lunedì 10 giugno 2019

La saga di El Borak di Robert E. Howard Volume 1 - Recensione -


Francis Xavier Gordon detto El Borak è uno degli ultimi grandi personaggi howardiani ad non essere stato fino a qualche tempo fa disponibile in Italia. Per fortuna grazie a Providence Press questa lacuna è stata sopperita. In questo volume (il primo di cinque) verranno presentate le prime due storie di questo personaggio.

El Borak come immaginato da Tim Bradstreet
El Borak (il Fulmine, visto la sua abilità con la pistola) è un avventuriero texano che come il conterraneo Kirby O’Donnell è partito dal Texas per l'Afghanistan all'inizio 900. Un tigre più pericolosa dei feroci lupi afgani, che affronta le sue avventura usando tutto il suo coraggio e astuzia, ottenendo così il rispetto dalla popolazione locale.

Questo volume è una edizione veramente di gran pregio, con una cura per i dettagli veramente maniacale e ricca di un interessante glossario terminologico.

Francis Xavier Gordon è un personaggio che rispecchia moltissimo il topoi howardiano, visto la sua capacità fisica quasi sovrumana e l'uso di un codice morale duro ma applicato con rigore. Protagonista di storie che fanno del mistero e del gusto per l'avventura il loro punto di forza e tengono il lettore incollato alle pagine, il tutto contornato dal tema storico del grande gioco (pagina storica semi-sconosciuta dai più, che vide coinvolti l'impero russo e quello inglese in una guerra silenziosa per il controllo dell'Asia centrale e della ricca india, e che per certi versi ricorda molto la successiva guerra fredda).


El Borak non è uno dei miei personaggi preferiti ma il luogo in cui si muove e le razze che abitano i posti da lui visitati sono veramente interessanti.

I racconti:

Spade delle colline: Piacevole racconto dove il protagonista deve fare i conti con la scoperta di un piccolo villaggio di discendenti di guerrieri di Alessandro Magno che hanno mantenuto quasi totalmente le loro conoscenze al livello della Grecia macedone.

La figlia di Erlik Khan: fu pubblicato su Top-Notch nel Decembre 1934 e rappresenta la prima avventura in cui compare El Borak. In questa avventura il nostro protagonista viene prima ingannato da un gruppo di inglesi che lo hanno assunto come guida, poi parte al loro inseguimento per vendicarsi della morte di un suo caro amico in una città dove si praticano ancora antichi e diabolici riti. Qui trova una sua giovane amica imprigionata a causa dalla propria vanità che gli chiede aiuto per scappare. I due eventi si uniranno in una sanguinaria vendetta da parte di El Borak. A mio giudizio un racconto molto carino ma nulla di eccezionale.

All'interno del volume deluxe sono presenti due saggio che ne ampliano e arricchiscono il mondo di El Borak:

Il pistolero più veloce dell’Est di Giacomo Ortolani.
Il Glossario linguistico, storico e geografico.

Una delle riviste su cui fu pubblicato El Borak
Molto interessante è anche l’epistolario H.P. Lovecraft / Robert E. Howard (giugno-settembre 1930) presente nell'appendice. Una piacevole scoperta per ogni appassionato di Howard o Lovecraft. Una serie di missive che mostra uno spaccato inedito di due grandi scrittori (e che vi farà vergognare tantissimo dei vostri messaggi spazzatura che mandate ogni giorno visto che nelle loro missive il duo parlava di antiche migrazioni, lingue ed eventi storici), non solo nella vita di tutti i giorni ma anche nei loro studi e ricerche. Interessante vedere come inizialmente tra i due ci fosse un rapporto quasi da maestro e allievo (con Howard che giustificava le sue conoscenze con citazioni da libri e testi di sua conoscenza), per poi prendere confidenza e lanciarsi in missive chilometriche.

Il ciclo di El Borak è in corso di pubblicazione sia presso la casa editrice Elara che presso Providence Press, cosa che ha creato una certa acredine tra le due case editrici, anche se bisogna dire che l'approccio utilizzato per la pubblicazione è completamente diverso (Elara segue l'ordine di pubblicazione dei racconti su rivista, mentre Providence si basa su una sua cronologia interna stabilità attraverso i racconti). Sicuramente al lettore che preferisce la "ciccia" ad approfondimenti e aggiunte non propriamente in linea con personaggio è sicuramente consigliata l'edizione Elara, mentre a chi interessa anche a Lovecraft (visto la presenza di una parte dell'epistolario tra i due scrittori) e una maggiore cura nella prefazione (a discapito del contenuto di racconti) è consigliata l'edizione Providence. Oppure potete fare come il sottoscritto è prendete entrambe per manie di collezione.

5 commenti:

  1. Ottima recensione di un buon vecchio libro fantasy classico, mio caro Silver.
    Very Good, buon lavoro per i prossimi post.

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    1. Grazie. Robert E. Howard è un grande, la sua prosa mi colpisce sempre.

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  2. Lo voglio. Da fan di Howard.
    E mi chiedo cosa aspettano a portare al cinema un personaggio così!
    Preferirei la versione cronologica delle sue avventure.

    Moz-

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    1. Grande! Ultimamente Howard è uscito dal fantasy di nicchia e spero che il suo successo porti alla riscoperta di altre opere che fino a trenta anni fa si trovavano nelle biblioteche nostrane.

      Bella domanda. Forse Se Arnone farà veramente Conan 3 qualcosa si smuoverà.

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    2. Dai, sarebbe ora di vedere uno Swarzie vecchio e spaccaculi. Giusto coronamento (figurato e non) per Conan^^

      Moz-

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