lunedì 18 settembre 2017

DANCOUGA NOVA - Recensione -


Autore: Masami Ōbari
Regia: Masami Ōbari
Studio: Ashi Productions
Rete: Animax
Episodi: 12
In Italia grazie a Yamato Animation

Nel 2104 la terra è ancora preda di numerosi eventi bellici e la pace sembra ancora lontana. A fungere da salvatore ci pensa il Dancouga, un misterioso robot componibile, che interviene sempre a vantaggio della parte più debole in un conflitto per ristabilire l'equilibrio sul campo di battaglia, ma senza mai scagliare il colpo finale per distruggere l'avversario e scomparendo nel nulla quando il suo obbiettivo è stato raggiunto. Hidaka Aoi, pilota di macchine da corsa, Tachibana Kurara, agente di polizia, Johnny Burnette, uomo d'affari e Kamon Sakuya, senzatetto, vengono scelti da una misteriosa organizzazione come nuovi piloti del Dancouga Nova. I nostri eroi dopo un iniziale entusiasmo cominceranno a chiedersi il perché del misterioso comportamento sul campo di battaglia e sul perché proprio loro sono stati scelti per tale missione.

Dancouga Nova si basa sull'anime Dancouga di Masami Ōbari del 1985. Anime che come tanti suoi coetanei dopo un iniziale fallimentare passaggio televisivo viene riscoperto dai fan, che ne apprezzano la buona craterizzazione dei personaggi e gli inserti J-Pop (tutti molto azzeccati e orecchiabili), per quanto alla fine la trama non si discosti molto dai suoi granitici precedessori come Mazinga & co. Il tentativo  Production Reed di riportare alla luce il progetto Dancouga (con un meca rinnovato e aggiornato ma sempre rispettoso dell'originale) nel 2007, con tanto di ritorno di personaggi che avevano lavorato alla prima versione del robot come Masami Ōbari alla regia di questo nuovo capitolo (che nel 1985 si occupava delle animazioni), si dimostra fallimentare.

I personaggi sono letteralmente non pervenuti, non sono presenti neanche quei basilari dettagli che permettono di stabilire i ruoli all'interno del gruppo (tanto che per assurdo ripescare la vecchia formula del capo, il bel tenebroso, la fanciulla e il grassone tanto abusata negli anni 80 avrebbe giovato tantissimo allo show). Gli sceneggiatori cercano ogni tanto di mettere su qualche elemento che possa differenziarli ma non c'è nulla che gli elevi dall'essere piloti stravisti in altre 3000 serie dello stesso genere. Paradossalmente il personaggio che ha più spazio è quello che a livello d'importanza conta meno di tutti, con tanto di storia d'amore che viene imposta perché si e senza nessuna reale vantaggio per la trama. Anche i personaggi secondari seguono il destino di vuoto pneumatico degli eroi, con tanto di capo gigionesco e misterioso (con un super capo a fargli da contraltare in tutta la sua serietà e tenebrosità), attorniato da una meccanica popputa (che sembra essere inserita solo per fare qualche scenetta sexy e poco altro) e un assistente che serve solo per aumentare il minutaggio delle schermate fisse per risparmiare il budget (ma ne riparliamo fra poco) con ciarle inutili. L'unico elemento di spicco è il fatto che questa volta sono i personaggi femminili ad avere un ruolo centrale per la guida del robot, ma si tratta sostanzialmente di una vittoria di Pirro.  

Se i personaggi fanno schifo almeno la trama premia con colpi di scena e trovate riuscite, giusto? E invece no. Dancouga ha si premesse e alcuni elementi molto interessanti, ma peccato che tutto sia sviluppato con scarsa cura e in modo frettoloso (sembra che gli sceneggiatori si inventino tutto sul momento), la sceneggiatura non fa nulla per informare su quello che sta succedendo o sugli antefatti, con lo spettatore che si ritrova sempre più confuso con il passare degli episodi. Non si capisce a che pro il robot debba intervenire nei vari conflitti planetari per riequilibrare le fazioni in campo, per poi andarsene quando le forze in campo si sono equilibrate. Il Dancouga forse è finanziato dai signori della guerra? Ma sopratutto come fa ogni volta ad essere sicuro al 100% che le forze in campo sono equilibrate? Purtroppo la sceneggiatura non ci verrà in soccorso con qualche stralcio di spiegazione.  

L'apparizione di un nuovo  Dancouga rivale di colore rosso e sulla carta una buona idea, peccato che lo spunto venga gettato alle ortiche quando lo si sovraccarica di interrogativi e misteri che non portano a nulla e non verranno mai sbrogliati. Al caos generale viene aggiunta sempre più confusione: I due robot sono programmati per fondersi (e non si capisce perché si perde tempo in queste stupidaggini invece di partire direttamente dalla fusione) ma si perdere tempo in scontri inutili che dovrebbero fortificare i due robot non si sa bene in che modo, visto che i piloti sono stati auto-addestrati nel sonno. La trama si incarta se possibile ancora di più quando ci viene detto che il Dancouga è poi anche una specie di super arca che dovrà proteggere i geni delle specie terrestri se non si riuscirà a sconfiggere un nemico alieno potentissimo volto ad eliminare tutte le specie intelligenti (che raggiungono un certo livello di tecnologia) per evitare la distruzione della galassia e altre assurdità di questo genere. Un calderone di idee che sembrano buttate li sul momento, aggiungendo nuovi pezzi ogni volta per far muovere la trama e giustificare le precedenti assurdità. Mettiamoci poi un combattimento finale si interessante ma che si conclude con un forzatissimo, frettoloso e deludente happy ending (combattimento finale e conclusione della serie durano si e no due minuti scarsi. Vi lascio immaginare il tragico risultato di far entrare tutto e il contrario di tutto in questo breve lasso di tempo) .

Gli unici punti su cui l'anime sembra brillare sono le scene di combattimento (sopratutto quelle molto belle dell'agganciamento dei vari componenti), ma che alla lunga dimostrano con la loro riciclo generale in ogni episodio un budget molto scarso. Sopratutto gli episodi finali dimostrano il fiato corto, con intere scene realizzate con schermate fisse dove i personaggi sono congelati in pose statiche, mentre solo la bocca e gli occhi si muovono in lunghissimi e noiosi dialoghi (ma solo nel caso in cui il personaggio stia parlando altrimenti non verrà mai inquadrato nella sua interezza). Il lato Fan Service fa il suo lavoro e i personaggi femminili principali (sopratutto Hidaka Aoi) sono ben realizzati.

In definita DANCOUGA NOVA è una serie guardabile ma non imprescindibile (io consiglierei di guardare Godannar, decisamente molto meglio per trama e sviluppo), da guardarsi solo se si ha la passione per quel genere di animazione e non si ha nulla di meglio da guardare, per il resto del pubblico c'è il forte rischio di mollare la serie dopo un singolo episodio. I contatti con l'illustre precedessore si riducono a qualche piccolo omaggio durante la serie e al design generale del robot (con qualche piccola differenza).

Strano ma vero Yamato Animation porta questo anime con sottotitoli nel suo canale Youtube, probabilmente come per il caso del pessimo Glass Maiden per via di costi di licenza bassissimi. 

4 commenti:

  1. Pensa tu. Ne avevo sentito parlare sulle riviste dell'epoca (le poche sopravvissute, o online) ma non mi ero mai interessato.
    Chissà, comunque sono passati 10 anni, sarà stato un prodotto a uso e consumo di quella generazione di mezzo lì.

    Moz-

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    1. Se non era per Yamato Animation dubito che sarei andato alla ricerca e probabilmente avrei risparmiato tempo prezioso.

      Il 2007 è stato in effetti il revival del robotico vecchio stile, tra Shin Jeeg e GURREN LAGANN c'era l'imbarazzo della scelta. Peccato che anche come anime da uso e consumo Dancouga Nova sia pessimo su tutta la linea, tanto che anime robotici anni 80 beceri come Ginguiser gli sono una spanna sopra come qualità.

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    2. Beh ma i robottoni anniottanta sono tutti fighi a prescindere ^^

      Moz-

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    3. Ovvio, sopratutto quando si parla di Balatak ;)

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