sabato 5 dicembre 2020

Star Trek. La Pista delle Stelle volume 1 - Recensione -

 

«Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.»

 

Star Trek è una serie tv di fondamentale importanza per la storia della fantascienza, non solo per aver emozionato generazioni di spettatori, non solo per aver anticipato molti elementi tecnologici che oggi sono diventati di uso quotidiano come i telefonini o le porte automatiche (ahimè non ancora il teletrasporto), ma anche per aver affrontato tematiche culturali all'epoca (e per molti aspetti purtroppo ancora molto presenti oggi) come il razzismo e la paura del diverso (nell'equipaggio del capitano Kirk erano presenti: un russo (Chekov, considerando che la serie esce in piena guerra fredda di certo non una cosa facilissima),un'africana (Uhura, che non solo fu la prima donna ad avere un ruolo di comando in una serie tv ma fu anche la prima ad partecipare a un bacio interrazziali con il capitano Kirk). Addirittura nell'equipaggio un alieno (Spock), il mio personaggio preferito assieme al dottor McCoy. 


Quindi quando un giorno sono passato davanti a un nuovo mercatino dell'usato nella mia città potevo evitare di entrarci? Sopratutto quando ho visto nella vetrinetta una libricino con l'immagine dell'Enterprise? Ovviamente no (e ovviamente non è l'unica cosa che mi sono riportato a casa). 

Questo volume dovrebbe essere uno dei primi (se non il primo in assoluto) libro tratto dalla serie classica. I volume è una raccolta di racconti tratti dalle sceneggiature originali (quindi con il fascino ulteriore di vedere come le storie erano state originariamente pensate, senza il successivo lavoro di modifiche e adattamento alle esigenze dello show). Purtroppo il volume non segue l'ordine cronologico della serie tv e le storie sono presenti in ordine randomico (anche se da quando ho letto i dodici volumi della serie coprono l'intera serie classica). 

Il lavoro in generale mi sembra buono, nonostante la sua brevità (158 pagine), anche se si sente che alcune storie avrebbero migliorato con un po' più di pagine. 

Le storie presenti sono sette:


La legge di Charlie di Gene Roddenberry: L'Enterprice ha la missione di recuperare un ragazzino che è sopravvissuto misteriosamente per anni in completa solitudine in un pianeta disabitato. Charlie Evans, questo il nome del ragazzo, è un sopravvissuto volenteroso e che vuole conquistarsi il rispetto dell'equipaggio, il problema è che sta vivendo quel difficile passaggio verso l'età adulta che ti porta a voler essere considerato grande ma senza ancora accettarne tutte le responsabilità. La cosa sarebbe più fastidiosa che grave per l'equipaggio, se non fosse che Charlie è dotato di poteri mentali che gli permettono di controllare a suoi piacimento la nave (compreso il far apparire e sparire oggetti e persone). 

Storia molto carina, con l'angoscia che sale pagina dopo pagina, peccato che l'equipaggio difficilmente sarebbe riuscito a trovare una soluzione soddisfacente e quindi si è ricorso a un odioso deus ex machina per chiudere la storia.

La spada nel cervello di Simon Wincelberg:
Kirk e parte del suo equipaggio visitano una colonia penale dove si applica un nuovo metodo di cura. Ovviamente il macchinario si rivelerà molto più pericoloso e meno altruistico di quello che sembra. 

Storia che sa molto di Mad scientist e con un capitano decisamente incauto nel buttarsi nell'avventura. Storia che si lascia leggere ma di certo non lascia nulla alla conclusione.

Campo Bierce di George Clayton Johnson: Per disposizioni della federazione ogni anno il personale di esplorazione su un pianeta alieno deve essere visitato dal medico di una nave. La visita per Campo Bierce è compito dell'Enterprice. Tutto sembra svolgersi al meglio, se non fosse che una vecchia fiamma di McCoy è una dei due membri del campo, con profondo imbarazzo del medico. Stranamente uno dei membri dell'equipaggio afferma che la donna gli ricorda una ragazza in un altro pianeta della galassia. Una serie di morti e misteri porteranno alla verità.

Questo è uno degli episodi che ricordo della serie classica, molto bella e amara, sopratutto grazie a una trama che svela poco alla volta il mistero dietro agli eventi accaduti al pianeta. 

Altalena di terrore di Paul Schneirder:
Il capitano Kirk sta celebrando un matrimonio tra due membri dell'equipaggio quando un segnale di pericolo arriva dalla zona neutrale, che circonda i confini con i romulani. Qualcosa sta attacando gli avamposti della federazione con una nuova portentosa arma che gli permette di eludere i sensori e la vista dell'equipaggio. L'Enterprice dovrà trovare un modo sconfiggere questa nuova minaccia. 

Sicuramente la storia con il più alto tasso di azione e ansia del libro. Kirk e il suo equipaggio si trovano coinvolti in un mortale gioco del gatto con il topo, il cui esito potrebbe portare allo scoppio di una nuova guerra. interessante vedere come in questo episodio il cameratismo dell'equipaggio non sia ancora completo, con kirk che mostra qualche dubbio nei confronti di Spock (sopratutto dopo aver notato una certa somiglianza tra il vulcaniano e i membri della nave romulana), sospetto che in alcuni sfocia in vero e proprio sentimento razzista. La storia mi è piaciuta.

Sei minuti all'ora zero di John D. F. Black: La nave più famosa della fantascienza viene assegnata nel recupero di un team scientifico su un pianeta in procinto di esplodere. Arrivati sul posto scoprono che che i membri della stazione sono tutti morti in modo anomalo. Le prime analisi non portano a nulla, ma una volta tornati sulla nave molti membri dell'equilibrio cominciano a mostrare segni di forte squilibrio mentale. 

Una storia molto interessante, che per certi versi mi ha ricordato Resident Evil, ma che purtroppo l'autore non riesce a rendere al meglio nel suo pauroso sviluppo. Un vero peccato perchè l'idea di un equipaggio che scende sempre di più nella follia e nella autodistruzione è veramente accattivante. Perlomeno la storia ci regala un Sulu in versione D'Artagnan o Spock canterino, quindi almeno per il sottoscritto posso ritenermi soddisfatto.

Miri di Adrian Spies: Questo è un episodio della serie tv che ricordo molto vivamente e che da ragazzino mi aveva decisamente inquietato (anche se non ero ancora in grado all'epoca di valutare tutti gli aspetti della storia).

La trama vede l'Enterprise rispondere a un messaggio di SOS proveniente da un pianeta colonizzato secoli prima da umani fuggiti dalla terra per divergenze politiche. Arrivati sul pianeta, che rassomiglia moltissimo al nostro, il gruppo esplorativo trova inizialmente solo rovine. Dopo qualche ora scoprono una bambina chiamata Miri, assieme ad altri ragazzi, ma che nessun adulto. I membri della spedizione vengono infettati da uno strano virus, che scoprono essere stato creato in laboratorio per allungare la vita umana. Il progetto ha funzionato, ma solo nei bambini allungandone in modo esponenziale la vita, ma uccidendo tutti gli adulti. Ora McCoy dovrà trovare una cura che salvi i membri della spedizione prima dello scadere del tempo. 

Per certi versi mi ha ricordato "il signore delle mosche" di William Golding, con questi bambini che hanno formato una società autarchica e a tratti innaturale, decisamente una parodia del nostro mondo. Forse il racconto non ha la stessa forza cinica dell'episodio ma vale la lettura.

L'ombra di Banquo di Barry Trivers: Non sono riuscito a finirlo, l'ho trovato decisamente noioso.

In definitiva sono storie molto snelle, che puntano subito all'azione e la caratterizzazione è quasi praticamente assente e il capitano Kirk sovrasta tutti per sangue freddo e abilità. Un fan di Star Trek troverà il libro molto piacevole, un lettore medio avrà sicuramente un risultato più altalenante come storie. In definitiva mi è piaciuto molto, ma non è di certo un capolavoro della fantascienza.

2 commenti:

  1. Ah ecco qua degli approfondimenti sulla serie classica di Star Trek! hanno scelto degli episodi veramente interresanti che tu sei riuscito a descrivere bene! Complimenti!

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    1. Grazie mille Iacopo. La prima serie di Star Trek ha episodi veramente interessanti e alcuni erano veramente entusiasmanti e ricchi di riflessione (Soprattutto quello dei bambini dalla lunga vita).

      Altri semplicemente erano deliziosi nella loro assurdità.

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