lunedì 19 aprile 2021

Lupin III - Il tesoro degli zar - Recensione -

Regia: Osamu Dezaki
Char. design: Yasushi Nagaoka
Musiche: Yūji Ōno
Studio: TMS Entertainment
1ª TV Jap: 24 luglio 1992
1ª TV it. 17 ottobre 1999
Durata 92 min

Da quanto tempo su questo blog non si parlava di Lupin? Era da un po' di tempo che volevo parlare del mio caro ladro gentiluomo (e non scordiamoci che quest'anno cade il cinquantesimo anniversario della prima serie... e si farà festa grande su questo blog). Oggi parliamo di "Lupin III - Il tesoro degli zar" (trasmesso da Mediaset anche con il titolo "Lupin e il tesoro di Anastasia") quarto special tv dedicato alle avventure del ladro gentiluomo. 

La famiglia imperiale
Tutti sappiamo della tragica fine della famiglia Romanov dopo la rivoluzione russa a Ekaterinburg nel luglio del 1918. Una Triste fine dovuta alla scarsa capacità di governo dell'imperatore, all'influenza oscura del santone Rasputin e dalla miopia del sovrano nel comprendere che lo stato aveva bisogno di una seria riforma strutturale della decadente autocrazia russa. Lupin però durante una ricerca presso la biblioteca civica di New York scopre un libro scritto da Jurovskij, il capo della sicurezza del luogo dove erano stati imprigionati i Romanov, che afferma di aver inscenato la  morte della famiglia imperiale per poi portarli in salvo fuori dal paese. Per i suoi servigi Jurovskij ottene una donazione di ben 500 tonnellate d'oro. Dopo varie peripezie l'oro è finito in America ma il nostro ladro gentiluomo non è l'unico a volere per se il malloppo.


Quel sorriso...
Lupin III - Il tesoro degli zar è uno special che ricordavo molto piacevole, e anche la recente visione per questa recensione ha confermato i miei ricordi. Uno dei suoi pregi è quello di utilizzare un tema affascinate e ricco di mistero come la fine della dinastia che aveva governato la Russia per tre secoli, con tanto di novello Rasputin e un elemento di ritorno dal passato (c'è poi da dire che si tratta di uno degli ultimi film a potersi permettere il romantico dubbio che almeno qualche membro della famiglia Romanov fosse sopravvissuto, visto che proprio in quel periodo vennero riscoperti i resti della famiglia imperiale a Ekaterinburg). Per il resto la trama segue molto fedelmente il canovaccio standard per questo genere di produzioni di Lupin anni 90, composto da: grandi tesori, umorismo, avventura e piccoli colpi di scena. La Lupin girl di questo special non brilla ne per caratterizzazione ne per carisma, anche se ha un discreto grado di autonomia, ma perlomeno la sua presenza ha una qualche utilità ai fini della trama (più un aspetto "romantico" decisamente particolare di cui parleremo dopo).

Ma anche la coppia Lupin e Jigen non scherza per comicità
Un aspetto che mi ha colpito del film è il suo riuscito lato umoristico, che pur non brillando per complessità o profondità, regala delle piccole ma riuscite scenette comiche. Per esempio nel vedere i potenti della terra piegati come la più umile delle casalinghe davanti ai portentosi poteri di Rasputin, riempiendolo di soldi solo per farsi sentire banalità e commenti di poco conto. Il vero colpo di genio sono però la coppia di assassini, molto pasticcioni e poco professionali, che il santone sguinzaglia dietro alla banda regalandoci le più spassose scene del film.

Non so se nello studios in quel periodo ci fosse aria di coming out ma in questa pellicola i due assassini hanno un grado di intimità decisamente eccessiva per una coppia di vecchi amici, basti vedere che non si fanno problemi a fare il bagno quando il compare è nella stessa stanza e quando uno dei due muore la reazione dell'amico è decisamente fuori misura e molto più in linea con quella di un amante (che in questo caso ci sia lo zampino della mediaset da sempre avvezza a censurare qualsiasi riferimento fuori dalla normale famiglia cristiana?). Una aria gaia da cui non sono esenti gli altri personaggi, con Fujiko e Judy (la Lupin girl) che sembrano molto più che socie in affari e Lupin e Jigen nei panni di una vecchia coppia sposata (e Zenigata nel ruolo della vecchia fiamma che non si arrende, cosa che paradoslamente gli darebbe un minimo di senso alla sua presenza nella storia).

Il povero Zenigata in questo film vale meno di una comparsa
A parte questa tematica LGBTQ+ le caraterizzazione dei personaggi è composta da un Lupin deliziosamente stupido ma intraprendetente, Jigen fa la spalla e quindi tutto ok, Fujiko tradisce come al solito ma con più intraprendenza. Veramente pessimi Zenigata e Goemon, personaggi trattati veramente male in questo special. Sopratutto si vede che non sapevano cosa cavolo far fare all'ispettore e per questo lo vediamo spuntare occasionalemente dal nulla per delle comparsate veramente odiose nella loro vacquità. Goemon invece parte per l'ennesimo viaggio volto alla illuminazione finendo come sempre circuito e fregato dal santone di turno, in questo caso dal santone antagonista Rasputon (che qualcuno aiuti il povero samurai per la scelta dei viaggi! Non ce la faccio più  a vederlo ogni volta spennato come un pollo o plagiato come il più volubile dei fessi). 

Tutto suo bisnonno il ragazzo
Rasputon è un cattivo che avrebbe un grande potenziale considerando le sua capacità diabolica di piegare le menti altrui al suo volere e la sua influenza presso le grandi potenze, per non parlare della sua capacità di leggere nel pensiero. Cosa se ne fa la sceneggiatura di questo personaggio? Lo riduce a una gag ripetuta all'infinito che consiste nell'infilare le sue dita negli orifizi facciali delle sue vittime che provano a contrastarlo (e anche qui possibili riferimenti sessuali come se non ci fosse un domani). Un vero peccato perché nelle poche scene dove viene mosso più seriamente dimostra una forza che si rivela molto pericolosa per il gruppo (per quei due secondi che dura la scena). 

Da citare il fatto che il film è costellato da una serie di forzature narrative che pesano molto sul risultato finale. Per esempio sul fatto che i Romanov nonostante nella storia della pellicola siano sopravvissuti alla strage non hanno fatto nulla per tornare al potere nei successivi novant'anni o Lupin che trova proprio nel punto giusto in una zona altamente abitata per scavare un tunnel per il caveau della banca.

In definitiva Lupin e il tesoro degli Zar (o Lupin e il tesoro di Anastasia) è uno special carino e molto divertente, che si fa guardare ben volentieri e intrattiene, nonostante quella serie di difetti che abbassano il risultato finale alla sufficienza.

9 commenti:

  1. Questo lo ricordo piuttosto bene, infatti leggendoti mi tornava in mente la trama, quindi tra i tanti speciali su Lupin che mi sono perso, questo posso dire di averlo visto. Ottimo post come sempre ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille. Sicuramente tra i tanti special degli anni 90 questo aveva un tema decisamente affascinante e un pizzico di commedia che non guastava.

      Elimina
  2. Mi era sfuggito. C'è stato un periodo in cui seguivo più o meno tutto di Lupin compresi i fumetti italiani dei Kappa Boys, però ammetto che ultimamente la mia passione si è parecchio intiepidita. Ho visto però il film live action recentemente su Rai 4 e devo dire, a parte alcuni svarioni cronologici o svarioni sul personaggio di Fujiko, non mi è sembrato troppo male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invece lo trovato stupido, sciapo, mal scritto, peggio diretto e la maggiuor parte dei personaggi paiono dei fighetti orientali che fatto una sorta di cosplay MOLTO scadenti dei personaggi. l'unico che conserva un pò di dignità è l'ispettore Zenigata, ma il resto... stendiamo poi un velo pietoso su Goemon e Fujiko, veramente pessimi poi alcuni personaggi di contorno.
      Molto meglio a 'sto punto i Fan Film nostrani, decisamente più fedeli e pesino meglio diretti; e il bello è che sono costati infinitamente meno.

      Elimina
    2. Ci sta, abbiamo tutti un periodo di stanchezza. Infondo come si dice "il troppo stroppia"...

      Ne avevo scritto anche sul blog ma considero il live action un buon adattamento dell'anime, non è perfetto ma è oro colato rispetto alla media dei prodotti simili.

      Elimina
    3. Anonimo diciamo che da sempre per quel genere di produzioni i giapponesi puntano moltissimo sull'aspetto estetico e poco sulla trama. A mio giudizio non è malaccio, riesce a rendere bene o male il senso di avventura della serie con la giacca rossa, certo poi la trama non è nulla di eccezionale (ci sono diversi personaggi inutili e la trama non sempre è capace di reggere le idee che vuole portare avanti)ma il suo lavoro lo porta a casa. C'è molto di peggio.

      Elimina
    4. Mah, fancamente, per me, putre a livello estetico è parso parecchio scarso. Nel senso che, gli attori sono tutti inazzeccati, messi giù male e come recitazione lasciano molto a desiderare; aggiungiamoci che nessuno dei personaggi è caratterizzato come si dovrebbe e la frittata è fatta. Ma poi.. l'azione è banale, tediosa e scontata; il senso d'avventura non l'ho avverito manco per scherzo e anche a comicità stentava a strapparmi sorrisi. Diciamocela tutta, a 'sto punto è meglio "La strategia psicocinetica" che almeno sotto un punto di vista trash ha un valore, quello di cui stiamo parlando è solo un film blando, noioso, mediocre e che ti dimentichi appena hai finito di vedertelo (e non vedi l'ora che finisca).

      Elimina
  3. Un ottima analisi, confesso che questo speciale non l'ho visto però grazie a tè e a questo forum sto scoprendo molte cose simpatiche comunqe è vero questo è uno degli ultimi lavori che possono permettersi il lusso di sognare che almeno un componente della famiglia si fosse salvato!
    Ottimo lavoro complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa il ritardo.

      Grazie mille, la cosa mi rende lieto.

      Mi fa molto piacere esserti stato d'aiuto.

      In verità le autorità sovietiche erano a conoscenza dei resti almeno dagli anni 80 (ma ovviamente lasciarono le cose come stavano). Poi verso la fine degli anni 90, caduto lo stato comunista, i resti vennero esumati e la loro identità confermata (anche se per la certezza dei corpi dello zarevic Aleksej e di una sorella si dovette aspettare il 2008)

      Elimina