Già la copertina non preannuncia nulla di buono Lupin sembra si sia fumato qualcosa di molto pesante (sorvoliamo sul resto del cast) |
Anno: 1974
Durata: 82 min
Genere: avventura
Regia: Takashi Tsuboshima
Soggetto: Monkey Punch
Sceneggiatura: Hiroshi Nagano
Casa di produzione: Toho
Ne avevo già parlato nel film live action del 2014, oltre a Lupin the movie (Qui la mia recensione) esiste un'altro film live action di Lupin III, ma cosi brutto che Monkey Punch lo ha disconosciuto come prodotto basato sul ladro gentiluomo. I. Uscito nel 1974 in Giappone, Lupin III e la strategia psicocinetica è un film diretto da Takashi Tsuboshima.
Sia la prima serie anime (1971) che la prima serie del manga (67-72) hanno reso ormai Lupin III un fenomeno virale nel Giappone anni 70. Logico quindi che altri settori dell'intrattenimento si siano interessati a questo nuovo personaggio. L'idea di creare un Live action sul nipote del ladro gentiluomo di Maurice LeBlanc non è a priori una idea cosi pessima, essendo il personaggio privo di poteri o colpi supereroistici che tanta fortuna hanno portato all'animazione giapponese. Peccato che il film realizzato da Tsuboshima sia uno dei più imbarazzanti e scarsamente fedeli al personaggio mai realizzati, oltre ad essere di una povertà tecnica imbarazzante.
Il nostro Lupin nel suo periodo Toto Cutugno |
La trama del film riprende in modo parziale e con molte libertà alcuni aspetti tratti del manga. Il film si apre con un Lupin versione anni 70 che tenta di salvare una bella carcerata (che scopriremo essere poi Fujiko Mine). Ovviamente come da tradizione Fujiko ricompensa Lupin per averla liberata facendolo arrestare al posto suo. Nel frattempo grazie al Jigen più anziano mai visto e dal vestiario a metà tra un Dandy e di un maggiordomo scopriamo il pretesto su cui si basa la trama. Veniamo a sapere che Lupin II aveva creato la più potente organizzazione criminale del mondo, ma è stato ucciso dall'ultimo arrivato della sua organizzazione, la famiglia Maccherone, che ha preso il suo posto all'interno della stessa. Solo l'ultimo rappresentate della Famiglia Lupin (Lupin III) potrebbe ancora ostacolare il suo piano e per questo va eliminato. Starà a Lupin III ricostruire l'impero Lupin e vendicare la morte del suo genitore.
Il ragioniere Zenigatti mostra tutte le sue doti ginniche nella Coppa Cop |
Il mostruoso emblema della famiglia Lupin. |
Neanche la caratterizzazione dei personaggi si salva. Lupin è uno scansafatiche, che grazie alle sue abilità ladresche che gli derivano dal sangue paterno vive di furti, visto ch'è in grado fin da neonato di realizzare qualsiasi furto o fuga che gli venga in mente (come a dire che se vostro padre è un falegname allora voi dalla nascita siete in grado di realizzare tavoli e sedie senza aver mai praticato prima il mestiere). In questa versione è veramente insopportabile, vuoto e vanesio. L'unico aspetto positivo è l'uso di una giacca bianca rispetto alle classiche verde o rossa.
Jigen mostra il suo arsenale.... ehm! le armi da fuoco ovviamente! :) (scena non equivocabile). |
Fujiko Mine ha un ruolo abbastanza classico nel film. Fare la gatta morta per far fare a Lupin quello che lei vuole. L'attrice Hideko Ezaki si dimostra veramente incapace nella recitazione, con espressioni facciali da recita scolastica. L'unica nota interessante è il suo uso di carte da gioco affilatissime per tranciare oggetti.
La famiglia italiana Maccherone (fantasia portami via) e i suoi sgherri non rappresentano mai un reale pericolo per Lupin e company. La loro caratterizzazione è praticamente nulla. Addirittura non vediamo mai in viso il cattivo (in stile Boss Artiglio dell'ispettore Gadget), visto che preferisce mandare i suoi ordini su videocassetta, che dopo la visone dovrebbero teoricamente esplodere ma per motivi tecnici ciò non succede mai (forse le uniche scene divertenti del film).
I tre marmitto.... ehm Zenigata (l'ultimo a destra) e assistenti. |
Il doppiaggio italiano è di ottima fattura, Tutti i doppiatori fanno un lavoro più che egregio, sopratutto Onofri (il doppiatore di Lupin) in uno dei suoi primi lavori sul ladro gentiluomo. Ma onestamente non riesco a capire perché Yamato Video abbia speso tempo e denaro per un prodotto che non valeva la spesa e non abbia speso tali risorse per fornire per esempio di sottotitoli fedeli all'originale i suoi dvd di Lupin.
In definitiva se siete fan del personaggio fate finta che il film non sia mai esistito. Quei pochi elementi riusciti non sono abbastanza per salvare un film che di Lupin ha poco e nulla da spartire e come film preso in se non merita neanche una minima traccia di pietà.
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