L'opera di Le Fanu (1872) si può considerare il perfetto anello di congiunzione tra il vampiro di Polidori (1819) e il Dracula di Stoker (1897), oltre che essere un caposaldo del romanzo gotico/horror.
Disegni di Isabella Mazzanti |
La peculiarità di questa storia è che il vampiro è di genere femminile, che ruba il sangue di giovani fanciulle con trasporto passionale, in un sorta di anticipazione della figura della femme fatale. Senza considerare la possibile allusione all'amore lesbico, forse oggi più semplici e chiare da comprendere, scevre di quel contesto peccaminoso di cui la cultura vittoriana nonostante la sua visione estremamente pudica e moralista non riusciva a togliersi.
Carmilla nonostante i molti anni si dimostra una lettura molto piacevole, con una riuscita atmosfera horror e un antagonista decisamente accattivante. Anche le tematiche per quanto vetuste riescono ancora a incollare il lettore al libro. Resiste al fascino della bella vampira è impossibile, la sua bellezza e il suo trasporto passionale (oserei dire animalesco) la rendono l'incarnazione del lato negativo di ogni nostra musa. Un demone che nella sua scellerata passione per la vittima assorbe come una spugna tutte le informazione della vittima, per poi una volta entrata nella sua sfera intima, distruggerla lentamente come un fuoco ardente che nulla lascia se non cenere e morte.
Disegni di Isabella Mazzanti |
Se si riesce a soprassedere a questi "difetti" il racconto è caldamente consigliato, sopratutto perché rimane ancora attuale nonostante il secolo abbondante che ci separa dalla pubblicazione originale.
Da apprezzare nella edizione da me letta (la prima immagine di questo post) la presenza di una piacevole illustrazione di copertina, che anche se rivolta a un pubblico di ragazzi, riesce a ricreare benissimo il fascino maledetto della protagonista.
Assieme al racconto è presente una serie di ottimi e interessanti racconti di fantasmi dalla forte impronta irlandese, alcuni decisamente più comici altri invece decisamente più orrorifici, ma sempre di alta qualità.
Carmilla e Laura (Disegno di Michael Fitzgerald) |
Ovviamente per me NO vampiri (esattamente come NO zombie).
RispondiEliminaPerò interessante lettura del mito. Anche il film Lasciami entrare aveva una vampira donna molto particolare^^
Moz-
Io non riesco a vedere l'horror al cinema, mi fa senso, quindi ti capisco benissimo.
EliminaSono anni che non lo rileggo, lo avevo acquistato alle superiori, in piena frenesia da Vampiri, e l'avevo trovato molto affascinante, sottilmente inquietante.
RispondiEliminaSono d'accordo, c'è qualcosa di sordido ma allo stesso affascinante nel rapporto nefasto tra Carmilla e Laura. Forse l'idea di una persona che ama talmente tanto un soggetto da divorarne l'essenza sotto il fuoco di una passione cieca.
EliminaUno dei libri preferiti.
RispondiEliminaAdoro Carmilla!
È stata una piacevole sorpresa (anche per i racconti irlandesi annessi), peccato per quel finale frettoloso che rovina una storia che stava appena incominciando a ingranare.
EliminaTra l'altro è una lettura molto più moderna e fruibile di quella di Stoker e di Polidori (quest'ultimo invecchiato al punto dall'essere ormai praticamente illeggibile).
RispondiEliminaMolti pensano che Carmilla sia stata la prima vampira in letteratura... ma non è così: "La fidanzata di Corinto" di Goethe precede Carmilla di quasi un secolo,
Verissimo, il vampiro Polidori sembra più una bozza frammentaria che un racconto completo per gli standard attuali.
EliminaNon ne ero a conoscenza, grazie per il chiarimento.
P.S. Scusami del ritardo nel rispondere al tuo commento.
Io odio i vampiri ma amo gli zombie, a differenza di Moz!
RispondiEliminaCarmilla l'ho conosciuta da giovanissimo grazie a Dylan Dog... o meglio, una che era ispirata a lei!
Il lato lesbo non lo sapevo e se lo hanno riproposto anche nel fumetto che ho citato, non lo ricordo... ma con quel donnaiolo come protagonista, ne dubito.
Dylan Dog è un fumetto che mi piacerebbe leggere perché ha delle storie molto belle da quello che mi dicono. Purtroppo la mia antipatia per lo stile ingessato del fumetto italiano, dove nella trama tutto si muove per poi ritornare sempre al punto di partenza, mi hanno sempre tenuto lontano dal personaggio.
EliminaCoi primi 50 vai sul sicuro, qualcuno dice anche i primi 100, dopo per me cala anche se chi ha perseverato dice che ha periodi in cui si riprende.
EliminaLa mancanza di continuity/soap opera alla lunga stanca, forse... per su Diabolik la adoro, puoi iniziare qualsiasi numero a caso senza avere la sensazione di esserti perso qualcosa.
Grazie per la dritta ;)
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