lunedì 24 aprile 2017

Le stanze dei fantasmi Di Hesba Stretton, Wilkie Collins, Elizabeth Gaskell, Adelaide Anne Procter, George Augustus Sala, Charles Dickens - Recensione -



In una vecchia magione di campagna Joe e Patty, dopo essere stati vittime di una serie di misteriosi incidenti, decidono di invitare un gruppo di fidati amici a passare un periodo nella casa per cercare di venire a capo del mistero (altrimenti a cosa servono gli amici?) e vivacizzare le loro giornate. Ogni amico andrà a dormire in una stanza specifica (ognuna dotata di peculiare nome) con il proprio fantasma annesso e dopo 12 giorni di rigoroso silenzio dovranno raccontare cosa hanno visto e udito. Dietro ai partecipanti della storia si nascondo 6 firme di alto livello del panorama culturale dell'epoca. Infatti nella stesura di "Le stanze dei fantasmi" si nasconde un romanzo a cornice, che raccoglie una serie di storie pubblicate su "All the Year Round" nel 1859, in cui Charles Dickens con la sua ironia irresistibile fa da anfitrione e mediatore alle storie raccontate.

A leggere le prime pagine del romanzo sembra di assistere alla classica storia di fantasmi, con catene sbatacchiate lì e là, urla nel cuore della notte, visioni spettrali ecc. Invece fin dalla prima occhiata alla casa dove si trasferiranno Joe e Patty si capisce che l'atmosfera sarà tutt'altro che orrorifica, ma metterà in luce i veri fantasmi, di cui ogni partecipante alla storia è simbolo di qualche fobia o nevrosi, incarnazione degli spettri dell'epoca vittoriana. Una coppia affiatata, un giovanotto brillante, una femminista convinta, un ex marinaio col suo compagno di avventure e un avvocato di successo, tutti loro avranno una storia da raccontare, forse più spaventosa o divertente di una vera e propria storia di fantasmi.


A guardarla oggi l'epoca vittoriana è denotata di un fascino irresistibile, basti pensare alle avventure di Sherlock Holmes, tanto che ancora oggi vengono create storie, film, fumetti ecc ambientate in quel periodo. Ma l'epoca vittoriana fu un periodo anche di grandi disparità sociali, di violenza, di fame, povertà. Grande prosperità in quell'epoca di illuminismo scientifico aveva lo spiritismo, quasi fosse una sorte di compensazione o di riparazione per un periodo che stava rendendo le trasformazioni economiche e scientifiche sempre più veloci e caotiche, che divorarono le sempre più risicate certezze dei tempi precedenti. A questa si contrappone la lettura del periodo, che se pure tendente a mettere il fantastico in chiave quotidiana, direi quasi domestica, dimostra un volontà di scrivere storie terapeutiche, che dovevano essere edificati o perlomeno offrire uno spunto di riflessione. Non manca comunque un linea comica che si mantiene viva per tutto il romanzo, dal suo inizio alla fine, basti pensare alla cameriera, «una vera e propria distilleria per la produzione delle lacrime più abbondanti e trasparenti che avessi mai visto» o il Fantasma della Febbre malarica che ha causa di una malattia molesta è costretto a subire delle gigionesche avventure che lo portano il giorno del suo matrimonio a farlo credere un inguaribile ubriacone e far saltare il matrimonio. Quando tutto sembra perduto si sveglia e si accorge che era tutto un sogno... oppure no, il mistero non viene mai chiarito. Alla fine della dodicesima si scopre che non esistono fantasmi nella casa, ma ogni occupante  ha narrato il proprio "fantasma" interiore: l'innocenza perduta, il manco rispetto dato ai genitori, la morte, il peccato, l'amore non corrisposto. Un vero e proprio catalogo delle disavventure umane, che come in una sorta di terapia di gruppo, che i nostri si trovano a raccontare.

Un bel libro da leggere, che mi ha divertito e inquietato allo stesso tempo (tutte le storie sono interessanti da leggere ancora oggi e offrono interessanti punti di riflessione). Da leggere un po' per volta, come biscotti per tè, da il meglio.

Il libro contiene i seguenti storie:

I mortali nella casa di Charles Dickens
La Stanza dell'Orologio di Hesba Stretton
La Stanza Doppia di George Augustus Sala
La Stanza del Quadro di Adelaide Anne Procter
La Stanza della Madia di Wilkie Collins
La Stanza del Signorino B di Charles Dickens
La Stanza del Giardino di Elizabeth Gaskell
La Stanza ad Angolo di Charles Dickens

Personalmente ho adorato i racconti La Stanza del Signorino B, Stanza del Giardino e la Stanza della Madia. Se si va e avete letto il libro potete scrivere nei commenti quali sono state le storie che vi sono piaciute di più.

Scheda sul sito dell'editore: qui

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