sabato 9 febbraio 2019

Fire and Ice - Fuoco e ghiaccio - Recensione -


Titolo originale: Fire and Ice
Paese di produzione: USA
Anno: 1983
Durata: 81 min
Genere: animazione, fantastico
Regia: Ralph Bakshi
Sceneggiatura: Gerry Conway, Ralph Bakshi, Frank Frazetta

Gli anni 80 sono il periodo d'oro per il fantastico "barbarico" o sword and sorcery, le opere di Robert E. Howard conquistano il pubblico e il film di Milius consacra definitivamente il suo personaggio più famoso, Conan il barbaro (uscito esattamente un anno prima di questo film). Anche il fantasy in generale dopo il periodo pulp degli anni 30-40 sembra tornato alla gloria di un tempo, grandi autori come  Fritz Leiber, Marion Zimmer Bradley, Michael Moorcock ecc. Nel campo delle illustrazioni si dimostra un campione Frank Frazetta, che con le sue opere riscrive il cannone barbarico, fatto di uomini possenti e donne dal fisico giunonico, diventando un canone all'interno dell'epopea barbarica. 

Franzetta con alcuni attori usati per i filmati in live action
Nel 83 uno dei più grandi pionieri dell'animazione americana, Balski, e l'illustratore Frazetta mettono insieme le forze per crea un film che sia il capolavoro del genere, venendo strettamente coinvolti in ogni fase della produzione del film. Il film si dimostra il capolavoro della tecnica dello rotoscopio dando ai personaggi una "fisicità" e un realismo difficilmente poi eguagliati da un film animato in modo tradizionale. Peccato che una trama molto semplice e a tratti poco chiara vanifichino alla fine il risultato finale e una delle cause del suo flop al cinema.


Per i profani la tecnica del rotoscopio si realizza filmando attori in carne e ossa, con ambientazioni ricreate per l'occasione, l'animatore userà poi la pellicola così realizzata come base per disegnare la scena. Una tecnica che permette un realismo (sopratutto nelle espressioni facciali) e una fisicità unici, con animazioni e combattimenti superbi, anche se a volte lo stile richiede un po' di tempo per essere apprezzato. Il problema è che si tratta di una tecnica complessa e molto difficile da padroneggiare (Balski era un maestro di questa tecnica avendola usata in moltissimi suoi film basti pensare al Signore degli anelli), ma sopratutto molto costosa visto che richiedeva il doppio del tempo e del denaro per essere realizzata.

Fire and Ice - Fuoco e ghiaccio è un film che si può definire senza ombra di dubbio animazione concreta, quasi ai livelli del tangibile. I disegni fluidi e curati permettono di seguire ogni guizzo di muscolo, osso o grasso di ogni personaggio (considerando sopratutto che ogni essere ha un vestiario spesso limitato a un gonnellino e una spada); le espressioni colpiscono per la loro verosimiglianza. La principessa Teegra è praticamente il sogno erotico animato di ogni fan di Robert e. Howard, praticamente la massima espressione sexy delle illustrazioni di Frank Frazetta, dalle forme talmente perfette da essere più una versione idealizzata di una Pin-up che qualcosa di realistico (e il film sbattendosene di ogni possibile remore ce l'ho sbandiera in ogni possibile posizione ammiccante e la telecamera birichina fa il resto. Io onestamente non mi lamento).

La trama è molto basilare: La regina delle tribù del Nord, Juliana, inizia una guerra per la conquista del mondo assieme a suo figlio Nekron, un mago talmente potente da comandare i ghiacciai. Nulla sembra poter arrestare l'avanzata dei ghiacci, le tribù che provano a resistere vengono distrutte dagli sgherri di Juliana (una specie di sub-umani ritornati a livelli quasi scimmieschi). Anche il villaggio di Larn, il protagonista, viene distrutto e il ragazzo è costretto a inscenare la sua morte per scappare.  L'unico che potrebbe contrastare il potere del ghiaccio è Re Jarol, signore della "Torre del Fuoco". Proprio per sconfiggere questo insidioso avversario Juliana usando un vile trucco rapisce la figlia del re, la sensuale Teegra, per costringere Jarol ha un atto di sottomissione. La ragazza però riesce a scappare e dopo essersi incontrata con il protagonista intraprende grazie anche all'aiuto del misterioso Darkwolf una grande avventura.

In questo film non si bada ai crucci delle razze civilizzate
I personaggi sono abbastanza basilari: Abbiamo l'eroe che ha perso tutto e che quindi grazie alla figura del mentore più anziano vuole vendicarsi del signore del male; La bella principessa dalle forme provocanti, che non si vergogna ad usarle quando lo richiede il momento (in una scena usa il proprio corpo per eccitare i sub-umani in modo da aver il tempo per scappare). I personaggi più interessanti sono sicuramente Darkwolf e Nekron, il primo sembra uno strano ma fighissimo incrocio tra Conan e un personaggio mascherato tipo The Phantom, peccato che il film si dimentichi di fornire ogni possibile background e lo riduca a una sorta di Deus ex machina, anche se i momenti che lo vedono coinvolto in combattimento sono trai i più belli del film. Dall'altra abbiamo Nekron, potente signore oscuro, visivamente che ricorda molto Elric di Melniboné e dotato di poteri telepatici potentissimi.

Le inquadrature lasciano poco alla fantasia dello spettatore
Peccato che la trama si riveli fin troppo superficiale e lasci numerosi buchi di trama (tipo chi sia o perché ci sia una statua di Darkwolf tra le rovine di un città). Segue fedelmente i cannoni dei film barbarici post Conan con Arnold Schwarzenegger, ma non aggiunge nulla di suo, perlomeno di rimarchevole. Comunque un film animato così adulto e poco interessato a intrattenere le famiglie è oggi una perla rara.


In definita un film animato divinamente, tanto che spesso i corpi dei personaggi sembrano vivi. Eroi visivamente carismatici anche se spesso caratterizzato poco e male, con una trama troppo banale per essere ricordata. Da vedere sicuramente, sopratutto se amate questo sfortunato regista e le storie barbariche.

Le scene di combattimento sono fantastiche

10 commenti:

  1. Prego, mi fa piacere esserti stato d'aiuto. Teegra merita ogni minuto di visione.

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  2. Ero convinto che col rotoscopio si risparmiasse tempo!
    Non è la mia tecnica preferita ma non mi dispiace.

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    1. Purtroppo no. È una tecnica molto interessante ma molto difficile da realizzare con buoni risultati.

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  3. Un film d'animazione Trash degli anni 80.
    Molto molto bello in senso buono XD.
    So bad it's so good cit.

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    1. È un film piacevole, che fa capire come negli anni 80 le storie di barbari tirassero veramente forte. Poi solo la tecnica usata per animarlo vale il prezzo del biglietto.

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    2. Trash è TUTTO il ciarpame dreamworks con i suoi personaggi/macchietta "mmmodderni" e PROFONDAMENTE irritanti; le banalissime storie trite e ritrite TUTTE uguali; il fastidioso umorismo demenziale senza cervello che oramai sembra d'obbligo in ogni cartone occidentale; e l'animazione digitale che oramai a più svaccato di una replica del grande fratello... So bad but not good, even worst!!! cit.

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    3. Guarda, credo che in tutte le produzioni rivolte al grande pubblico ci siano opere meritevoli e grandi porcate (magari oggi più le seconde), ma non dobbiamo dimenticarci che anche nel periodo di Fire and Ice venivano realizzate delle belle schifezze.

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    4. Perfino le più grandi schifezze di allora oggi risultano capolavori!

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  4. Opera interessante qualche scena l'ho vista ma il film tutto intero in italiano devo vederlo! adesso mi hai convinto a cercarlo!

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    1. Ottimo, poi fammi sapere se ti è piaciuto. Nonostante i vari difetti l'ho trovato molto carino.

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