giovedì 17 ottobre 2019

Il piccolo popolo dei grandi magazzini (Saga del Piccolo Popolo n° 1) di Terry Pratchett - Recensione -



La trama vede un piccolo gruppo di gnomi (o meglio loro si definisco "niomi") vivere una esistenza sempre più difficile e precaria a causa della presenza dell'uomo. Il gruppo guidato Masklin, ormai ridotti a pochi elementi (di cui la maggior parte anziani), decide di salire su un camion per trovare una nuova sistemazione più sicura. Il viaggio li porterà all'interno del supermarket "F.lli Arnold", dove scoprono l'esistenza di altri gnomi, che nonostante l'evidente benessere sono divisi in gruppi  (che corrispondo a un determinato settore merceologico) in forte rivalità tra di loro; ma che sopratutto hanno completamente perso la concezione del mondo esterno e pensano che la loro realtà sia interamente composta dall'emporio e che tutto sia stato creato da "F.lli Arnold (dal 1905)", che loro considerano una divinità e vedono i cartelloni pubblicitari del negozio come suoi messaggi divini. Una rivelazione esterna porterà però il gruppo a scoprire che l'emporio sta per chiudere definitivamente e venire abbattuto, quindi Masklin dovrà trovare il modo per convincere gli "niomi" del posto ad evacuare e sospendere le rivalità dei gruppi per il bene comune, ma sopratutto convincerli che esista veramente "l'esterno". 

Disegno di Josh Kirby
Sir Terence David John Pratchett è stato uno scrittore noto per i suoi romanzi di fantasy umoristico, anche se ridurre la sua produzione a una determinata etichetta sarebbe molto riduttivo. Pratchett è uno di quei scrittori che con la loro prosa riescono a tenerti incollato alle pagine del libro, che anche se riletti più volte riescono sempre a farti fare nuove riflessioni e risate, grazie al fatto che il suo stile apparentemente serio permette di rendere estremamente divertente il fantasy che esce dalla sua prosa. Sopratutto quello che mi ha fatto amare questo scrittore è la sua capacità di farti prima ridere con il suo umorismo, poi farti riflettere sui significati reconditi della battuta, poi rifarti di nuovo sorridere quando hai capito cosa vuole intendere l'autore.


Questo romanzo è il primo volume di una trilogia dedicata al "Piccolo Popolo", rivolta principalmente a un pubblico di ragazzi ma che rimane comunque una piacevole lettura anche per il pubblico adulto, sopratutto perché i temi trattati (il consumismo, la difficoltà di molti di accettare la realtà delle cose, il rifiuto o la paura di quello che non si conosce ecc) sono attualissimi e Terry Pratchett è abilissimo nel parlare di cose complesse con abile ironia e semplicità.

"Aveva Voglia di dire: È ridicolo! Come mai, non appena un niomo ha da mangiare e bere e non gli manca niente, si mette a litigare con gli altri niomi - come mai? Non può essere questo il destino dei niomi!"

Illustrazione di  David Wyatt
Lo scrittore ci fa ridere degli Niomi e delle loro difficoltà, ma in realtà ciò che stiamo deridendo siamo noi stessi e le nostre idee. Infatti gli Niomi dell'emporio si sono adagiati nel loro mondo di bambagia e comodità perdendo completamente il contatto con la realtà (per esempio non sanno cosa sia la neve o la poggia, arrivando all'assurdo di credere che gli alberi siano quelli di plastica usati durante le feste natalizie), tanto che anche quando la fine dell'emporio si fa sempre più vicina continuano a fare finta di nulla per non mettere in crisi il loro modo di fare (non vi ricorda nulla? Un certo stile che sta mandando a mandando il nostro pianeta in crisi?).

Altro elemento interessante è il tema della conoscenza. Infatti gli niomi nonostante siano molto intelligenti e rapidi (e furono capaci in tempi antichi di aiutare gli uomini nel loro percorso evolutivo. Non dirò come per non rovinarvi la lettura) hanno completamente perso molto della loro conoscenza. Infatti usano un linguaggio molto semplice e sgrammaticato, non disdegnando di denigrare gli esseri umani e la loro tecnologia; anche se poi se ne servono i più occasioni (tanto che Masklin giustamente arriverà a chiedersi perché siano gli niomi a nascondersi dagli umani e non viceversa). Alla fine nonostante il parere contrario di alcuni l'unico modo per poter fuggire dal pericolo si avrà proprio dalla lettura dei libri e dalla voglia di scoprire la realtà dei pochi niomi che hanno il coraggio di uscire dal loro comodo e piccolo nido e andare a scoprire il mondo.
<<Oh, sì. La politica, vedi, ha le sue leggi. I priori non possono cambiare idea di continuo. Te ne accorgerai. Per un capo non è tanto importante aver torto o ragione, quanto essere certo, mostrarsi sicuro di sé. Altrimenti la gente non saprebbe che pensare.>> 
Masklin impara anche che gli elementi più difficili (guidare un camion se sei alto pochi centimetri) possono essere superati se c'è la volontà e l'impegno (sopratutto quando sei un gruppo numeroso e volenteroso.

Quello che rende decisamente interessante la figura di Masklin rispetto agli altri gnomi è la sua capacità di vera leadership, quella che lo porta a sacrificarsi per il bene comune non per la seta di gloria di potere o gloria, ma perché semplicemente è disposto a sacrificare il proprio benessere per quello del gruppo (cosa che i capi dell'emporio pieni della propria boria non possono fare). Altro elemento che lo contraddistingue è la capacità di accettare la novità che gli vengono incontro e non ancorarsi alla tradizione per intraprendere le proprie azioni.

Il tema della religione è toccato con stile e arguzia da Pratchett, pur non arrivando a graffiare come nel romanzo "Tartarughe divine", inserisce interessanti riflessioni sul tema e sulla organizzazione della chiesa (qui vista in un ottica si chiusa alle novità e al genere femminile, ma non totalmente negativa, visto che ha permesso di mantenere la pace tra le fazioni). Gli gnomi accettano tutto quello che vedono come se fosse la manifestazione del divino, tanto che come detto ogni elemento dell'emporio viene rielaborato come se fosse dipeso dalla volontà di F.lli Arnold dal 1905 (Il "dal 1905" è di fondamentale importanza) e non da mere esigenze commerciali.

Non manca neanche dei segmenti di fantascienza che si inseriscono bene nel contesto del romanzo, ma di cui non rivelo nullo per non guastare la lettura.

In definitiva un libro da non perdersi, divertente e con ottime riflessioni. Ma esisterà un libro di Terry Pratchett che non valga la pena di leggere?

8 commenti:

  1. Devo dire che l'idea ci sta, la metafora pure (consumismo ecc...) però non so se potrebbe piacermi, visto che comunque è un fantasy in senso stretto.
    Dovrei vedere.

    Moz-

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    1. Pratchett scrive un fantasy così comico che si adatta perfettamente ad ogni palato (anzi diventa una droga). Io ti consiglio di dargli una possibilità.

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  2. Di suo ho letto solo Good Omens scritto in coppia con Gaiman, e lo trovai dannatamente bello e divertente ( anche l'omonima serie è stupenda).
    Il mio problema con questo autore è che è stato pubblicato a singhiozzo ed addirittura con tagli di interi capitoli delle sue opere e quindi non l'ho mai veramente approcciato, anche perché di difficile reperibilità.
    Sono sorpreso che sia uscita quest'opera, me lo segno in ottica futura.

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    1. È una vecchia edizione trovata al mercatino. È vero, purtroppo le opere di Terry Pratchett sono state praticamente maltrattate degli editori italiani. Io comunque nonostante tutto lo consiglio caldamente, leggere Pratchett è veramente meraviglioso, nessuno autore come lui riesce a mischiare fantasy ad alto livello con una graffiante comicità.

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    1. Non è tra le sue opere migliori, ma è comunque una lettura caldamente consigliata.

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  4. Messo in lista desideri. L'idea di esseri piccoletti che fanno di uno spazio ridotto (e commerciale) il loro universo è molto accattivante. Immagino che alla fine ci sia un "risveglio" da parte loro, che insomma capiscano di avere preso un abbaglio. Lo voglio leggere. Tra l'altro ho appena finito di leggere un libro di Pratchett scritto a quattro mani con Neil Gaiman che si intitola "Buona apocalisse a tutti!", e devo dire che è stato molto divertente.

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    1. Benvenuto Clarke nel mio blog! Sì alla fine ci sarà una sorta di risveglio e nuove missioni da compiere (cose da niomi tipo rubare un aereo di linea).

      Stai attento! Terry Pratchett porta alla dipendenza cronica! Difficilmente troverai storie e personaggi belli come quelli presenti nella saga di "mondo disco".

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