Per quanto ormai i vampiri e il loro mondo siano un genere ormai iperinflazionato dai romanzi young adoult e similari cercando bene, sopratutto nel passato, qualcosina di buono si trova ancora.
I vampiri dello spazio si rivela un'interessante rielaborazione del mito del vampiro in salsa fantascientifica (anche se in verità di fantascienza c'è solo nella prima parte, la seconda potrebbe essere ambientata tranquillamente ai giorni nostri).
La trama vede la navicella spaziale Hermes durante un viaggio esplorativo incontrare un'oggetto misterioso. Tale oggetto si rivelerà essere una gigantesca astronave con essere umanoidi ancora vivi a bordo ma in stato comatoso. Carlsen (il capitano della nave) dopo aver esplorato la nave decide di portare 3 esseri sulla terra per studiarli. La fama e la gloria sembrano attendere i membri dell'equipaggio, quando arrivati sulla terra un'evento imprevisto porterà a una rivelazione terrorizzante. Da questo film è stato tratto anche un film omonimo del 1985.
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Uno dei vampiri spaziali presenti nel film
Plan 9 From Outer Space di Ed Wood |
Colin Wilson scrive un buon romanzo che riesce a mischiare bene i due generi di cui si compone (Fantascienza e Orrore classico), La trama funziona e anche se sono presenti dei punti in cui la trama rallenta fino alle soglie della noia non si arriva mai fino al punto di abbondare il libro per leggere qualcosa di più avvincente. I personaggi sono abbastanza tipici del genere (Il capitano coraggioso che deve risolvere il guaio, l'amico medico, il vecchio mentore, la vampira di bell'aspetto ecc) ma sono tutti ben gestiti e utili ai fini della trama. Si sente l'influenza del romanzo di Bram Stoker e del vampirismo in generale, come per esempio che i vampiri per impossessarsi del corpo della vittima devono avere il suo consenso (riprendendo la tradizione del vampiro che per entrare nella casa della vittima deve essere prima invitato) o quella del vecchio mentore che da la spiegazione sui misteriosi poteri che si velano dietro agli umanoidi spaziali (in stile Van Hellsing, anche se in questo romanzo ha un ruolo più defilato rispetto al suo simile). Il finale è sicuramente la parte meno riuscita del romanzo, che preferisce un finale fin troppo buonista e includente. Il punto forte del libro si rivela essere un'interessante esplorazione del vampirismo in tutte le sue forme e modalità.
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