mercoledì 6 febbraio 2019

I Muppet nell'isola del tesoro - Recensione -


Titolo originale: Muppet Treasure Island
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1996
Durata: 99 min
Genere: commedia, avventura
Regia: Brian Henson


Dopo il buon successo di Festa in casa Muppet, Brian Henson lancia i Muppet in una nuova storia questa volta in un clima molto più caldo e avventuroso del precedente, infatti in questo film si parla del migliore dei mestieri (quindi aprite bene le orecchie). Se avete la mappa non ci rimane altro che lanciarci all'avventura e andare alla ricerca del tesoro del capitano Flint.
«Ragazzi ricordate di non correre con in mano forbici o oggetti appuntiti...perché si ride, si scherza fino a quando uno dice ahhhhhhhhhhh!»
La trama ricalca abbastanza fedelmente la trama del romanzo di Stevenson, con molte semplificazioni e alleggerimenti per rendere tutto più godibile a un pubblico molto giovane, anche se non mancano modifiche che non sono riuscito a ben capire come quella di far diventare Jim orfano.

Come resistere a quel sorriso da canaglia?
Per il resto il film segue il classico stile muppet, sempre molto ironico e pieno di battute, quasi sempre divertentissime. Il mio momento preferito è quello dove viene annunciato l'arrivo del terrificante capitano Smollett, descritto come un diabolico e oscuro figuro, ma che dopo una inquietante entrata di scena con tanto di cavalli al galoppo si rivela essere il pacifico e gracile Kermit. Molto carini anche i ratti turisti che  con il tono cinico e annoiato fanno da giusto contraltare alla serietà della storia. L'unico personaggio "fuori rotta" è Miss Piggy, che viene inserita forzatamente in una storia che non prevede grossi ruoli femminili e il risultato si sente (sopratutto risulta decisamente meno sopportabile del precedente ruolo).


Adesso voglio un Kermit versione capitano Smollett
sulla mia libreria che abbraccia il romanzo "L'Isola del Tesoro".
Come nel film precedente ci sono canzoni veramente molto belle, anzi "Shiver My Timbers" e "Professional pirate" sono così riuscite ed emozionati che non sfigurerebbero anche in film dal taglio molto più serio e adulto (Una canzone che parla di oro, sangue, diavoli, omicidi praticamente ti fa salire l'avventura nel sangue come poco cose al mondo. Che poi ricordiamoci che questo è prodotto Disney, oggi potremo scordarci una cosa del genere). Anzi "Professional Pirate" è un inno che qualsiasi ragazzo cresciuto a pane, Salgari e Stevenson come il sottoscritto non può che adorare (In fondo non può essere diversamente se sei un "gentiluomo d'illustre dinastia"). Le altre parti cantate sono purtroppo decisamente molto meno riuscite (la canzone sulla Claustrofobia in primis). Peccato che per una questione di metrica molte canzoni in italiano perdano un po' del loro spirito originale ("I could have been a lawyer BUT I JUST HAD TOO MUCH HEART", diventa in italiano il molto meno efficace "e io invece un avvocato MA NON RIESCO A CAVILLARE)

Gli attori in carne e ossa sono decisamente scadenti e fin troppo macchiettistici, anche il protagonista Jim non sfugge a questa recitazione legnosa generale, l'unico che salva capra e cavoli è Tim Curry, con una interpretazione praticamente perfetta. Infatti Tim Curry per quanto non abbia il fisico adatto per interpretare Long John Silver recupera tutto con il suo carisma e simpatia ineguagliabili. Peccato solo che al povero Curry venga rifilato un vestito da pirata degno del più scrauso vestito di carnevale di Lidl.

Magari avessi avuto un consigliere del genere nel momento in
cui scelsi il mio percorso di studi...
Uno punto deludente del film è che rispecchia pochissimo la natura ambivalente del pirata da una gamba sola, un essere capace di gesti efferati ma che sa essere anche molto umano e gentile con chi ha la sua simpatia, un vero padre putativo per il giovane Jim. Cosa che invece nel film non si riscontra mai e Silver si riduce più a una allegra canaglia ma nulla di più, un vero peccato sopratutto per chi come me ha sempre adorato quel personaggio proprio per questa sua caratteristica (tanto da dedicargli un blog... ma quella è un'altra storia).

In definitiva non un film riuscitissimo ma perlomeno ha delle canzoni veramente molto belle e sa intrattenere. Peccato che la figura di Long John Silver non venga ritratta al meglio dal pur bravissimo Tim Curry.

10 commenti:

  1. Fermi tutti, qui si parla di Muppet! ;-) Forse non è il più celebre tra i loro film, ma me lo sono sempre gustato, la combinazione di pirati e Tim Curry è irresistibile, poi i Muppet migliorano tutti, così come i Pirati, quindi da qualcosa che li ha entrambi, non può certo uscire qualcosa di negativo ;-) Cheers!

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    1. Sono d'accordo, poi Kermitt è adorabile. Poi con delle canzoni così belle cosa ti aspetti di più?

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  2. I Muppet sono intoccabili, sin dai tempi di "Sesame Street" ai tempi della Tv dei Ragazzi. ;)

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    1. Vero, hanno uno stile così dolce e creativo che non possono essere anticipatici. Sopratutto Kermit.

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  3. Che palle la Disney MODERNA!
    A me non piace quando i personaggi cantano, però per i pirati cambio idea, ti mettono di buon umore quando cantano loro 😁
    Mitico Curry, riesce anche con un abito di merda 😆

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    1. Curry con la sua mimica è unico, può salvare film fiacchi come Mamma ho perso l'aereo 2.

      Le canzoni dei pirati sono sempre carine.

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  4. Un bel cult movie degli anni 90 XD.

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    1. Sì, poi le storie di pirati per qualche motivo mi garbano assai :P

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  5. Ehm ti confesso che manco sapevo dell'esistenza dei Muppet, poi ho cercato questo film (visto anche su YouTube le canzoni che cantano) e ammetto che per me hanno un po snaturato il romanzo (soprattutto il personaggio di Silver). Pero non si puo che sorridere allo sforzo per rendere la storia interessante anche per i piu piccoli.

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    1. Non ti preoccupare, la cosa è tranquillamente possibile visto che da noi il mondo creato da Henson non ha avuto lo stesso impatto mediatico e affettivo presente in America. Una cosa simile da noi sarebbe "l'albero azzurro" o "Bear nella grande casa blu".

      Silver è il personaggio più complesso da portare sullo schermo, soprattutto perché si tratta di un personaggio fortemente sfaccettato e complesso (traditore ma anche una sorta di padre putativo per Jim). Qui hanno preferito puntare sul renderlo gigionesco e burlone.

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