lunedì 13 settembre 2021

Fantasy & Science Fiction n. 13 (Ottobre 2015) - Recensione -



In questo nuovo volume di F&Sf il tema centrale è il cambiamento, inteso come rivoluzione delle nostre vite; sia che esso sia dipeso da grandiosi eventi apocalittici, sia che dipenda da cambiamenti interni ma non meno rivoluzioni.

I racconti presenti sono:

Disegno di Pascal Blanché
Eco di Elizabeth Hand:
In un futuro imprecisato il mondo è andato alla rovina, ma l'amore a distanza tra due persone sopravvive nei ricordi e nelle poche lettere che i due riescono a scambiarsi durante i brevi momenti in cui la rete torna a funzionare. Un amore che si arricchisce di nuovi significati e aspettative man mano che i ricordi personali scompaiono. Racconto promosso a pieni voti.

Fino a veneranda Età di Wilson Tucker: L'intera umanità sembra scomparsa dalla faccia della terra, solo un soldato americano grazie a un colpo di fortuna è sopravvissuto  La scomparsa della sua specie non pregiudica affatto che il nostro soldato possa divertirsi a saccheggiare la città, soprattutto quando una strana donna dalle fattezze da pin-up compare all'improvviso a fargli compagnia (anche se l'alcool la fa "sciogliere" un po' troppo). Racconto molto carino e divertente nella sua rilettura del classico tema dell'invasione aliena.

I ratti di Athur Porges: Terrificante racconto a tinte horror dove a causa di vari esperimenti atomici alcuni ratti hanno subito una inquietante capacità di apprendimento e il protagonista ne patirà le conseguenze.

Copertina del film Rat Disaster
I ratti del cimitero di Henry Kuttner:
Simile al precedente ma questa volta decisamente virato verso l'orrore puro. Un cinico becchino fa loschi affari con gli oggetti appartenuti ai morti sepolti nel suo cimitero, ma si trova costantemente in rivalità con i mostruosi roditori per raggiungere per primo la salma. I ratti del cimitero di Henry Kuttner è un inquietante racconto orrorifico che saprà tenervi incollati alla sedia.

Il contrario di Babele è Elebab (Plumage from Pegasus) di Paul di Filippo: Le lingue inventate hanno sempre avuto un fascino esotico in molte persone, spesso grazie all'aiuto di film, serie tv e libri (Basta vedere quanta passione viene dedicata dagli appassionati allo studio di lingue come il klingon o l'elfico). Cosa succederebbe però se qualcuno inventasse una lingua talmente perfetta e intrigante da diventare in breve tempo la lingua universale del mondo? Cosa accadrebbe a quei pochi rimasti "immuni" al fascino di tale lingua?  Racconto davvero molto interessante.

Il Muro D'America di Thomas Disch: Nel sogno bagnato di Trump gli Stati Uniti hanno costruito un gigantesco muro lungo tutto il confine del Canada. La vita però di tutti i giorni scorre tranquilla e lo stato americano pensa giustamente di affittare pezzi di muro a tutti gli artisti interessati, creando quindi la più lunga galleria del mondo. Proprio qui incontreremo il nostro protagonista e le sue riflessioni. Racconto che non ho apprezzato granché.

La foresta sull'Asteroide di Robert Sheckley: Un magnate si fa costruire un rifugio su un asteroide dotato dei migliori comfort possibili per sfuggire dall'asfissiante umanità. Però la curiosità è una brutta bestia e il nostro magnate nel tentativo di venire a capo del mistero celato nell'asteroide pagherà un prezzo molto amaro. Racconto molto carino, anche se non riesco a togliermi dalla mente il pensiero che dietro alla fine del magnate ci sia lo zampino del suo più caro amico.

I Via Panisperna Boys in "Operazione Armonia" di Claudio Chillemi e Paul di Filippo:
Racconto molto carino, nato come lavoro a quattro mani tra due grandi scrittori del fantastico, che usano sapientemente un mistero tutto italiano per raccontare una loro storia.

Chiunque io sia di Carol Emshwiller: Se potessimo ricominciare letteralmente da zero la nostra vita cosa faremmo una volta svegliati? Avremmo ancora sentore dei nostri vecchi pregi o difetti? Sarebbe una benedizione o una maledizione? Racconto molto carino e con un tema decisamente interessante.

Soul Stealer di ronin1555


La sposa della Neve di Ken Altabef: Accettare il destino è spesso difficile, soprattutto quando perdiamo qualcosa a noi caro. Qualche volta ci potrebbe essere la possibilità di averlo indietro grazie alla pietà di qualcuno, ma non è detto che il risultato sia meno distruttivo della perdita.

Lettere d'Amore di Jack Finney: Non mi ha colpito particolarmente.

6 commenti:

  1. Di questo numero quello che ricordo meglio è il racconto " I Via Panisperma Boys", a suo tempo quando l'ho intervistato il grande Di Filippo mi ha raccontato di essersi molto divertito con le sue collaborazioni italiane con Claudio Chillemi.

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    1. È un bel racconto, molto originale e interessante. Anche se il mio preferito nel volume è "Fino a veneranda Età di Wilson Tucker", mi ha sempre sorridere.

      Onestamente non so cosa darei per avere un colloquio di cinque minuti con Di Filippo. Ti invidio assai, sappilo. :P

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  2. Il tombarolo in competizione coi ratti fa quasi ridere.
    Mi piacerebbe leggere quello sull'asteroide, un bel mix tra fantascienza e mistero.

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    1. Eppure ti giuro che fa venire i brividi per come finisce.

      Te lo consiglio, è un bel racconto. Purtroppo Elara non fa ebook altrimenti sarebbe abbastanza facile recuperarlo. Prova a vedere se riesci a recuperarlo in inglese.

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  3. Beh, una bella carrellata di nomi noti comunque: Oltre che per Gli Invasati ( l'invasione degli ultracorpi ), Finney scrisse anche il bellissimo Indietro nel tempo.
    Poi Kuttner, Disch, Sheckley, belle firme, davvero.

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    1. Elara è sicuramente uno dei metodi migliori per scoprire nuovi e vecchi autori del panorama fantascienza/fantasy. Per prezzo/qualità l'offerta è quasi imbattibile.

      Grazie per il suggerimento cercherò di recuperarlo.

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