venerdì 22 dicembre 2017

Star Wars VIII: Gli ultimi Jedi - Recensione -


Anno: 2017
Durata: 152 min
Genere: fantascienza, azione, avventura
Regia: Rian Johnson
Sceneggiatura: Rian Johnson
Produttore: Kathleen Kennedy, Ram Bergman

Trama: Il nuovo ordine sta distruggendo le ultime sacche di resistenza della ribellione, nel frattempo Rey  cerca di convincere un restio Luke Skywalker a tornare in azione senza però grandi risultati. Il concetto stesso di forza sembra ormai desueto...

Star Wars VIII: Gli Ultimi Jedi è a mio giudizio una strana pellicola. Sembra quasi che Rian Johnson sia stato chiamato a dirigere un episodio che assommasse a se tutti gli aspetti iconici di Guerre Stellari, per poi una volta cotti a puntino buttarli da parte per preparare all'ultimo qualcosa di totalmente nuovo per rivoluzionare la serie. Per realizzare tutto ciò serve un minutaggio enorme per dare il giusto spazio a tutti i personaggi vecchi e nuovi, e si finisce inevitabilmente per azzeccare molto ma anche cadere in impasse clamorose.

lunedì 18 dicembre 2017

Scompartimento n. 6 di Rosa Liksom - recensione -


Ho sempre trovato la Russia un paese affascinante, con le sue contraddizioni e pregi. Il calore dei suoi cittadini e le loro costanti furfanterie, un paese che ha cambiato tanti tipi di regimi senza mai assaggiare mai la democrazia, una terra che riesce sempre in qualche modo ad incuriosirmi. Logico quindi che un libro che parlasse dell'unione sovietica nel  periodo poco precedente al suo tracollo non poteva rimanermi indifferente, la copertina con questo treno a vapore che attraversa una landa innevata ha finito per conquistarmi.

giovedì 14 dicembre 2017

Lupin III S2 ep 112 "Pericolo per Goemon" - commento -

Se c'è un personaggio nella banda Lupin che riesce raramente a ritagliarsi uno spazio di rilievo nelle storie di Lupin quello è Goemon. Personaggio nato come detto anche nella recensione del film "Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa" inizialmente più per necessità (infatti durante una fiera fumettistica americana una signora criticò il fumetto di Monkey Punch proprio perché non aveva elementi giapponesi. Da qui la necessità per l'autore di creare un personaggio che sommasse in se lo spirito del Giappone antico) che per un reale interesse personale del mangaka, ma che in breve tempo si conquistò la sua buona fetta di pubblico. Quindi quale miglior modo di mostrare le sue qualità se non commentando una delle puntate più belle dove si trova ad essere il protagonista?

La puntata si apre con un assolo di chitarra da parte di un misterioso soggetto dall'aria minacciosa. Nel frattempo uno spaesato Goemon chiede indicazioni al medesimo chitarrista su come raggiungere delle sorgenti calde, ma come ci dimostrano le gocce di sudore da "momento tensione" sul suo viso presenti in tutti gli anime 70-80, ci si accorge subito che il tizio non è benintenzionato nei suoi confronti e si prepara al duello.

mercoledì 6 dicembre 2017

Assassinio sull'Orient Express (2017) - Recensione -


Anno: 2017
Durata: 114 min
Genere: giallo
Regia: Kenneth Branagh
Soggetto: Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie
Sceneggiatura: Michael Green

Istanbul, 1934. Hercule Poirot, dopo l'ennesimo caso risolto si concede un breve periodo di riposo sul famoso Orient Express. Sarà proprio su questo treno, anche grazie a una valanga, che si commetterà un misterioso omicidio. Ovviamente tocca a Poirot risolvere il caso prima che i soccorsi arrivino a liberare il treno.

Il cast del film
"Assassinio sull'Orient Express" è forse l'opera più famosa della regina del giallo Agatha Christie assieme a "Dieci piccoli indiani". Quindi è logico che questo film si si faccia carico di forti aspettative da parte del pubblico e dei critici, curiosi di vedere come Kenneth Branagh userà questo cast stellare (in cui interpreta il detective belga) per raccontare la storia del romanzo (che sarà forse prerogativa del genere giallo, ma si fa sempre fatica a ricordare. Rendendo forse il lavoro del regista su questo punto più facile). Meno comprensibili a mio giudizio invece le aspre critiche negative date a questo film reo per molti di essere di molto inferiore al film omonimo del 74 (anch'esso dotato di un cast eccezionale.), cosa a mio personale pensiero ridicole e fuorvianti visto che non si tratta chiaramente di un remake ma di due film diversi tratti dallo stesso racconto.

lunedì 4 dicembre 2017

HK: HENTAI KAMEN (2013) - Recensione -


Genere azione, comico
Regia Yūichi Fukuda
Musiche Eishi Segawa

Il Giappone è un paese da sempre ricco di contraddizioni. Basti pensare alla figura del salaryman, con la sua maniacale volontà di lavorare (tanto da portare in molti casi alla morte per fatica) e alla sua sempre impeccabile presenza, a cui si contrappone la diffusione massiccia di materiale con una forte carica liberatoria (spesso di genere erotico, se non direttamente pornografico). Hentai Kamen (che si potrebbe tradurre come maschera libidinosa) è la presentazione in chiave comica ed esagerata di questo connubio tra serietà esagerata e la necessità di dare libero sfogo alle proprie pulsioni castrate nella vita di tutti i giorni.