Paese di Origine: Giappone
Trasmissione: luglio 2015
Numero di episodi 10
Durata: 50 minuti
Attori principali:
Kanata Hongou (Shigeru Akagi)
Masahiko Tsugawa (Iwao Washizu)
Disponibilità italiana: Crunchyroll (sottotitoli in italiano)
Oggi sono qui per parlarvi di una serie live action molto particolare basata sul gioco del mahjong. Credo onestamente di trovarmi di fronte a una delle più belle serie che abbia mai visto in questi anni. Ma prima un po di storia.
Akagi (アカギ?), è un manga creato nel 1992 da Nobuyuki Fukoto e ancora in corso basato sul gioco del mahjong. In giappone la serie ha raggiunto una popolarità cosi altra da permettere la realizzazione di una serie animata da 26 episodi. La serie fa da prequel ad un'altra opera dello stesso autore, intitolata Ten.
Alcune informazioni sul mahjong:
Il Mah Jong (dal cinese 麻将 o 麻雀), scritto talvolta anche mahjong, májiàng, ma-chiang e secondo altre trascrizioni simili, è un gioco da tavolo per quattro giocatori, nato in Cina probabilmente nel XIX secolo, e oggi molto diffuso anche nel resto del mondo, soprattutto Stati Uniti e Giappone; in Italia viene giocato soprattutto a Ravenna e nel suo hinterland, ma sta prendendo piede anche a Milano, Firenze, Venezia-Udine, Bologna e altri luoghi. Il nome, letteralmente, significa "uccello di canapa" o "sparviero di canapa". Si tratta di un gioco con tessere, che presenta alcune analogie con qualche gioco di carte occidentale. I giocatori guadagnano punti creando opportune combinazioni di tessere e rimuovendole dal gioco. La composizione dell'insieme di tessere utilizzate, e le regole di attribuzione dei punti, variano leggermente a seconda della regione. I concetti fondamentali del gioco rimangono però sostanzialmente gli stessi in tutte le varianti dello stesso. Tratto da Wikipedia.
Akagi Shigeru è un genio del mahjong, chiamato il "Leggendario Giocatore di Mahjong". Dalla sua prima vittoria contro un membro della Yakuza continuò a collezionare vittorie su vittorie (tanto che sulla tomba si raccolgono tutti i disperati che sperano di riottenere una vittoria con cui recuperare le loro perdite). Takeshi Ougi (secondo in comando del gruppo mafioso Inada) e Yosuoka (poliziotto corrotto) si affidano ad un giovane ragazzo (Akagi) incontrato durante una bisca clandestina per affrontare e sconfiggere Iwao Washizu, potentissimo esponente mafioso che dall'ombra controlla il Giappone. Washizu ha come passione quella del mahjong (non ha mai perso, grazie alla sua buona stella), ma con regole molto particolari. Washizu è ossessionato dalla morte, tanto da sfidare chiunque in un gioco mortale in cui sono in palio la vita dello sfidante (ogni tot di punti vinti da Washizu equivale ad un prelievo di tot cc di sangue, fino alla eventuale morte per dissanguamento. Non sono previsti ritiri) o i soldi del patrimonio di Washizu ( (ogni tot di punti vinti dallo sfidante equivale ad un prelievo di contanti. Non sono previsti ritiri). Il gioco di Washizu è molto particolare, non tanto per le regole (che non hanno particolari modifiche rispetto al gioco originale) ma per le tessere. In quanto per ogni tessera sono previste 3 coppie trasparenti, mentre una sola coppia ha il fondo opaco. Ciò rende ancora più difficile la fase di scarto, in quanto non permette di capire quali tessere l'avversario scarterà. La sfida tra Washizu e Akigi inizia, ogni sfidante collezionerà vittoria e sconfitte, ma solo uno potrà alzarsi alla fine della partita.
Davvero una serie spettacolare, prima di questa serie aveva solo un vaga idea di cosa fosse il mahjong. Ma questa serie ha suscitato in me in un vivo interesse per questo gioco. La storia nonostante riguardi solo una piccola parte del maga, è molto coinvolgente e ben fatta. La produzione fa anche uso di non invasiva CGi per ricreare lo spirito del fumetto. Gli attori Kanata Hongou e
Masahiko Tsugawa fanno un ottimo lavoro, anche se Kanata è alle volte troppo teatrale nelle sue espressioni, che se vanno bene per un fumetto risultano fin troppo esagerate per una serie tv. Tutta la storia è incentrata in una sola stanza, quindi non ci sono grossi problemi con la location. La soundtrack è molto buona e riesce a dare le giuste sfumature per tutte le situazioni: le vittorie, le sconfitte, ribaltamenti di fronte ecc. le tattiche che i personaggi usano nel majhong sono ben spiegate, quindi anche per un profano è possibile comprendere le mosse. Le traduzioni sono molto buone e non ho riscontrato gravi errori di sorta. In definita la consiglio a tutti, visto che la serie gode di un buon ritmo, non è troppo impegnativa vista la sua lunghezza, e la trama regala molto colpisci di scena (tutti ben gestiti e mai banali).
Qui potete trovare il link alle serie: Akagi
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