Clark Ashton Smith (Auburn, 13 gennaio 1893 – Pacific Grove, 14 agosto 1961) in vita è stato una persona poliedrica. Fu poeta, scrittore di racconti più disparati (dal fantasy alla fantascienza, non disdegnando anche le varie sfumature dell'horror), nonché scultore e pittore (alcune foto delle sue opere scultoree sono presenti in questa raccolta). Conosciuto dai più per molto tempo, sopratutto qui in Italia, per la profonda amicizia che lo legava a figure di spicco di Weird Tales come Lovecraft e Robert E. Howard, tanto da essere considerati come i tre moschettieri della medesima rivista. Dal 1935 in poi il suo interesse per la letteratura andò sempre più scemando, complice una serie di lutti sia famigliari che nella sua cerchia di amici (nel 37 Howard e Lovecraft erano morti rispettivamente da più un anno l'uno e da quattro mesi l'altro), che lo colpirono profondamente e aridirono la sue vena creativa. Fu l'unico dei tre grandi a sopravvivere alla prima edizione di Weird Tales.
Smith fù un vero e proprio self-made man, frequentò pochissimo la scuola ma acquisì una buona cultura leggendo da cima a fondo l'enciclopedia britannica e vari dizionari. Fin da bambino comincio a scrivere storie di stampo favolistico sulla scia delle Mille e una notte; poi disgustato abbondò la scrittura per dedicarsi alla poesia. Nel 28 le gravi condizioni economiche della famiglia lo costrinsero a riprendere l'attività di scrittura sfociando nel mondo delle riviste Pulp, sopratutto sulle pagine di "Weird Tales", une delle poche riviste capace in molti casi di accettare il suo stile particolare. Tra il 1928 e il 1935 si racchiude il picco della sua produzione narrativa, che di li andrà sempre più scemando.
Finalmente dopo numerosi anni di negligente oblio (per ritrovare una pubblicazione italiana di Smith bisogna infatti ritornare alle antologie Fanucci della fine degli anni 80) Mondadori decide di ripubblicare alcuni cicli completi, con traduzioni aggiornate, del grande scrittore americano.
Dotato di un stile pari a quello di Lovecraft (se non in alcuni tratti superiore), si caratterizza per una prosa suggestiva, mai banale o ridondante; spesso decadente, barocca e "visionaria". La maggior parte dei suoi racconti si possono raccogliere all'interno di grandi saghe/mondo. ricchi di particolari e sfumature, ambientate in futuri remoti o in un passato nebuloso, in cui il mondo è ormai in profonda decadenza e la distruzione totale si fa sempre più vicina. Ci sono alcuni elementi che compaiono spesso all'interno della prosa dei suoi racconti: L'idea di mondi che ciclicamente ripercorrono gli stessi eventi, in una folle ruota di caos e distruzione infinita; La concezione del destino come immodificabile e beffardo, in cui qualsiasi tentativo di modificarlo non che può che portare a dolorose conseguenze; una forte componente sessuale che fa spesso capolino all'interno dei racconti, anche in modo non troppo velato come nei racconti "La scoperta di Venere" o "La madre dei Rospi", anche se mai in modo volgare (Smith comprende bene la forza e la magia dietro alla sessualità); Il fascino per la morte e la decomposizione, tanto che la necromanzia è un tema proposto in molti racconti. Un’immaginazione "cosmica" davvero sorprendente e un sense of wonder ai massimi livelli si sentono in tutti i racconti.
Illustrazione di Serhiy Krykun |
Molto interessante vedere come la prosa di Clark Ashton Smith non venisse spesso sprezzata neanche dal capo di Weird Tales Farnsworth Wright, con continue richieste di revisioni se non direttamente rifiuti. Di fatti la rivista nonostante la sua fama di apertura, era ardita solo nelle copertine, mentre nei racconti aveva un controllo molto più ferreo. Con il povero Clark a continue riscritture dei suoi racconti per una paga misera e spesso in ritardo.
L'edizione proposta è veramente bella. uno di quelle che fa veramente piacere mostrare in libreria, sopratutto nella copertina che lascia ben trasparire il senso di follia e terrore che le pagine propongono.Bellissimi i disegni interni di Greta Grendel. Un acquisto caldamente consigliato per ogni fan del weird o del fantastico generale.
In definitiva alla fine non si può applaudire all'operazione di Mondadori, che riporta in Italia uno scrittore rimasto ingiustamente per troppi anni nell'oblio. Speriamo che questa edizione possa squarciare il velo di oscurità che copre la prosa di questo grande scrittore e ci sia la possibilità di pubblicare ulteriori volumi con i cicli mancanti.
Qualcosina di Smith la pubblicò anche la Nord nei primi anni novanta all'interno dei suoi tascabili, però fondamentalmente è vero che mancavano edizioni decenti da tempo. Quindi ben venga questa antologia, è l'occasione per (ri)scoprire uno dei padri nobili del weird, dell'horror ma anche del fantasy.
RispondiEliminaNon ne ero a conoscenza! Grazie per la dritta.
EliminaSono d'accordo, per fortuna in questi anni ultimi anni c'è stata una riscoperta del fantastico vecchio stile. Tra Elara, Providence Press e Mondadori c'è l'imbarazzo della scelta.
Spero di recuperarlo, prima o poi.
RispondiEliminaAl momento non posso affrontarne la spesa.
Capisco, se sei avvezzo ai ebook puoi trovare il libro sui 7€ (se c'è qualche offerta anche a meno), l'unico problema è la protezione DRM che può dare fastidio. Comunque è un titolo che vale la spesa.
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