei personaggi per capire chi era il cattivo!
Al netto di una produzione nella media lo special risulta guardabile e a tratti come detto divertente (bellissima la scena dove Ryo prima fa la morale davanti ai risultati di un ladro di biancheria femminile e poi è il primo ad approfittare del ricco bottino. Altrettanto bella scena dove Ryo sta per godersi la dura fatica del suo lavoro per poi vedersi tolto tutto da Saeko e Falcon che gli chiedono indietro i soldi per danni che ha causato. Mai una gioia per il nostro Hunter). Veramente appagante il combattimento all'interno dell'ippodromo abbandonato tra Ryo e Douglas, probabilmente il pezzo migliore dello special. 

Buone le animazioni ma un prodotto del genere non ci si poteva aspettare di meno, sopratutto nelle ragazze (uno dei pezzi forti dello show). 

I piccoli piaceri della vita
In definitiva uno special che si guardare nonostante non sia il massimo della produzione di City Hunter, regalando anche qualche scena d'azione intrigante e qualche piccolo colpo di scena azzeccato. 

6 commenti:

  1. Fu il primo che vidi, ovviamente ci rimasi male per la durata esigua.
    Gli altri speciale e movie infatti almeno durano 90 min.
    Tra i due che durano meno, questo e il precedente, Un complotto è sicuramente meglio riuscito.
    Molto bello l'inizio alla Miami Vice, come colori e vestito di Ryo.

    Moz-

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    1. Sono d'accordo, questo ha sicuramente una trama più accattivante (ma rimaniamo comunque sui livelli televisivi). Alla fine è un prodotto discreto, adatto al fan senza particolari esigenze, ma nulla di più.

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  2. Concordo con Miki, rimasi male per la breve durata.

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    1. Immagino, sopratutto quando la storia non riesce a soddisfare le aspettative.

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  3. Di questo ho qualche flash, a differenza dei precedenti, grazie al tuo post. Tipo i modellini telecomandati.
    E ovviamente ricordo il fastidio per la breve durata.
    Che nervoso quando alla fine non può riscuotere il compenso! Non solo i soldi ma anche il mokkori (ma per questo non ci riesce mai)!

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    1. Verissimo, non ha neanche la soddisfazione di mangiarsi qualcosa con il malloppo che tutti arrivano per spiumarlo.

      I modellini sono una delle poche cose originali dello special (anche se spesso negli effetti sono un po' esagerati).

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