Genere: animazione, drammatico, storico, guerra,
sentimentale, slice of Life
Regia: Sunao Katabuchi
Soggetto: Fumiyo Kōno
Sceneggiatura: Sunao Katabuchi, Chie Uratani
Suzu è un ragazza dolce e sognatrice, spesso con la testa fra le nuvole, da cui trae ispirazione per i suoi disegni. La ragazza vive il periodo difficile della Seconda Guerra Mondiale presso la città di Kure, vicino alla città di Hiroshima, dove vive la sua vita da novella sposa assieme al marito (un ufficiale della marina giapponese). L'ambiente familiare difficile ed estranio, i razionamenti e i bombardamenti americani mettono a dura prova Suzu, che però a dispetto della sua natura mite dimostra una tenacia e una forza incredibili, continuando ad andare avanti nonostante la situazione diventi sempre più difficile nei giorni antecedenti e successivi al lancio della bomba atomica.
La storia raccontata è molto dolce e semplice, ma piacevole da guardare. Non ci sono particolari colpi di scena, nemici dichiarati o pericoli per il mondo intero. È semplicemente la vita di Suzu, con i suoi dubbi e incertezze, i suoi sogni e i suoi drammi, spesso con la disperazione e la speranza mischiati in un percorso senza fine (il tutto senza cercare a tutti i costi il lacrimone, ma semplicemente narrando le ovvie difficoltà dell'epoca). Interessante il fatto che non tutti li avvenimenti narrati sono esposti in modo lineare, e alcuni punti spesso vengono narrati a metà tra il sogno e la realtà. Il tutto senza fretta, ma lasciando che la storia si racconti da se. Non mancano comunque le scene crude e tragiche, anche dal forte impatto visivo.
Una storia di vita quotidiana, ma che riesce a restituirci per questo un racconto più vivo e intimo di molti altri film storici. Altro tema centrale del film è l'incontro tra due persone, visto come due realtà che si fondono, per poi scindersi nuovamente quando si perde il contatto in un mare di possibili realtà, non tutte liete (bellissima la scena dove Suzu fa un ritratto del marito mentre sta dormendo per essere sicura di non perderne la memoria).
I personaggi del film non mostrano sempre i loro vero carattere (basti guardare Keiko, la cognata di di Suzu.), non raccontano più di tanto di se stessi, ma il registra lascia spesso che siano le loro azioni a parlare per loro. Tutti comunque molto naturali nel parlare e nell'agire, sembra veramente di avere a che fare con persone veramente esistenti.
Veramente bellissimo è il personaggio di Suzu, visto inizialmente debole e sognatore, ma che come un piccolo fiore coriaceo è capace di flettersi, di piegarsi, di resistere, di sopravvivere a ogni ostacolo. Tanto da diventare la colonna portante della sua famiglia adottiva. Un personaggio che riscalda veramente il cuore.
Il tratto è molto semplice ma ricchi di dettagli, con colori fortemente temperati, sopratutto per gli ambienti urbani e paesaggistici.
Mi è piaciuto molto il fatto che in alcuni casi il disegno abbia variazioni pittoriche in alcuni punti della storia. In alcuni punti le espressioni dei personaggi riprendo lo stile da vecchio manga, sopratutto quando Suzu sbaglia in qualche cosa, davvero adorabile.
C'è chi questo film lo vuole associare a "Una tomba per le lucciole" di Isao Takahata ma per me i due film hanno una differente impostazione. Il film di Takahata è molto più scuro e negativo rispetto al film di Katabuchi (anche lui uscito dalla scuderia Ghibli), che al contrario è più positivo e aperto alla pace.
Il doppiaggio italiano mi è sembrato veramente buono, tutte le voci era perfette per il loro ruolo.
Bisogna dire che in alcuni punti la storia risulta troncata, come si fosse mancata una scena, ma nulla di cosi grave da danneggiare la visione del film (da pochi giorni è giunta la notizia che il regista girerà una versione con 30 minuti in più di animazioni che erano stati previsti nel copione ma non animati per mancanza di budget).
Le scene dopo la conclusione del film andrebbero rivisti a mio giudizio. Visto che non si capisce bene cosa vogliano dire e sembrano non collegarsi bene a quanto narrato nel film.
In definitiva un film veramente bello, che scalda il cuore fin dal primo minuto. Una storia che mischia sapientemente dramma e fiducia nell'umanità.
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