Avete mai giocato ad una avventura testuale? Forse no. L'avventura testuale è un genere fiorito negli anni 80 (dove la capacità grafiche dei computer era molto limitata), che consiste in un gioco composto quasi totalmente da testo in cui il giocatore si muove dando ordini testuali (prendi, gira a.., parla), diciamo che è molto simile alle meccaniche di un Dungeons & Dragons (ma in cui sono presenti solo due giocatori: Il master/computer e il giocatore) o ancora meglio i librigame (libri in cui è il giocatore attraverso le sue scelte a determinare l'andamento della storia). Oggi nell'ambito commerciale sono ormai scomparsi, ma esiste ancora un mondo di appassionato che continuano a scrivere avventure testuali in rete.
Lifeline: Inferno Bianco può essere considerato come un seguito spirituale delle avventure testuali ma in salsa moderna.
Solo e senza memoria, in un deserto ghiacciato, un misterioso personaggio chiederà a noi di aiutarlo a sopravvivere. Saremo noi a dargli le giuste dritte per raggiungere la salvezza (quando le nostre decisioni non lo manderanno all'altro mondo ovviamente :P ), mentre pian piano verremo a conoscenza della sua storia. Ogni nostra scelta potrà modificare in modo significativo la storia di V. Adams (questo il nome del personaggio che dovremo aiutare), compreso il finale.
Quando ho trovato questo gioco a soli 0.10€ sul playstore ero leggermente dubbioso sul titolo. Visto che sul playstore una buona parte dei titoli presenti sono ciarpame buono solo per occupare spazio sul cellulare. Invece Inferno Bianco si è rivelato un buon investimento.
Il gioco si rivela abbastanza semplice e leggero (quindi anche il peggior cellulare cinese dovrebbe riuscire a farlo partire). Tutto il gameplay si basa sul testo, non ci saranno ne immagini o video di sorta, e il giocatore interagirà ogni tanto con la storia attraverso delle scelte, di solito limitate a due opzioni (il classico scegli A e accade x, scegli B e accade Y). La storia nonostante sia molto semplice e con molti cliché, risulta profondamente accattivante e appassionante. Sopratutto il rapporto che si instaura con Adams è veramente ben riuscito, il tutto basato su brevi frasi di circostanza ma che riesco a dare spessore e umanità al personaggio, permettendo quel processo di affiatamento con il giocatore indispensabile in questo tipo di giochi. Alla fine non si può non affezionarsi a questo disgraziato e quando per una nostra scelta ne causeremo il decesso (e fidatevi accadrà spesso) sono sicuro che un po' vi dispiacerà e tornerete immediatamente indietro per cambiare la scelta.
Davvero un colpo di genio il fatto che molte delle azioni che sceglieremo di far fare ad Adams porteranno a una sospensione automatica del gioco per alcuni minuti o ore (per esempio se ordiniamo a Adams di controllare un file o riparare qualcosa, lui chiuderà la comunicazione mentre svolge quella operazione e dovremo aspettare che l'abbia finita prima di poterlo ricontattare). Questo permette al gioco di avere una impostazione più realistica e interessante (anche se in verità il tutto è una mera scusa per allungare il brodo in un gioco che altrimenti durerebbe 10 minuti scarsi). Altro punto forte del gioco è la riogiocabilità del titolo, davvero molto ampia, visto che ogni scelta fatta porterà una soluzione determinata, quindi il giocatore è spinto a giocare più volte il titolo per vedere come sarebbe andata la storia se avesse scelto B invece di A in quel determinato frangente.
Una schermata di gioco. |
In sostanza è un gioco divertente e appassionante, con qualche piccolo difetto certo, ma nulla che rovini l'esperienza di gioco. Lo consiglio a tutti, sopratutto agli amanti delle avventure grafiche che qui ritroveranno in parte lo spirito di quei giochi. Come sempre vi consiglio di acquistare questi giochi nelle piattaforme ufficiali per sopportare il lavoro degli sviluppatori (se il gioco vi è piaciuto è giusto dare qualcosina a chi ci ha regalato del divertimento, o no?).
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