Per parlare di "La casa sulle sabbie mobili" bisogna prima parlare della Bizarro fiction (altrimenti ci sarebbe il forte rischio che prendiate il romanzo come il parto di qualche folle e che cestiniate il tutto prima ancora di leggere anche una sola singola frase).
La Bizarro fiction è un genere letterario in cui gli elementi dominanti sono: l'assurdo, la satira, il grottesco e il fantastico (spesso il tutto viene condito da un Humour demenziale/nero). La Bizarro ficiton non ha un schema predefinito, ma viene formato da un miscuglio in cui sono presenti vari generi (in un riuscito amalgama di elementi normalmente in contrasto tra loro).
Il Genere nasce grazie alla mente di Carlton Mellick III e la sua casa editrice "Eraserhead Press" nel 1999. Tale genere trova di solito forma in racconti più o meno lunghi e in rare occasioni nel romanzo breve.
Le caratteristiche del genere Bizarro sono:
- situazioni incredibili e/o strambe;
- almeno tre elementi fantastici/sovrannaturali che caratterizzano la trama;
- Mescolanza di vari generi letterari tra loro (anche cinematografici);
- Un forte gusto per il grottesco e l'assurdo, con idee folli che si fanno reali e concrete.
Possono anche esserci:
- Dissacrazione dei tabù della società;
- Umorismo nero, ironia e satira;
- Violenza eccessiva e splatter.
Per fare un esempio concreto in "La vagina infestata" il protagonista scopre che la vagina della sua ragazza è un portale per un'altro mondo. Ne "Il villaggio delle Sirene" la sopravvivenza di una specie in via di estinzione, predatrice di esseri umani, va a discapito della vita stessa degli abitanti dell'isola.
Per ulteriori approfondimenti vi lascio all'articolo creato dal Duca di Vaporteppa e da Chiara Gamberetta (qui) e alla pagina di Wikipedia (qui).
Probabilmente non ci pensiamo quasi mai, ma la figura del genitore ha un ruolo centrale per lo sviluppo dei bambini, sia per il lato caratteriale sia come mero fornitore di cibo e rifugio. Cosa succederebbe se la situazione si ribaltasse e i genitori in un futuro imprecisato decidessero di relegare e abbandonare i propri figli un angolo della casa, accuditi da una tata fino al giorno in cui saranno abbastanza grandi per incontrare i propri genitori? È questo l'oscura domanda che si pone Mellick III.
Tick e Polly sono due bambini che non hanno mai incontrato i propri genitori. Fin dalla nascita sono stati relegati nell'appartamento dei bambini sotto le cure della Tata Warbourogh (a cui non possono rivolgere parole di affetto, perché il loro amore deve essere rivolto incondizionatamente alla loro famiglia) nell'attesa che i loro genitori li vengano a prendere per vivere nel resto della casa. Purtroppo il tempo passa e dei genitori non c'è nessuna traccia, mentre i vestiti di Polly sono ormai troppo grandi per la sua corporatura. Quando anche i macchinari che forniscono cibo e luce all'appartamento smettono di funzionare, e la tata comincia a soffrire di vuoti di memoria che mettono a rischio la vita dei suoi protetti, ai due ragazzi non rimane che tentare di raggiungere i propri genitori superando un dedalo quasi infinito di stanze, facendo attenzione a mortali creature che vivono nell'ombra. Il mondo che trovano fuori dall'appartamento è molto diverso da quello che credevano di trovare, mentre strada facendo scoprono segreti che non avrebbero mai voluto scoprire.
Leggere un libro di Carlton Mellick III non è facile, come per il genere Bizarro Fiction in generale, visto lo stile molto particolare, ma se posso spezzare una lancia a sua favore è uno di quei pochi autori che riesce a inserire interessanti riflessioni in quasi tutti i suoi libri, sopratutto in questo dove la riflessione si unisce a eventi intimi della vita dello scrittore. Cosa serve per diventare un genitore? Basta semplicemente un vincolo di sangue per esserlo? Quali sono i vincoli che un genitore ha nei confronti dei figli? Un figlio deve solo ubbidienza totale e amore incondizionato ai proprio genitori o c'è dell'altro? Queste sono alcune delle domande che sorgono leggendo questo romanzo. In futuro straniante dove i figli arrivano direttamente da un tubo (e sono più simili a larve che a neonati) e i regali sono già preparati da anni si può parlare ancora di famiglia? Abbandonando l'appartamento comodo e ovattato per il mondo esterno Tick e Polly scoprono una serie di verità che incrinano e mostrano le storture del loro mondo, fino alla rivelazione finale per certi versi davvero disturbante.

Il finale è veramente bello, cosa che di solito a mio avviso Mellick non eccelle. Sopratutto la scena finale tra la Tata e Tick è veramente emozionante. I tempi e le varie rivelazioni sulla casa e sulla fine dei genitori (compresa della umanità intera) sono gestiti ottimamente e rilevati nei momenti giusti. Forse alcuni personaggi secondari potevano essere gestiti meglio ma sono gusti personali. Carino anche il fatto che le creature maligne esistano solo nel buio, per scomparire appena compare una fonte di luce (Quasi fosse una versione molto più pericolosa e perversa dei mostri sotto il letto), per poi tornare appena essa scompare o si esaurisce, cosa che da il giusto senso di pericolo nel lettore.
Splendida la copertina di Manuel Preitano, che riesce a cogliere perfettamente lo spirito straniante del romanzo.
In definitiva è un romanzo che consiglio vivamente di leggere, sopratutto se si avvicina a questo genere per la prima volta. Mi sono cosi appassionato alla lettura di questo romanzo da finirlo in una botta sola.
Scheda del libro sul sito dell'editore: Qui
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