lunedì 1 luglio 2019

El Borak - Avventuriero del Deserto di Robert E. Howard - Recensione


Questo volume inaugura la nuova veste grafica delle pubblicazioni Elara (perlomeno nella collana Libra Fantastica) e con l'annuncio che il 2019 sarà un anno ricco di pubblicazioni per gli amanti del bardo texano.

Francis Xavier Gordon detto El Borak ha l'incredibile primato di essere stato il primo dei personaggi howardiani a venire alla luce (Howard dice di averlo iniziato ad immaginare intorno ai dieci anni) ma paradossalmente anche uno degli ultimi a venire pubblicato. Subendo quindi un continuo processo creativo di revisione e ripensamenti di cui non è facile trovare i giusti punti di collegamento.

Della vita Francis Xavier Gordon prima del suo arrivo nell'arrido Afghanistan all'inizio ‘900, si sa poco e nulla, si mormora solo che sia stato costretto a fuggire dalla legge dopo qualche fattaccio nel Sudovest americano e abbia perciò abbandonato la sua attività come pistolero. Grazie alla sua rapidità nell'estrarre la pistole, coraggio e affinità al barbaro codice d'onore delle popolazioni locali si è costruttivo una propria leggenda di astuzia e forza micidiale che ha fatto presa anche tra le feroci tribù degli altipiani.

Non solo un grande fan di questo personaggio, visto la sua tendenza ad essere fin troppo abile e misterioso, ma il luogo in cui si muove e le razze che abitano i posti da lui visitati sono veramente interessanti.

I racconti presenti in questa edizione sono:

La figlia di Erlik Khan: fu pubblicato su Top-Notch nel Decembre 1934 e rappresenta la prima avventura in cui compare El Borak. In questa avventura il nostro protagonista viene prima ingannato da un gruppo di inglesi che lo hanno assunto come guida, poi parte al loro inseguimento per vendicarsi della morte di un suo caro amico in una città dove si praticano ancora antichi e diabolici riti. Qui trova una sua giovane amica imprigionata a causa dalla propria vanità che gli chiede aiuto per scappare. I due eventi si uniranno in una sanguinaria vendetta da parte di El Borak. A mio giudizio un racconto molto carino ma nulla di eccezionale.

Il Falco delle Colline: Pubbicato nel Giugno del 1935 sul pulp magazine "Top-Notch", con tanto di copertina dedicata (una delle poche storie di El Borak che Howard vide pubblicare). La trama vede El Borak coinvolto in una faida sanguinaria con Afdal Khan, evento che sta sconvolgendo i traffici commerciali della regione. Ovviamente l'impero inglese non può gradire la situazione e infatti manda un suo intermediario, Geoffrey Willoughby, per tentare di redigere un accordo di pace. I piani di Willoughby vanno in breve tempo in fumo a causa della resistenza delle due parti. Alla fine sarà proprio El Borak a giocare l'inglese in modo da far uscire allo scoperto Afdal Khan e ucciderlo. Questo è sicuramente uno dei miei racconti preferiti tra quelli proposti, sia per l'interessante scontro di visioni tra il pacifico Willoughby e il guerresco El Borak proposta da Howard, sia per l'ottimo combattimento finale tra i due contendenti. Il racconto mostra poi che Francis Xavier Gordon ha sempre un piano e una meta da raggiungere.

Il Sangue degli Dei: Fu pubblicato sul numero di luglio 1935 sul pulp magazine Top-Notch. Un gruppo di soldati di fortuna cerca un modo per rubare un pugno di rubini chiamati "Il Sangue degli Dei" in possesso dell'eremita Al Wazir. A mettergli i bastoni tra le ruote ci pensa Gordon, visto che l'eremita è un suo vecchio amico. A causa di una serie di eventi il capo della banda ed El Borak finiranno per formare un breve alleanza difensiva prima della scontro finale. Il racconto mi è piaciuto, sopratutto nella parte dove El Borak assieme al suo avversario deve difendersi dall'assedio di un gruppo di arabi. Peccato che poi il finale frettoloso e anticlimatico rovini completamente tutto lo sviluppo intrapreso, con tanto di rinsavimento da un personaggio a causa di una forte botta in testa.

La Terra del Coltello (I Figli del Falco): pubblicato nell'agosto del 1936 sul pulp magazine "Complete Stories": Staurt Brent è un campione del gioco d'azzardo ma nonostante la sua anima nera ha un proprio codice morale che non gli permette di evitare di accettare la richiesta di un suo amico in punto di morte. Brent si ritrova quindi coinvolto in un gigantesco complotto orientale volto a sconvolgere il mondo (nel classico stilema del pericolo giallo in voga nelle pubblicazioni pulp). L'unico che può fermalo è El Borak, che però non si sa dove sia, quindi il protagonista parte alla sua ricerca nel temibile oriente. La storia riprende in parte il canovaccio presente in "Il Falco delle Colline", ma lo arricchisce di ulteriori interessanti dettagli e personaggi. Sicuramente il racconto migliore tra quelli presenti, forse anche perché El Borak non è al centro della vicenda fino alla quasi conclusione del racconto, lasciando quindi molto spazio a vari personaggi orientali.

Il Figlio del Lupo Bianco: pubblicato nel Dicembre del 1936 sul pulp magazine "Thrilling Adventures". Una rivolta araba sta per portare ulteriore caos nel già traballante equilibro della prima guerra mondiale, sta a El Borak trovare il modo di sconfiggere la minaccia. Racconto abbastanza deludente, senza vizzi o virtù particolari.

L'Arrivo di El Borak: Frammento di difficile datazione, probabilmente uno dei primi tentativi da parte di Howard di mettere su carta il suo personaggio. Il pezzo si interrompe poco dopo un enigmatico sorriso da parte di Francis Xavier Gordon. Che Howard in quel momento avesse avuto l'idea di creare un personaggio più solare? O era solo una strategia del pistolero per conquistare l'amicizia dei predoni? Non lo sapremo mai.

Le Spade delle Colline: Interessante racconto dove il protagonista deve fare i conti con la scoperta di un piccolo villaggio di discendenti di guerrieri di Alessandro Magno che hanno mantenuto quasi totalmente le loro conoscenze al livello della Grecia classica.

Il ciclo di El Borak è in corso di pubblicazione sia presso la casa editrice Elara che presso Providence Press, cosa che ha creato una certa acredine tra le due case editrici, anche se bisogna dire che l'approccio utilizzato per la pubblicazione è completamente diverso (Elara segue l'ordine di pubblicazione dei racconti su rivista, mentre Providence si basa su una sua cronologia interna stabilità attraverso i racconti). Sicuramente al lettore che preferisce la "ciccia" ad approfondimenti e aggiunte non propriamente in linea con personaggio è sicuramente consigliata l'edizione Elara, mentre a chi interessa anche a Lovecraft (visto la presenza di una parte dell'epistolario tra i due scrittori) e una maggiore cura nella prefazione (a discapito del contenuto di racconti) è consigliata l'edizione Providence. Oppure potete fare come il sottoscritto è prendete entrambe per manie di collezione.

10 commenti:

  1. Ma come mai anche in questo caso due case editrici sono alle prese con la stessa opera?? :o
    Questo personaggio non lo conoscevo. Ma quanto era prolifico Howard?

    Moz-

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    1. Principalmente perché i diritti sui racconti di Howard sono scaduti o stanno per scadere, quindi molte case editrici si stanno affacciando sul mercato per pubblicare i racconti inediti (con i vari acredini del caso).

      Howard per vivere pubblicava principalmente sulle riviste pulp, che notoriamente pagavano poco e male. Quindi scriveva molto e non aveva particolari vincoli per il genere di riferimento (le sue pubblicazioni vanno dallo sport al fantasy, dal western ai racconti comici). Ovviamente non sempre le sue storie erano di buona qualità, ma mi stupisce sempre la sua capacità di adattarsi alle esigenze degli editori lasciando comunque in ogni storia un pezzo di se.

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  2. In effetti anche a me attirano più luoghi e razze che il personaggio.
    Leggendo le trame, mi sono piaciute la prima storia, inganni e fughe, e l'ultima, per i discendenti di Alessandro Magno che, se ho capito bene, sono rimasti un po' fuori dal tempo.

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    1. Sì, una sorta di civiltà perduta tra le nebbie del tempo.

      El Borak non è certamente a mio giudizio un personaggio che lascia il segno. È troppo perfetto per farsi apprezzare.

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  3. Ottima recensione Silver.
    Ti consiglio caldamente di leggere e di recessire libro di fantascienza Dune.
    È molto bello, è un gran capolavoro del genere fantascientifico XD.

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    1. In questo periodo ho già diversi progetti in cantiere ma Dune è una lettura che prima o poi dovrò fare. Grazie per il consiglio.

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    2. Non c'è di che.
      Per Dune, è meglio il primo libro gli altri libri no.
      Sono un allungamento del brodo, a mio parere.

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  4. Questo è molto, ma molto interessante!

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