martedì 4 dicembre 2018

The Long Way. Il lungo viaggio di Becky Chambers - Recensione -


Rosemary Harper ha un triste passato che vuole al più presto dimenticare e la navicella trivellatrice spaziale Wayfarer sembra fare al caso suo, con il suo caotico e multi specie equipaggio in cui si può facilmente mischiarsi e scomparire, ma il viaggio che l'aspetta sarà molto più interessante e ricco di esperienze di quanto poteva immaginarsi

Il romanzo di Becky Chambers si dimostra un esperimento decisamente interessante, con una trama decisamente più orientata a narrare i personaggi e i loro legami personali che a focalizzarsi su avventure mozzafiato e colpi di scena incredibili. Il risultato finale è interessante ma non mancano molte criticità.

Caratterizzazione:

  • Punti positivi: I personaggi sono decisamente ben caratterizzati, sopratutto quelli delle razze aliene, che godono di tratti ben sviluppati e particolari, con particolarità fisiche decisamente interessanti (a volte in aperto contrasto con la logica umana).  Ci si affeziona a personaggi come Dr Chef (il dottore alieno di bordo) e Sissix (una aliena pilota dalle caratteristiche simil rettili).
  • La mia immagine mentale dei protagonisti del romanzo
  •  Punti negativi: I personaggi sono fin troppo amichevoli con tutti, tanto da sembrare dei personaggi dei my little pony nello spazio. Anche il capo della nave è fin troppo aperto e comprensivo con l'equipaggio della nave, neanche nei momenti più pericolosi si mostrerà sempre un bonario capo da soap opera (se non fosse che i membri dell'equipaggio sono ovviamente i super esperti del loro campo ho l'impressione che la nave sarebbe già esplosa da tempo). Si sente fin troppo la mancanza di un conflitto o una rivalità di qualsiasi genere tra i personaggi in questo romanzo, tanto che alla fine ho bramato con tutto me stesso un cattivo, anche quello più stereotipato e scemo di tutti.
Trama:
Dr. Chef in una illustrazione di un fan
  • Punti positivi: La trama funziona nella sua semplicità e Chambers sa tenere concentrata l'attenzione del lettore per tutto il romanzo. Il libro si dimostra un araldo della comprensione e del politically correct, visto che non solo i personaggi si fanno mille problemi e si lanciano in scuse sentitissime per ogni possibile offesa o incomprensione della cultura del prossimo... ma ogni possibile orientamento sessuale viene rappresentato (etero, gay, interspecie, arrivando fino a quasi toccare il tema amore tra umano e intelligenza artificiale), cosa in se non bruttissima chiariamoci ma molte delle relazioni sessuali sembrano messe lì tanto per strizzare l'occhio a un determinato genere di lettore. Non c'è anche una interessante ma timida riflessione sul potere e sulla vita in generale (ma tutto si conclude sempre all'acqua di rose). 
  • Punti negativi: Nel libro manca qualsiasi forma di conflitto o difficoltà che mandi avanti la trama o faccia migliorare i personaggi, tanto che la storia va avanti per forza d'inerzia (l'obbiettivo finale è indifferente, potrebbe essere salvare la galassia o andare a fare la spesa, il risultato sarebbe identico). Nell'unica parte dove la Chambers prova ad inserire un po' di pepe nella trama il risultato è talmente misero e deludente da non lasciare traccia (se non a mettere un pochetto di dramma con la morte dell'unico personaggio non vivente, salvando quindi il magico potere dell'amicizia). Il risultato finale è un romanzo tiepido, innocuo e vagamente condiscendente a qualsiasi genere di lettore.  

Mondo:
  • Punti positivi: i mondi che vengono proposti sono interessanti e l'ambientazione nella nave è descritta con la sufficienza. 
  • Punti negativi: i mondi proposti non brillano di certo per originalità e profondità.  

In definitiva "The Long Way. Il lungo viaggio" di Becky Chambers si dimostra un romanzo piacevole come un bicchiere d'acqua, ma che allo stesso modo una volta finito non lascia nulla dietro di se. 

2 commenti:

  1. Adoro la space opera, soprattutto quando ci sono astronavi minerarie ma non avendo mai letto un libro di questo genere, mi fai capire che non sia il modo migliore di iniziare 😆
    Anche se la scorrevolezza è un forte punto a favore per un novizio.

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    1. Guarda credo invece che questo libro sia un buon banco di prova per chi si appresta per la prima volta a leggere un libro di fantascienza. I canovacci del genere sono praticamente inesistenti e quel poco di fantascientifico presente è talmente vago che lo potresti sostituirlo con una ambientazione terrestre e non cambierebbe nulla ai fini della trama.

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